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Artcurial, il Pompidou esercita la prelazione su un disegno di Artaud

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Mercato dell'arte

Artcurial, il Pompidou esercita la prelazione su un disegno di Artaud

Coll. Leymarie un olio su tela di Zao Wou-Ki
Coll. Leymarie un olio su tela di Zao Wou-Ki

La stagione 2016 di Artcurial nel settore dell'arte moderna e contemporanea si chiude nel II semestre con un importante risultato totalizzato attraverso cinque vendite (dal 28 novembre al 6 dicembre) che hanno fatturato complessivamente 12.970.400 euro con l'82% dei lotti venduti, 13 nuovi record mondiali all'asta e una prelazione di un disegno di Antonin Artaud proveniente dalla collezione Jean Leymarie da parte delle istituzioni pubbliche per il Cabinet des Arts Graphiques du Centre Pompidou. Come ha dichiarato Francis Briest, presidente di Artcurial: “i collezionisti e le loro collezioni sono al cuore del savoir-faire di Artcurial. I risultati eclatanti ottenuti per la collezione di Michel Federoff, Jean Leymarie o Jean-Claude Riedel testimoniano la nostra decisione di difendere internazionalmente i loro impegni culturali e artistici”.

Michel Federoff, mecenate di artisti francesi. La serie delle cinque vendite è stata inaugurata il 28 novembre con la collezione Michel Federoff che ha fatturato 3.586.210 euro con l'87% dei lotti venduti. La selezione portata in asta riguarda un periodo temporale che va dal 1960 al 2010. Dopo un'iniziale passione per gli impressionisti, il collezionista, noto mecenate della scena artistica francese per diverse decadi, scomparso nel 2014, si dedica agli artisti suoi coevi che sostiene e sponsorizza anche direttamente o attraverso rapporti molto stretti che lo legano a diversi galleristi dell'epoca, come il fotografo Jean Ferrero di Nizza, che gli presenta molti artisti dell'Ecole de Nice. Avvia così la costruzione di una collezione di opere del Nouveaux Realism, come Claude Gilli, Arman, César e Martial Raysse. Oltre a Ferrero (la cui collezione è stata battuta nell'aprile 2015 da Artcurial), altri due erano i galleristi ai quali si affidava e dai quali acquistava più frequentemente: Anne de Villepoix ed Hervé Loevenbruck. Per il resto, acquistava direttamente negli studi e spesso rivendeva opere di grande valore per sostenere la produzione di giovani francesi. Ben 13 i record mondiali per artista all'asta, tra cui il top lot, un acrilico su tela di Martin Barre, 63-F-5-1963, che da una stima di 150-200mila euro ne ha realizzati ben 715.800, venduto a un collezionista americano. In seconda posizione un acrilico su tela di Roman Opalka, 1965/I, che ha realizzato 455.400 euro contro una stima di 400-600mila, venduto a un collezionista europeo. In terza posizione, un artista italiano, Pier Paolo Calzolari, con Bottoni Metronomo, 1967, bottoni in madreperla e chiodi su carta, opera aggiudicata per 182mila euro a un collezionista europeo a fronte di una stima di 100-150mila. Da segnalare anche che ben sette artisti presenti con opere nella sua collezione hanno meritato il premio Marcel Duchamp tra cui il celebre The Big One World di Bruno Peinado venduto per 101.100 euro.
Jean Leymarie, direttore di musei. Il 5 dicembre è seguita l'asta della Collezione Jean Leymarie, con un fatturato di 3.764.150 euro e ben il 100% dei lotti venduti! Jean Laymarie non è mai stato propriamente un collezionista, ma data la sua carriera di curatore e direttore museale (Musée de Grenoble , Musée National d'art modern in Paris ) ha costruito rapporti tanto stretti con gli altri artisti suoi contemporanei che molte delle opere che fanno parte della sua collezione di 20 pezzi messa in asta da Artcurial gli sono state regalate. Scoperta l'arte durante la II guerra mondiale nel Sud della Francia, dopo la Liberazione cominciò a collaborare con artisti come Bonnard e Matisse, come Pablo Picasso e Alberto Giacometti. Ế proprio di Alberto Giacometti il top lot dell'asta, un olio su tela, Bouquet, stimato 250-350mila euro e volato a 703.400 nelle mani di un collezionista europeo. In seconda posizione, un olio su tela di Zao Wou-Ki, 17.02.71-12.05.76, che ha realizzato 591.800 euro contro una stima di 450-600mila, anch'esso acquistato da un collezionista europeo, in terza un olio su tela del 1974 di Joan Miro, Personnage, con un'ottima performance: 529.800 euro di realizzo a fronte di una stima di 250-350mila, venduto a un collezionista europeo.
Jean-Claude Riedel e la sua passione per Sanyu . Sempre il 5 dicembre è seguita l'asta della Collezione Jean-Claude Riedel, che comprende la più grande raccolta di opere su carta del celebre calligrafo cinese d'adozione francese, Sanyu, da lui scoperto negli anni Settanta. Giovane gallerista parigino, quando ancora nessuno conosceva l'opera di Sanyu, venuto a mancare pressoché sconosciuto nel mondo dell'arte, espone le sue carte nella galleria di rue Guénégaud. Il nucleo di 45 opere si concentra sulla figura femminile e comprende opera a china e acquarelli. La vendita ha totalizzato 479.700 euro col 70% dei lotti venduti. Due i top lot di uguale realizzo, 33.800 euro contro una stima di 20-30mila, tra cui Femme au chapeau bleu (Nu et main en trasparence) degli anni 1920-30 venduto a un collezionista asiatico. Ad un collezionista asiatico è stato aggiudicato pure Portrait d'une femme à la blouse blanche, acquarello e inchiostro su carta degli anni 1920-30, aggiudicato a 30.600 euro contro una stima di 20-30mila.
Richard Lindler, record in Francia. Il 6 dicembre si sono succedute altre due vendite, di carattere generale. La prima dedicata agli impressionisti e all'arte moderna che ha totalizzato 1.433.640 euro col 62% dei lotti venduti con il top lot, un olio su tela di Leonard Tsuguharu (pittore giapponese nazionalizzato francese del XX secolo della Scuola di Parigi) Chat gris (chat souriand) del 1939 venduto ad un collezionista asiatico per 195mila euro contro una stima di 60-80mila. Significativo pure il raddoppio di Georges Rouault, storico pittore francese del XX secolo appartenuto ai movimenti degli espressionisti e dei fauves, col suo ovale Pierrot (recto), Bouquet (verso) del 1950 che da una stima di 60-80mila euro è stato venduto per 124.800 euro a un collezionista europeo. La seconda dedicata al post-war e all'arte contemporanea con un fatturato di 3.706.700 euro e il 71% dei lotti venduti. La vendita è stata dominata da un'importante opera di Richard Lindler, pittore americano, olio su tela Stranger n°1 del 1958, venduto a un collezionista europeo per 802.600 euro, contro una stima di 600-800mila euro, record in Francia per un'opera dell'artista all'asta, secondo prezzo più alto raggiunto da Lindler.

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