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Insegnare il crowdfunding attraverso un bando: Eppala e Crt

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Premi e concorsi

Insegnare il crowdfunding attraverso un bando: Eppela e Crt

L’11 novembre sulla piattaforma di crowdfunding Eppela è comparso il bando + Risorse, un’iniziativa a sostegno dei progetti sociali e culturali ideata dalla piattaforma con la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT; il bando, unico nel suo genere, mira a cofinanziare i progetti selezionati e a formare i giovani progettisti nella realizzazione di una campagna di crowdfunding. Ogni mese, per un periodo di prova di sei mesi, sulla piattaforma Eppela verranno presentati le idee ritenute migliori; i primi due progetti che raggiungeranno il 50% del budget richiesto, riceveranno un cofinanziamento di massimo 5.000 euro da parte della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT che per questa iniziativa ha stanziato un plafond di 80 mila euro.

Chi può partecipare. La partecipazione al bando è riservata a organizzazioni no profit che operano in Piemonte e Val d’Aosta, la cui costituzione sia antecedente al 1 luglio 2015 e che abbiano almeno un anno di attività rappresentata da un bilancio regolarmente approvato. I progetti saranno selezionati in base alle finalità che da sempre caratterizzano le attività della Fondazione CRT, ovvero progettualità innovative nei settori della cultura e del welfare in grado di valorizzare le peculiarità del territorio. I progetti dovranno essere presentati entro il 26 novembre 2016 nella sezione dedicata sulla piattaforma; entro la metà di dicembre saranno comunicati i progetti che avranno accesso a un percorso di formazione finalizzata a lanciare la campagna di crowdfunding che sarà attiva sul portale Eppela per 40 giorni.

Crowdfunding e cultura. Questa nuova ed importante partnership tra Eppela e Fondazione CRT dimostra come il settore culturale possa trovare nel crowdfunding un alleato decisivo per generare nuove opportunità di sviluppo condiviso, ma sottolinea anche l’importanza di conoscere questo strumento di fundraising. È necessario infatti evitare di pensare al crowdfunding con leggerezza perché pur essendo una forma di micro-finanziamento dal basso accessibile a tutti, se non c’è una pianificazione l’idea potrebbe non arrivare alla folla - crowd – che rappresenta il vero motore di questo strumento.

Il fenomeno. Anche in Italia il fenomeno sta ormai acquistando dimensioni importanti, nel luglio 2016 sono state contate ben 76 piattaforme di crowdfunding per un valore di mercato di circa 60 milioni di euro. Tra le principali piattaforme dedicate al settore culturale ricordiamo: BeCrowdy per le arti visive e performative oltre che all’editoria, Innamorati della Cultura che sta diventando una vera e propria comunità online per la salvaguardia del patrimonio culturale italiano, BeArt che vuole cambiare il modo di finanziare l’arte contemporanea, Bookabook più specifica per l’editoria e CrowdArts l’unica piattaforma italiana per le performing arts; tra le ultime nate è necessario citare Giffoni Crowdfunding, una collaborazione tra il Giffoni Hub e la storica piattaforma di crowdfunding italiana DeRev.

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