
Nelle aste nazionali di ottobre dedicate ai gioielli e agli orologi, dominano le perle naturali, gli smeraldi colombiani di grande caratura e i Rolex, uno status symbol diffuso ormai internazionalmente. Grande successo di vendita per i rari vini italiani che hanno registrato il 100% delle vendite, in particolare i toscani dai Masseto ai Sassicaia e al Brunello. Sempre sugli scudi le antiche e rare monete d’oro pontificie, mentre una moneta inglese conquista il record come moneta più cara venduta in Italia, i rari francobolli inglesi e gli antichi titoli storici emessi dalle prime aziende italiane manifatturiere e dalle antiche banche, come il Monte dei Paschi di Siena.
Meeting Art di Vercelli ha organizzato il 1°-2-8-9-15-16-19-20-22 e 23 ottobre un’asta diversificata in più settori, antiquariato, orologi moderni e d’epoca, gioielli moderni e d’epoca e tappeti orientali di antica manifattura, totalizzando 1.078.587 euro e con l’86% di lotti venduti. Le sessioni dedicate all’antiquariato hanno visto una buona partecipazione di pubblico, aggiudicando quasi il 90% dei lotti: una grande pendola da tavolo in bronzo del XIX secolo, cassa sagomata con figura allegorica e putti, quadrante smaltato con numeri romani, con necessità di revisione, da una base di 500 euro ne ha realizzati 5.166. Nel settore degli orologi, molto apprezzati i Rolex, tra cui un Rolex Oyster perpetual date submariner ref. 16613 del 1989/90, in acciaio e oro giallo, lunetta blu graduata e girevole, quadrante blu con indici e lancette luminescenti, che da una base di 2mila euro è stato venduto a 6.888 euro. Tra i gioielli moderni e d’epoca, un anello in oro bianco con tre diamanti taglio brillante per un totale di 2,10 carati ha realizzato 5.186 euro, contro una stima di 2mila. Tra i tappeti orientali, un tappeto d’inizio ‘900 di 295 x 243 cm, Pechino (Cina), con base 5mila euro, ne ha spuntati ben 36.900.
Gioielli e orologi nell’asta del 10 ottobre presso International Art Sale di Milano che ha totalizzato 1,3 milioni di euro con una percentuale di lotti venduti del 77% con un incremento medio dei lotti venduti pari al 30%. “Come sempre la maggior parte dei lotti sono stati aggiudicati a clienti e collezionisti esteri - ha dichiarato Giancarlo Saccucci, titolare della casa -. Il top lot è risultato un anello con perla naturale di oltre 16mm (realizzo 92mila euro) partito da una stima di 20-30mila, mentre un anello di Bulgari con smeraldo colombiano di 9,50 carati è stato venduto a 64mila euro contro una stima di 27-36mila”.
Pandolfiniwww.pandolfini.it ha organizzato il 20 ottobre a Firenze alla Stazione Leopolda il consueto appuntamento autunnale di vini pregiati e da collezione. I numeri parlano da soli: 95% dei lotti venduti, 130% delle stime minime, 361.400.00 euro il totale delle aggiudicazioni per 255 lotti in catalogo. L’ampia selezione di vini italiani ha fatto registrare il 100% di lotti venduti. Un en plein segnato anche dalla sezione riservata alla “Eccellente Enoteca Toscana”, ove si sono avuti incrementi importanti rispetto alle stime, in alcuni casi pari anche al 100% delle stesse. Sei bottiglie di Masseto 1995 sono state aggiudicate per 3.800 euro, mentre una cassa in legno da 12 bottiglie di Sassicaia è statavenduta per 3.430 euro. La mitica bottiglia di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 è stata aggiudicata per 2.080 euro e l'annata storica del 1955 di Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi per 3.300 euro. Il Piemonte si è imposto con eccellenti risultati complessivi, in particolare i Darmagi Gaja aggiudicati a 2.080 euro. Tra i vini francesi, la Selezione Domaine Leroy 2009 di tre bottiglie è stata venduta per 8.350 euro, le cassa da 12 bottiglie di Château Mouton Rothschild 2006 e di Château Mouton Rothschild 2005, aggiudicate rispettivamente per 6.370 euroe per 7.600 euro.
Un’importantissima asta di monete da collezione si è tenuta a Milano presso l’Hotel Four Season organizzata da Varesiwww.varesi.it di Pavia il 7 e 8 ottobre. Sono state disperse due distinte raccolte: la ANPB che proponeva circa 1.500 lotti di monete italiane dall’anno 1000 al 1797 (ha fatturato 2.821.000 euro col 76% di venduto a fronte di una base d’asta del venduto di 1.775.000 euro) e la Mauro Scarlato composta unicamente da 20 lotti di monete d’oro principalmente austriache, ungheresi ed inglesi (fatturato 1.921.000 euro contro una base totale di 728mila, 100% dei lotti venduti!). Tra i pezzi di maggior interesse della ANPB due Quadruple (ovvero pezzi da 4 Scudi d’oro) emesse a Roma, una dal pontefice Alessandro VIII (base d’asta 150.000 realizzo 77.880) e l’altra da Paolo V (base d’asta Euro 15.000, realizzo Euro 42.480). Nella collezione Scarlato, la moneta inglese da 5 Pounds del 1820 di Giorgio III, moneta rimasta allo stadio di prova e della quale vennero coniati solo 25 esemplari, partita dalla base d’asta di 150.000 euro ne ha realizzati 354.000: è la cifra più alta mai pagata in Italia per una moneta. “Abbiamo visto grande partecipazione, anche dall’estero, forse in virtù di una location di primo piano, strategicamente collocata – ha dichiarato Alberto Varesi, titolare della casa -. I rilanci si sono visti principalmente sulle monete di elevata conservazione e questo vale ancor più per i pezzi della collezione Scarlato, essendo coniazioni moderne del XIX e XX secolo. La monetazione papale è quella che ha interessato maggiormente i collezionisti ma abbiamo assistito ad un “risveglio” della monetazione toscana, bellissima ma da tempo in una fase di tranquillità. Il “tutto venduto” della Scarlato conferma comunque il trend in ascesa per tutto quello che è stato coniato in oro”.
Il 28 ottobre si è chiusa con successo l’attesa vendita autunnale di filatelia e storia postale presso Bolaffi di Torino con un realizzo complessivo di 2.250.000 euro e oltre il 70% di lotti venduti. Il top lot è stata una collezione molto specializzatadi francobolli italiani del periodo 1862-1978 che, da una base di 30mila euro, è stata aggiudicata a 79.300 euro. Hanno seguito le emissioni britanniche con il francobollo da 1 sterlina del 1884 con effigie della regina Vittoria e filigrana "tre globi", volato a 73.200 euro da una base di 5mila euro, quello da una sterlina del 1878 con filigrana "Croce di Malta", battuto a 61mila euro e, sempre dalla Gran Bretagna, una collezione avanzata di emissioni dal 1855 al 1980 venduta a 51.240 euro. Altri ottimi realizzi sono stati quelli della busta con affrancatura pentacolore dello Stato Pontificio del 1869 da Roma per gli Stati Uniti, una delle sole tre con il raro 3 centesimi grigio rosa della terza emissione, venduta a 50mila euro e, tra le affrancature delle colonie britanniche, uno dei due massimi blocchi noti di 32 esemplari usati del ½ anna d’India del 1854, che ha quasi triplicato la base d'asta (da 10mila a 28mila euro).
Con quasi il 70% dei lotti venduti e il 119% del venduto sul valore e un fatturato di 43.157 euro si è chiusa l’asta pubblica e on line di titoli storici, svoltasi il 15 ottobre scorso presso l’Hotel Royal a cura di Portafoglio Storico. I 450 lotti offerti sono stati disputati da 20 partecipanti presenti in sala e da 120 offerenti per corrispondenza (80 in anticipo e 40 on line in tempo reale). Il lotto più combattuto è stato il titolo della Società Anonima Vinicola Italiana Florio, Ingham, Whitaker, Woodhouse & C. del 1929 che, da 160 euro di base d’asta dopo 13 rialzi ha raggiunto 360 euro e il titolo del 1899 della Fabbrica di Zucchero Ligure-Vicentina – illustrato dall’incisore modenese Carlo Casaltoli, che da una base d’asta di 500 euro è stato aggiudicato a 1.100 euro. Molto bene, come sempre, il settore banche Italia: Banca Mutua Popolare di Ragusa titolo nominativo cumulativo di 1 azione da 50 Lire. Ragusa 10 settembre 1897. Realizzo 380 euro. Nel settore Automobili, il titolo di fondazione della Fabbrica Torinese di Carrozzeria (già Rossi Bussolotti & C.) di 25 azioni da 25 Lire. Torino 15 marzo 1907, realizzo 600 euro. Nel settore delle Ferrovie italiane, della Società Anonima della Strada Ferrata da Tornavento a Sesto Calende azione industriale nominativa ovvero "bono" di 1.000 Lire austriache, con diritto "di partecipare in proporzione della medesima nei prodotti dell'impresa", Milano 1 luglio 1856, realizzo 1.000 euro. Tra i Titoli di Stato, un certificato nominativo del 1775 emesso dal Monte non vacabile de’ Paschi della Città e Stato di Siena, realizzo 3mila euro.
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