
Dopo il cambio alla direzione di Artefiera, in programma a Bologna dal prossimo 27 al 30 gennaio (anteprima il 26), in molti si aspettano un rinnovamento della fiera che negli ultimi anni ha mostrato segni di crisi. Ma la nuova direttrice in carica sembra non voler sconvolgere l'evento. Alla domanda su quali novità ci riserva la nuova gestione di Artefiera a Bologna ci risponde: “Novità, novità, che tentazione compulsiva! Non sempre ciò che viene dal passato è da buttare. Certo qualcosa cambia con l'avvicendarsi delle persone”. Ecco, allora, le quattro novità che ci attendono a Bologna.
Prime novità all'entrata della fiera: “All'ingresso ho voluto un bookshop particolare, invadente - anticipa la Vettese, - capace di dichiarare subito al visitatore la circolazione tra arte e libro: Printville, curata da A&M bookstore (libreria per l'arte contemporanea e i libri d'artista fondata a Milano nel 1993, ndr), è stata intesa così”. Accanto a questa, “un'area talk in cui si parlerà molto di fotografia - prosegue la Vettese, - ma anche di rapporti arte-moda, di restauro delle opere, di film. Niente conversazioni troppo affollate, dove nessuno ha tempo di parlare”.
Qualche novità anche tra le sezioni della fiera: “Nei padiglioni, nessuna distinzione tra spazi per il moderno e per il contemporaneo - spiega Angela Vettese, - perché ormai i galleristi di primo e secondo mercato sono assai poco distinti. Una piccola sezione di proposte senza barriere anagrafiche, Nueva Vista, a cura di Simone Frangi, e un'altra a mia cura sulla fotografia, il linguaggio che rende tutti autori ma che, per questo, merita di far capire la distinzione tra ripetizione di modelli e innovazione”.
Il tema della fotografia sembra avere un ruolo centrale in questa edizione di Artefiera, infatti, al piano di sopra “ribadiscono il tema una mostra di fotografia e una rassegna non commerciale di gallerie del settore” continua Vettese.
Uscendo dalla fiera, novità anche in città: “In fiera e in città uno special project fatto di lectures e visite guidate d'artista, site e time specific, la mostra di film Viva l'Italia a cura di Mark Nash e una rassegna di video documentari, un genere sempre più importante, con giovani autori a cura di Marco Bertozzi, al MamBo” racconta Vettese. “Mariateresa Sartori ai musei scientifici dell'università e molte altre iniziative, curate dalla città di Bologna. E ancora aperture di Mast, Opificio Golinelli, case private e fondazioni”.
Conclusione? “In generale molta attenzione alla fiera come catalizzatore di energie e non centro di solo business. Ovviamente sperando che il business sia vivace. ArteFiera in questo non è mai stata avara con i galleristi”.
© Riproduzione riservata