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Musei e Biennali

Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey gli alfieri del Padiglione Italia nella Biennale di Venezia del 2017

Roberto Cuoghi
Roberto Cuoghi

Sono Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey gli artisti selezionati dalla curatrice Cecilia Alemani per rappresentare l'Italia alla 57ª. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, in programma dal 13 maggio al 26 novembre 2017.
“Con le loro opere, Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey rappresentano modi complementari e distinti di fare arte in Italia oggi – ha dichiarato Cecilia Alemani, curatrice del Padiglione Italia –. I tre artisti sono nati in Italia tra la metà degli anni ‘70 e degli anni '80 e sono emersi sulla scena artistica nazionale e internazionale nello scorcio di questo nuovo secolo, raggiungendo diversi livelli di notorietà: dalla giovane promessa Husni-Bey al lavoro più maturo di Cuoghi. Le loro opere e i loro linguaggi sono globali ma intimamente legati alla cultura del nostro Paese”.

Lo sguardo. “Ho scelto di invitare un numero ridotto di artisti rispetto al passato per allineare il Padiglione Italia agli altri padiglioni nazionali presenti in Biennale. Per questo il mio progetto non cerca di rappresentare uno sguardo completo su tutta l'arte italiana: piuttosto vuole guardare in profondità al lavoro di tre artisti – voci originali che si sono distinte e imposte negli ultimi anni – dando loro spazio, tempo e risorse per presentare un grande progetto ambizioso che costituisca un'occasione imperdibile nella loro carriera e che possa presentare al pubblico un'opportunità di immergersi nella mente e nel mondo degli artisti” ha spiegato la giovane curatrice. “Spero che questo Padiglione possa proporre un'immagine dell'Italia attuale e cosmopolita, non più vista solo attraverso la lente nostalgica delle generazioni precedenti, ma che guardi al futuro con entusiasmo e con la capacità critica di confrontarsi con nuovi linguaggi e con le esperienze di altre nazioni.”

Il tempismo. “La scelta di annunciare gli artisti con anticipo rispetto alle precedenti edizioni – dichiara Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBACT e Commissario del Padiglione Italia – sottolinea e rafforza il nuovo corso intrapreso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo anche nella gestione delle procedure. Un'altra novità, infatti, riguarda i tempi della nomina del curatore del Padiglione da parte del Ministro, fortemente voluta dalla Direzione Generale oltre un anno prima come rispetto all'inaugurazione della Biennale, al fine di consentire a curatore e artisti di lavorare con tempi non serrati. Infine, più chiare indicazioni progettuali fin dalla lettera d'invito sulla tematica e sul numero delle presenze, che considerata l'estensione del Padiglione Italia non dovevano superare il numero di tre. Promuovere, valorizzare e sostenere la creatività italiana nel contesto internazionale sono tra i principali obiettivi della Direzione Generale, e la Biennale di Venezia da sempre costituisce un appuntamento di confronto imperdibile per il mondo della cultura globale. Siamo pertanto particolarmente orgogliosi del percorso intrapreso in vista dell'appuntamento del 2017, consapevoli del fatto che organizzare la presenza dell'Italia secondo tempistiche e modalità corrette e rispettose del ruolo e del lavoro di tutti non può che contribuire in modo positivo alla definizione di un'identità nazionale nel contemporaneo.”

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