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2/6 L'arte del dopoguerra & contemporanea

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    La settimana delle aste nella grande Mela di novembre 2016

    L'importante settimana di aste a New York dal 14 al 18 novembre è stata un test significativo per la tenuta dei due mercati principali dell'arte, quello impressionista & moderno e del dopoguerra & contemporaneo

    2/6 L'arte del dopoguerra & contemporanea

    A guidare i risultati complessivi si conferma il settore dell'arte del dopoguerra e contemporanea, responsabile per circa 817 milioni di dollari di venduto (357 per Sotheby's di cui ben 80 milioni in asta giornaliera, 339 per Christie's di cui solo 61 milioni in aste giornaliere e 121 per Phillips, un record per quest'ultima) in tre aste serali e altrettante giornaliere, ma soprattutto con percentuali d'invenduto molto basse fra l'80% e il 88%, segna di un mercato vivace che risponde in genere positivamente al processo di selezione compiuto dalle case d'asta, soprattutto nelle più prestigiose aste serali dove le percentuali di venduto per valore sono state ancora più elevate.
    Diversi i prezzi record registrati in asta, fra cui spiccano quello per de Kooning con una tela stratta del 1977 per 66,3 milioni di $, oltre che per John Currin e l'italiano Giuseppe Gallo.
    Faceva parte dell'asta di Sotheby's una collezione importante, quella dei coniugi Ames, che ha totalizzato 131 milioni di dollari grazie soprattutto ad una serie di lavori di Gerhard Richter, il cui mercato è stato sottoposto ad una dura prova brillantemente passata, con decine di lavori proposti e venduti a prezzi spesso ben superiori alle stime.

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