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Pierre Bergé, collezionare il fil rouge di una sua vita

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Pierre Bergé, collezionare il fil rouge di una sua vita

(Copyright : Eric Jansen)
(Copyright : Eric Jansen)

Il lutto stamane nel mondo internazionale dell'arte: alle ore 5:39 di oggi è scomparso nel sonno all'età di 86 anni dopo una lunga malattia Pierre Bergé nella sua residenza di Saint-Rémy-de-Provence. Uomo d'affari, grande collezionista e mecenate, Pierre Bergé fu il compagno d'Yves Saint Laurent con il quale creò nel 1961 la casa di modaYves Saint Laurent che aveva diretto fino al 2002. Appassionato di arte e di letteratura, aveva riunito una delle più importanti collezioni d'arte messa in vendita a Parigi, in collaborazione con Christie's nel 2009, un anno dopo la scomparsa di Yves, avvenuta il 1° giugno 2008. Pierre Bergé fu uno dei grandi mecenati francesi nel mondo dell'arte e della cultura. Militante da quando era giovane, per tutta la vita, creò nel 1994 Sidaction per la battaglia all'Aids e ha sostenuto attivamente le associazioni in favore della lotta contro le disuguaglianze. Pierre e il suo compagno scoprirono il Marocco nel 1966, innamorandosi di quel paese ove avrebbero fatto rinascere il Giardino Majorelle, acquistato nel 1980, rendendolo un importante luogo culturale del paese nord-africano, con una frequenza di visitatori di 800mila all'anno. Pierre venne nominato nel 2015 Grand Ufficiale della Legione d'onore dall'allora Presidente francese Hollande, mentre l'anno successivo avrebbe ricevuto da Sua Maestà il Re del Marocco Mohammed VI la Gran Croce dell'Ordine del Ouissam Alaouite per i servizi resi al Marocco. In questo autunno avrebbe dovuto inaugurare due musei dedicati a Yves Saint Laurent, a Parigi e a Marrakech.

La sua vita. Nato a Ȋle d'Oléron nel 1930, s'interessa già da molto giovane alla letteratura, e a Parigi, quando vi arriva nel 1948, si sarebbe occupato di vendite di edizioni originali. Frequentò Cocteau, di cui era titolare dei diritti morali della sua opera, Camus, Sartre, Breton. Nel 1950 incontra il pittore Bernard Buffet, che diventa il suo compagno. L'incontro con Yves Saint Laurent avvenne nel 1961, anno in cui fonda la celebre Casa di moda. Nel 1973 viene eletto Presidente della Camera del Sindacato dei grandi sarti e dei creatori di moda, mentre nel 1986 crea l'Istituto Francese della Moda, centro di formazione nel settore della moda e tessile, di cui ne fu presidente. Bergè è stato Presidente fondatore della Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, riconosciuta di utilità pubblica nel 2002, il cui scopo sarebbe stato quello di conservare l'opera di Yves Saint Laurent, organizzare mostre e sostenere attività culturali ed educative. Nel 2011, nel cuore del Giardino Majorelle a Marrakech, Bergé inaugura il primo museo dedicato alla cultura Amazigh (dei Berberi), le Musée Berbére. Appassionato di teatro e di opera, acquista nel 1977 il Théâtre de l'Athénée – Louis-Jouvet che ha diretto fino al 1982, prima di cederlo allo Stato francese (sotto la sua direzione il teatro alterna pezzi classici con la scoperta di nuovi talenti), ed è stato presidente dell'Opéras de Paris, ruolo che conserva fino al 1994. Come mecenate nel mondo dell'arte, Pierre sostiene importanti progetti, come l'acquisizione della tela Saint Thomas à la pique di Georges de la Tour per il Museo del Louvre nel 1988, il restauro di due sale del National Gallery a Londra nel 1998, che avrebbero portato il nome di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, il restauro e la sistemazione al suo interno delle collezioni storiche nel Museo Nazionale d'arte moderna – Centro Pompidou nel 1999. Tra le altre iniziative, partecipò nel 2014 al restauro della Villa Kujoyama a Kyoto.

Le collezione d'arte Pierre Bergé – Yves Saint Laurent diventò dal 2009 l'asta del secolo. La vendita all'asta nel 2009 della prestigiosa collezione d'arte formata dalla celebre coppia, dispersa in una serie di tornate al Grand Palais superbamente organizzate daChristie's in associazione con Pierre Bergé Associès , rappresentò la prima vera sfida dell'arte contro la crisi finanziaria del 2008: 373,9 milioni di euro, interamente destinati alla ricerca scientifica e alla lotta contro l'AIDS, sala gremita con illustri personaggi, tra cui Larry Gagosian, Laurent Dassault, François e Maryvonne Pinault, record mondiale per la più costosa collezione venduta fino allora all'asta, per la più costosa raccolta venduta all'asta di impressionismo e arte moderna (ben 206milioni di euro), record mondiale per una vendita di oggetti d'argento e per una collezione di arti decorative del XX secolo. L'asta di arte moderna aveva visto molti artisti battere nuovi record mondiali, tra cui Henry Matisse per il suo olio Les couscous, tapis bleu et rose del 1911 venduto per 35,9 milioni di euro (top lot assoluto dell'intera asta), Constantin Brancusi per la sua Madame L.R. (Portrait de M.me L.R.) del 1914-17, tra le prime ed enigmatiche sculture in legno dell'artista, venduta per 29,1 milioni di euro, Piet Mondrian con Composition avec bleu, rouge, jaune et noir del 1922 venduta per 21,5 milioni (presente con altri due dipinti, tutti e tre appartenenti all'epoca in cui l'artista espresse al meglio la tensione fra linea, forma e colori), Giorgio de Chirico con Il Ritornante del 1917 acquistato dal Centre Georges Pompidou per 11 milioni di euro, Marcel Duchamp per il suo “ready-made” La Belle Haleine – Eua de Voilette realizzato con l'assistenza di Man Ray venduto per 8,9 milioni di euro e James Ensor con il suo monumentale Le désespoir de Pierrot, la più importante opera dell'artista offerta sul mercato, con 4,9 milioni di euro, dopo un'accanita lotta tra un partecipante in sala ed un cliente al telefono. Nel settore dei ritratti: Portrait d'Alfred et Elisabeth Dedreux del 1818 di Theodore Gericault, l'icona del Romanticismo pittorico francese, realizza 9 milioni di euro. Argenti, miniature e “objets de vertu” spuntano 19,8 milioni di euro con il 100% di venduto. Nella vendita dedicata alle arti decorative del XX secolo, con prestigiosi oggetti di Art Deco, e un realizzo totale di 59,1 milioni di euro, il top lot, la “Fauteuil aux Dragons” del 1917-19 di Eileen Gray (un'artista leggendaria nella storia delle arti decorative del secolo passato), fa da padrone e strabilia i più ottimisti, realizzando 21,9 milioni di euro, contro una stima di soli 2 / 3 milioni, record mondiale per l'artista e per un oggetto di design del XX secolo. Ma la passione di Pierre Bergè per le arti, non si esaurisce nei dipinti antichi e moderni, nella scultura, negli antichi reperti archeologici e nel design. Per tutta la vita si interessò intensamente alla ricerca di antichi libri: la sua biblioteca con più di 1.600 preziosi volumi dal XV al XX secolo, è stato messa all'asta a partire dal 2015, una conferma della cultura assolutamente eclettica di questo uomo il cui nome non rimarrà affatto oscurato da quello altrettanto famoso del suo compagno.

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