ArtEconomy24

Il British Museum fa concorrenza ai musei di arte contemporanea

  • Abbonati
  • Accedi
Musei e Biennali

Il British Museum fa concorrenza ai musei di arte contemporanea

Il British Museum dopo aver attratto migliaia di visitatori portandoli a spasso nella storia attraverso collezioni archeologiche di inestimabile valore, il prossimo anno accende i riflettori sull'età moderna con la mostra The American Dream, pop to the present, un'esplorazione dell'arte contemporanea negli Stati Uniti dal 1960.
Sponsor della mostra, in calendario dal 9 marzo al 18 giugno 2017, la banca d'affari americana Morgan Stanley e la charity Terra Foundation for American Art. Una sorpresa per i visitatori che accanto alla stele di Rosetta potranno ammirare oltre 200 stampe di 70 artisti tra cui Andy Warhol, con i famosi ritratti di Marilyn, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Ed Ruscha, Chuck Close, Louise Bourgeois e Kara Walker.
Ampliare l'offerta classica o tipica di un museo non è una novità: nel 2013 la mostra dedicata a David Bowie al Victoria & Albert Museum di Londra registrò un'affluenza record con oltre 1,5 milioni di di visitatori diventando la mostra più visitata in 164 anni di storia del museo inglese. L'esposizione è stata esportata in altre dieci sedi in paesi come Canada, Australia, Brasile e quest'anno in Italia presso il Museo d'Arte Moderna di Bologna (MAMbo) e nel 2017 a Tokyo e in seguito al Museu del Disseny, Barcellona nel mese di maggio.
La mostra al British Museum ripercorre la storia dell'arte americana dal 1960 ai giorni nostri, un periodo turbolento e dinamico di 60 anni di storia, dall'assassinio di Kennedy, all'Apollo 11, alla guerra del Vietnam, all'AIDS passando per la lotta per i diritti civili.

Il British Museum nel corso degli anni ha alimentato la collezione acquistando stampe americane e delle 200 stampe che saranno esposte, 100 sono state acquisite negli ultimi otto anni, altre 40 stampe erano già da tempo nella collezione del museo e 60 saranno date in prestito dal Museum of Modern Art di New York (MoMA) e dalla National Gallery of Art di Washington, DC.
I numeri del British Museum. Nella gestione che si è chiusa il 31 marzo 2016 il museo inglese ha registrato un'affluenza in crescita a 6,9 milioni di visitatori (6,7 milioni nella gestione 2014-15) e ha generato risorse proprie pari a 49,7 milioni di sterline, di cui 30,8 milioni derivanti dal fundraising. Il contributo statale rimane ancora fondamentale per il museo inglese e nella gestione annuale passata il Department for Culture, Media and Sport ha contribuito per 39,2 milioni di sterline e 2,6 milioni in conto capitale, entrambi gli importi sono in leggero calo rispetto all'anno precedente, rispettivamente pari a 40,2 milioni e 3 milioni di sterline.

© Riproduzione riservata