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L'incertezza domina la prima asta newyorkese del dopo-elezioni

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Mercato dell'arte

L'incertezza domina la prima asta newyorkese del dopo-elezioni

Edvard Munch. PIKENE PÅ BROEN (GIRLS ON THE BRIDGE). LOT SOLD. 54,487,500 USD (Hammer Price with Buyer's Premium)
Edvard Munch. PIKENE PÅ BROEN (GIRLS ON THE BRIDGE). LOT SOLD. 54,487,500 USD (Hammer Price with Buyer's Premium)

E' toccato al catalogo di arte impressionista e moderna di Sotheby's inaugurare una difficile settimana di aste a New York, in una situazione di grande incertezza politica ed economica scatenata dalle elezioni presidenziali americane, riflessa nelle fluttuazioni dei tassi di cambio delle valute e da un clima sommesso e guardingo in cui diviene sempre più difficile trovare venditori di opere d'arte di rilievo. Nonostante le premesse, solo 8 dei 42 lotti proposti non hanno trovato compratori, pari al 81% per numero e al 92% per valore, per un realizzo complessivo di 157,7 milioni di dollari, entro le stime pre-asta di 142,8-182,5 milioni di dollari una volta aggiunte le commissioni (circa 20 milioni di $), assenti nelle stime; circa la metà di quanto realizzato l'anno precedente con solo due lotti venduti in più. I volumi del mercato si confermano quindi in contrazione rispetto ai record del biennio 2014-15, e sebbene il numero delle garanzie offerte si sia ridotto a solo tre in questa asta, il loro impiego strategico sembra essere stato provvidenziale, poiché tutte e tre i lotti garantiti da una parte terza sono finiti in mano dei garanti, in assenza di altri rilanci, compresi i primi due lotti per realizzo.

Il maestro norvegese. Circa un terzo del totale è infatti frutto del lavoro di Edvard Munch (1863-1944) del 1902 raffigurante un gruppo di ragazze su un ponte, una delle due versioni (delle 12 realizzate) tuttora in mani private, che partiva da una stima a richiesta in eccesso di 50 milioni di dollari e si è fermata proprio a quella cifra garantita, pari a 54,5 milioni una volta aggiunte le commissioni, scontate però del premio per il garante, come richiesto dalle autorità americane di commercio per offrire una maggiore trasparenza sui prezzi in asta. Il dipinto compariva in asta per la terza volta in venti anni, e nonostante ciò ha realizzato un buon ritorno per l'acquirente che aveva sborsato 30,8 milioni di dollari nel maggio 2008; il fatto che fosse passato nelle mani del collezionista Norton Simon fino al 1980 e venduto allora per 3 milioni di dollari ai collezionisti Cherry ha aiutato a farlo divenire il secondo prezzo in asta per Munch.

Il maestro catalano. E' finito nelle mani della garanzia anche l'altro realizzo della serata oltre i 10 milioni, una grande tela di Picasso del periodo tardo, datata 1963 e raffigurante il maestro e la sua modella, che si è fermata alla stima bassa di 12 milioni, sfiorando i 13 con le commissioni ridotte.

Ha suscitato, invece, una protratta contesa un bronzo di Picasso del 1951, raffigurante la giovane amante Francoise Gilot, finita ad un gallerista inglese per 8,5 milioni da una stima di 6-8 milioni di dollari.
Le garanzie. Il terzo ed ultimo lavoro garantito, una natura morta di Van Gogh del 1886, sfiora 5,9 milioni da una stima di 5-7 milioni di £, grazie ad una garanzia che solo all'ultimo è stata coperta da una parte terza, evitando così di rimanere invenduta e generare una perdita poiché il lotto era inizialmente garantito direttamente dalla casa d'aste. Diversi lavori (nove) ritornavano sul mercato dopo un periodo di 10 anni o meno, con risultati misti: una tela fauvista di Vlaminck del 1906 realizza 7,5 milioni di dollari, alla stima bassa grazie all'aggiunta delle commissioni, con un discreto ritorno rispetto ai 4,3 milioni pagati dieci anni addietro, mentre una caratteristica marina di Feininger del 1912, che tornava sul mercato dopo solo cinque anni, ha realizzato 4,4 milioni di dollari, meno dei 5,1 milioni pagati in precedenza.

Degno di nota il nuovo record per un lavoro dell'ungherese Laszlo Moholy-Nagy, con un raro lavoro Bauhaus geometrico di natura concettuale, eseguito dietro istruzioni dell'artista su una lastra di acciaio con smalto da porcellana nel 1922-23, conteso fino a ben 6 milioni di dollari da una stima di 3-4 milioni e preda della galleria svizzera Gmurzynska.
I lotti al palo. Fra gli otto invenduti spiccano una composzione di Matisse del 1923 con una figura femminile vestita su fondo rosso che partiva da una stima eccessiva di 5-7 milioni di dollari e un ritratto maschile di uno degli amanti italiani della pittrice Tamara de Lempicka, più nota per i caratteristici nudi femminili, stimato 4-6 milioni di dollari.

L'analogo catalogo di arte impressionista e moderna è proposto da Christie's la sera del 16 novembre, mentre il 15 e 17 novembre si terranno le tre aste di arte del dopogueraa e contemporanee di Christie's, Sotheby's e Phillips. Solo allora si potrà avere un quadro più completo di una situazione incerta e in continuo divenire, determinata essenzialmente dalla capacità delle case d'asta di convincere i venditori a separarsi da opere di prestigio in una situazione ove gli investimenti alternativi sembrano mancare. In questo ambito, il ruolo delle garanzie può diventare decisivo, come già avvenuto in questa prima serata.

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