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Europa Creativa: in arrivo un nuovo bando a sostegno dell'editoria

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Europa Creativa: in arrivo un nuovo bando a sostegno dell'editoria

Sarà presentato domani 9 dicembre, durante la kermesse editoriale romana ‘Più libri Più liberi', il nuovo bando promosso della Commissione Europea a sostegno dell'imprenditoria editoriale. Questo bando, in specifico, supporta la traduzione di opere letterarie, la loro promozione e distribuzione all'estero.

Il bando, con un budget complessivo di 2 milioni di euro, promuove l'investimento in progetti di traduzione fornendo supporto finanziario e con particolare attenzione alle case editrici che supportano la circolazione di opere ‘minori': letteratura per l'infanzia, novelle, poesia e fumettistica. Questo bando permetterà agli editori selezionati (20-25 quelli previsti) di firmare un contratto quadro, cioè un partenariato quadriennale che prevede sovvenzioni annuali fino a 100mila euro per un totale massimo di erogazioni per 400mila euro.

Questo tipo di finanziamento non è il primo del suo genere, ma si accoda a una serie di bandi promossi dal programma Europa Creativa (2014-2020) che mirano a promuovere la diversità culturale e linguistica dei paesi membri dell'Unione e dei paesi partner. La grande novità introdotta da questo bando, che sarà attivo a partire dal 2017, sta nella durata; invece di offrire finanziamenti su base annuale, si garantiscono sussidi per ben quattro anni a partire dall'approvazione del progetto “dando la possibilità alle case editrici di investire nel medio termine in maniera più strutturata” come spiega Piero Luigi Fratini, Coordinatore Editoria del Programma Europa Creativa presso l'Agenzia Esecutiva per l'Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA) della Commissione Europea.

Dinamiche italiane. Nel contesto europeo l'editoria italiana, con un mercato dal valore di 2,680 miliardi (+0,5% rispetto al 2014), sta dimostrando di saper rispondere al bisogno di cambiamento imposto dal mercato globale e dalle nuove tecnologie. Questo tipo di atteggiamento lo si evince anche dall'alta partecipazione ai bandi europei delle case editrici italiane, soprattutto di quelle indipendenti; per esempio per quanto riguarda i progetti di traduzione di opere letterarie, durante i primi tre anni di Europa Creativa sono stati approvati circa il 35% delle proposte inviate, con circa 85 titoli di autori italiani tradotti o in fase di traduzione verso diverse lingue tra cui spagnolo, sloveno, ungherese, macedone, tedesco, francese, croato, inglese, albanese, bulgaro e catalano.

Nel 2016, inoltre, l'Associazione Italiana Editori (AIE) si è aggiudicata un finanziamento europeo da 2 milioni per il progetto di cooperazione transnazionale ALDUS, che si pone l'obiettivo di cambiare il ruolo delle fiere del libro rendendole degli ‘hub' dove internazionalizzare l'editoria e far interagire start-up innovative e forme di editoria tradizionale. Il progetto, che vede l'AIE a capo di un consorzio composto da sette paesi europei, comprende le più importanti fiere internazionali del libro (Frankfurt Book Fair, Bologna Children Book Fair) e nazionali (Roma, Lisbona, Bucarest, Riga, Vilnius) nonché il sostegno della Federazione Europea degli Editori (FEP) e l'European Writers' Council (EWC).

Biblioteche attive. Un dato interessante è anche il numero delle biblioteche italiane che nel 2016 si sono distinte per i progetti editoriali approvati, tornando ad essere attori protagonisti del mondo dell'editoria. Il Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest, la Regione Lombardia e l'Università degli studi di Milano-Bicocca si sono, ad esempio, aggiudicati un finanziamento del programma Europe Creativa per il progetto 'New Challenges for Public Libraries' che mira a sviluppare processi innovativi per adattare le biblioteche ai cambiamenti tecnologici ed in particolare la ‘de-materializzazione' del libro.
“Attraverso il programma Europa Creativa, continua Piero Luigi Fratini, la Commissione Europea sta continuando a svolgere un ruolo fondamentale supportando i cambiamenti di carattere tecnologico e commerciale che il settore dell'editoria ha dovuto affrontare negli ultimi anni”: è forse anche grazie a questo programma che l'Europa è ancora il primo produttore editoriale al mondo.

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