ArtEconomy24

Prada apre a Milano un nuovo spazio dedicato alla fotografia

  • Abbonati
  • Accedi
COLLEZIONARE

Prada apre a Milano un nuovo spazio dedicato alla fotografia

Il nuovo spazio della Fondazione Prada a Milano con il lavoro dell'artista Melanie Bonajo, (Fotografia: Silvia Anna Barrilà)
Il nuovo spazio della Fondazione Prada a Milano con il lavoro dell'artista Melanie Bonajo, (Fotografia: Silvia Anna Barrilà)

La Fondazione Prada raddoppia e apre al pubblico il nuovo spazio Osservatorio dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi. Situato al 5° e 6° piano della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano dove Mario Prada, nonno della collezionista Miuccia Prada, ha aperto il primo negozio del marchio di moda nel 1913, l'ingresso all'Osservatorio è gratuito utilizzando entro sette giorni il biglietto dell'ingresso alla Fondazione Prada in Largo Isarco 2. Sarà un luogo per “esplorare le tendenze e le espressioni della fotografia contemporanea, indagando la costante evoluzione di questo mezzo” secondo quanto ha dichiarato da un portavoce.

Lo mostra di apertura, “Give Me Yesterday” (21 dicembre - 12 marzo 2017) a cura di Francesco Zanot, comprende più di 50 opere di 14 autori italiani e internazionali, tra cui Ryan McGinley, Joanna Piotrowska e Melanie Bonajo, Antonio Rovaldi.
Le opere esposte all'Osservatorio non fanno parte della collezione Prada. La programmazione è top secret e non viene data alcuna disclosure sui temi futuri. L'unica informazione che trapela è il numero delle mostre, che saranno tre nel corso dell'anno.

La mostra attuale “Give me yesterday” esplora l'uso della fotografia come diario personale in un arco di tempo che va dall'inizio degli anni Duemila sino a oggi. “Il tema del diario fotografico esiste da sempre - spiega Francesco Zanot - da quando la foto è nata e l'esempio più immediato è l'album di famiglia. Le esperienze di Nan Goldin, Larry Clark, Wolfang Tillmans - prosegue il curatore - e le spinte dei social poi hanno favorito questa nuova generazione di autori che ha cominciato a investigare il proprio universo privato e trasformato il diario fotografico in uno strumento di messa in scena della propria quotidianità e della vita intima e personale. Rispetto alle esperienze del passato, oggi aumenta il controllo da parte dell'autore, ma anche del soggetto, che diventa consapevole, conosce le regole del gioco”.

La mostra si articola su due livelli. Al primo livello sono esposti gli artisti che con i loro progetti hanno alimentato la prima parte del periodo del nuovo diario fotografico. Troviamo i lavori di Ryan McGinley, Leigh Ledare che unisce le caratteristiche dello snapshot con il ritratto posato attraverso una serie di immagini che ritraggono in modo molto intimo la madre. Sullo stesso piano i lavori di Maurice van Es (Olanda 1984) che fotografa i vestiti riordinati della madre nella propria casa. L'artista è rappresentato dalla Galerie Gabriel Rolt, dove i prezzi dei suoi lavori variano in base alla dimensione o all'immagine, ma per la maggior parte sono compresi tra 1.500 e 3.500 euro.

I lavori della seconda sezione, al piano superiore, sono il frutto di una progettualità che unisce alla spontaneità della cronaca di ogni giorno un metodo ripetitivo, modulare e in parte scientifico. Un esempio l'opera di Melanie Bonajo (Olanda, 1978), che ha realizzato un paradossale inventario di selfie ogni volta che ha pianto dal 2001 al 2011. Attualmente lavora con la galleria di Amsterdam AKINCI, dove le sue opere - che spaziano dai video alle foto - hanno un range di prezzo compreso tra 2.200 e 8.000 euro in edizione di 5 più 2 prove d'artista.

In questo percorso troviamo i lavori della polacca Joanna Piotrowska (1985). Le sue opere le abbiamo viste recentemente ad Artissima presentate dalla galleria Madragoa, aperta quest'anno a Lisbona dall'italiano Matteo Consonni. Al centro dell'indagine dell'artisa ci sono i temi dei traumi familiari in una serie di ritratti collettivi. In fiera a Torino erano esposte due serie dell'artista: una più recente, frutto di una residenza a Lisbona durante la quale Piotrowska ha chiesto a una serie di persone di costruire dei rifugi come quelli dei bambini e farsi ritrarre al loro interno (2.200 £ l'una in ed. 3+1), e l'altra precedente, in cui le persone ritratte simulano posizioni di difesa personale, in un abbraccio che allo stesso tempo è un gesto di allontanamento (1.200 £ l'una in ed. 7+3).

Il tema della ripetizione, viene affrontato nelle opere di due artisti italiani: Irene Fenara (Italia, 1990) e Antonio Rovaldi (Italia, 1975). La prima attraverso la sua ricerca antropologica e con un esercizio basato su fondamenti scientifici (l'artista disegna un asse cartesiano dove la linea delle X rappresenta lo spazio mente la linea delle Y il tempo) esplora attraverso l'utilizzo della Polaroid le distanze misurate in centimetri tra l'obiettivo e il soggetto fotografato, creando una relazione tra la prossimità fisica la vicinanza emotiva. “La catalogazione che appare nella foto - spiega l'artista - sono parte dell'immagine e l'utilizzo della Polaroid trova il suo significato nell'oggettualità della foto, non è l'istantanea degli smartphone”. Al momento l'artista non ha una galleria di riferimento e le sue opere hanno un price range compreso tra 600 e 2.000 euro per le fotografie e i video, e raggiungono 8.000 euro per le grandi installazioni. Le prossime mostre in programma nel 2017 sono “Under the influence” a cura di Antonio Grulli, Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Bologna (27-28-29 gennaio, in occasione di ArtCity e ArteFiera e “Essere Politico” a cura di Filippo Maggia, Fondazione Fotografia Modena (12 marzo - 30 aprile, in occasione dei 10 anni della Fondazione).

L'opera di Antonio Rovaldi (Orizzonte in Italia, 2011/2015, in tiratura di 3 copie) che lavora con la galleria Michela Rizzo di Venezia, è una serie di 150 fotografie incorniciate (di cui solo 90 in mostra in Fondazione) con gli scatti di decine di immagini di orizzonti che accostate tra loro esprimono una personale visione di paesaggio. Il prezzo complessivo è indicativamente di 70.000 euro. ma l'artista realizza anche opere in scala ridotta e immagini singole a un prezzo che parte da 5.000 euro in relazione al numero, formato, anno. Si tratta sempre di fotografie in formato analogico, in tiratura di 3 copie.

© Riproduzione riservata