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New York, Richter e garanzie sostengono l'asta di Phillips

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Mercato dell'Arte autunno 2016

New York, Richter e garanzie sostengono l'asta di Phillips

L'asta. Il pomeriggio del 16 novembre a New York si è tenuto l'incanto di arte del XX secolo e contemporanea proposta da Phillips, un catalogo di 37 lotti di cui solo tre invenduti, pari al 92% per lotto e al 99% per valore per un realizzo di 111,2 milioni di dollari, il migliore dalla crisi del 2009 per la casa d'aste che si propone di offrire una terza alternativa al duopolio di Christie's e Sotheby's, e significativamente più elevato dell'anno precedente. Il realizzo si posiziona alla stima pre-asta bassa di 100 milioni (144 milioni quella alta), grazie all'aggiunta delle commissioni, pari a 14 milioni di dollari, e gode largamente di una serie di garanzie pari ad un terzo dei lotti proposti: nove da parte terza e due direttamente dalla casa d'aste, fra cui la metà dei primi dieci realizzi, per un controvalore alla stima bassa di oltre 53 milioni di dollari, quindi più della metà dell'asta.

Richter. Il primo lotto per realizzo, finito al garante per 25,6 milioni di dollari appena oltre la stima bassa, è una tela di grandi dimensioni di Gerhard Richter del 1963, parte di una rara e ricercata serie di dipinti fotorealistici a tema aeronautico raffigurante in questo caso un minaccioso aereo da caccia e bombardamento leggero di produzione italiana, il FIAT G-91, ampiamente in uso nell'aeronautica militare tedesca a quei tempi, caratterizzati dalla tensione est-ovest legata al muro di Berlino.

L'incongruo sfondo rosa sembra contenere a fatica l'aereo spinto a tutta velocità verso un ignoto obiettivo: una tela perfetta per il venditore Paul Allen, patron di Microsoft, ma soprattutto grande collezionista ed appassionato di aerei da combattimento storici, oltre che collezionista d'arte e di mega-yacht, che l'aveva comperata per 11,2 milioni di dollari nove anni prima.
Un secondo lavoro di Richter, questa volta una tela astratta del 1990, ha trovato compratori per 6,4 milioni, da una stima di 5-7 milioni, senza bisogno di garanzia alcuna.

Lichtenstein. Sempre senza bisogno di garanzia alcuna, ha superato la stima a richiesta di 20 milioni una tela di Roy Lichtenstein del 1994, nota per essere stata vandalizzata in precedenza durante un'esibizione pubblica in Austria, probabilmente in quanto parte della serie di nudi monumentali presentati alla galleria Castelli negli anni ‘90, appena prima la morte dell'artista, e ciononostante aggiudicata dopo un solo rilancio al telefono con personale russo della casa d'aste posseduta del gruppo russo del lusso Mercury, a 19 milioni dollari, con le commissioni pari a 21,5 milioni.

L'importanza delle garanzie. Per altri quattro lavori fra i primi dieci realizzi le garanzie da parte terza si sono rivelate inutili, in particolare per una tela astratta di Clyfford Still della fine degli anni '40 aggiudicata poco oltre la stima bassa di 12-18 milioni a 13,7 milioni di dollari, una volta aggiunte le commissioni, nonché per un lavoro di Vija Celmins del 1969 conteso fino a 2,9 milioni, oltre la stima alta di 2,5 milioni di dollari, ma anche per due lavori aggiudicati alle stime basse: un lavoro recente di David Hockney dai colori squillanti del 2000, che ha sfiorato i 7 milioni da una stima di 6-8 milioni, grazie all'aggiunta delle commissioni, nonché una statua barocca in acciaio di Jeff Koons del 1986, ‘Italian Woman', aggiudicata a 3,6 milioni, da una stima di 3-5 miioni di dollari.

Record latinoamericani. Da segnalare i nuovi record raggiunti da due artiste latinoamericane, rispettivamente la centenaria Carmen Herrera con la tela geometrica ‘Cerulean' del 1965, inutilmente garantita dalla casa d'aste, e aggiudicata per quasi un milione di dollari da una stima di 600-800mila dollari, raddoppiando il record precedente, e Mira Schendel, con un lavoro minimalista degli anni '80 passato di mano alla stima bassa di 800mila dollari, pari a 970.000 con le commissioni, prezzo identico per entrambe. Tocca ora al catalogo di arte contemporanea di Sotheby's chiudere la settimana di aste newyorkesi la sera del 17 novembre.

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