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Mercato dell'arte

Christie's, De Kooning record e garanzie sostengono l'arte del dopoguerra a New York

De Kooning Willem de Kooning (1904-1997) Untitled XXV
De Kooning Willem de Kooning (1904-1997) Untitled XXV

Il catalogo d'arte del dopoguerra e contemporanea proposto da Christie's la sera del 15 novembre ha trovato una buona accoglienza: solo 7 dei 61 lotti (il catalogo ne includeva altri quattro ritirati prima dell'asta) non hanno trovato compratori, per un venduto pari al 89% per numero e al 94% per valore e 277 milioni di dollari di valore complessivo, ben entro la stima di 216-306 milioni di dollari anche prima dell'aggiunta delle commissioni.
Si tratta di valori di tutto rispetto, seppure in contrazione rispetto ai 332 milioni raggiunti l'anno precedente dal catalogo della stessa categoria.
A guidare la serata una grandiosa tela astratta dipinta da De Kooning nel 1977, che ha agilmente superato la stima a richiesta di 40 milioni per fermarsi a 66,3 milioni di dollari, oltre il doppio del record precedente e ben oltre i 27 milioni di dollari pagati per lo stesso dipinto dieci anni fa.

Anche il lavoro che deteneva il record fa parte di questa serie di tele monumentali astratte, sebbene il record privatamente per l'artista sia, tuttora, rappresentato dalla serie dei ritratti femminili degli anni '50 che si ritiene passino di mano oltre ai cento milioni di dollari.
I grandi maestri. Se la tela di De Kooning porta circa un quarto del ricavo complessivo, gli altri quattro lavori con realizzi superiori a dici milioni hanno portato complessivamente una cifra comparabile, accentrando quindi metà del realizzo dell'asta in cinque lavori fra cui spicca un'altra grande tela astratta ma questa volta di Gerhard Richter, una composizione del 1994 consegnata dal musicista Eric Clapton e aggiudicata a 22 milioni da una stima di 18-25 milioni di dollari, nonostante l'offerta di lavori del maestro tedesco della pittura totalizzi ben 18 lavori in tre aste serali e questa fosse la prima della settimana.

Realizzo leggermente superiore a 23,8 milioni per una tela figurativa di una Parigi estremamente dinamica e vivace ritratta da Dubuffet del 1961, che partiva da una stima di ‘soli' 15-20 milioni, agilmente superata evitando così di finire nelle mani della parte terza che aveva garantito la tela; ha, invece, dovuto accontentarsi del prezzo di garanzia la tela titolata ‘Nice ‘n Easy' raffigurante due nudi femminili dipinta da John Currin nel 1999 e riproposta dopo otto anni: l'ambiziosa stima di 12-18 milioni è stata raggiunta al gradino più basso, pur rappresentando il nuovo record in asta per l'artista contemporaneo.
Anche il quinto ed ultimo lotto a otto cifre è andato venduto alla garanzia di parte terza, una classica composizione monocromatica bianca ‘Connect' di Robert Ryman del 2002, che ha confermato la stima bassa di 10 milioni.
Complessivamente il catalogo proponeva otto lotti che godevano di garanzia da parte terza, e in cinque casi (oltre ai già citati anche una tela di Warhol, un lavoro di Basquiat e una composizione di Agnes Martin) sono andati al garante, a cui si aggiungono nove lotti garantiti direttamente dalla casa d'aste, fra cui sei provenienti dalla collezione Olnick di cui uno, un lavoro di Roy Lichtenstein, rimasto invenduto e quindi divenuto di proprietà della casa d'aste.

Autori italiani. Degna di nota la performance dei quattro lotti di arte italiana provenienti dalla collezione Carraro, che verrà battuta da Christie's New York in dicembre, tutti aggiudicati oltre le stime alte: ‘Rosso Combustione Plastica' di Burri del 1957 ha sfiorato 5 milioni di dollari, mentre una Mappa di Boetti ha raddoppiato la stima a 2,2 milioni di dollari e un ritratto di Leonardo del maestro del Pop italiano Schifano ha superato il mezzo milione; infine si segnala il nuovo record in asta per l'artista contemporaneo Giuseppe Gallo, animatore del laboratorio artistico Pastificio Cerere di San Lorenzo a Roma e stimato da Bonito Oliva, con una composizione di grandi dimensioni estremamente lavorata del 2011 contesa fino a 367.500 dollari, un multiplo della stima di 40-60mila dollari.
Sempre nell'ambito della pittura contemporanea, questa volta figurativa, ha proseguito la corsa di Adrian Ghenie le cui due tele sono passate di mano oltre le stime, un lavoro del 2008 a toni cupi per 1,4 milioni e uno recentissimo del 2015 raffigurante un ponte per 3,9 milioni, da una stima di 1,5-2,5 milioni di $.
Nonostante diversi lavori abbiano faticato a trovare compratori, il livello dei prezzi è rimasto complessivamente elevato, mentre i volumi di scambio con difficoltà confermano i valori record degli anni precedenti, a causa della problematicità nel reperire opere eccezionali, che peraltro quando appaiono sul mercato trovano in genere terreno fertile, come confermato dal record per De Kooning e dall'attivismo in sala di diversi galleristi ed agenti, seppure con un occhio rigorosamente selettivo.
Il mercato del dopoguerra prosegue con l'asta organizzata da Phillips
il pomeriggio del 16 novembre e il catalogo di Sotheby's l della sera successiva.

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