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Hans Op de Beeck in mostra con il Premio Pascali

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premi e concorsi

Hans Op de Beeck in mostra con il Premio Pascali

Table (1). Hans Op de Beeck, 2006. Sculptural installation: mixed media. m 3 x 8 x 1,7
Table (1). Hans Op de Beeck, 2006. Sculptural installation: mixed media. m 3 x 8 x 1,7

Artista visivo, ma anche regista teatrale, drammaturgo e compositore, il belga Hans Op de Beeck (Turnhout, 1969, vive a Bruxelles e Gooik) si muove con grande disinvoltura tra linguaggi diversi – pittura, scultura, installazioni, video, fotografia - con risultati di indubbia efficacia comunicativa. Se dal punto di vista formale è la multidisciplinarietà a connotare il suo lavoro, è l'attitudine a scompaginare le certezze della realtà a segnarne la cifra tematica. E queste sue caratteristiche lo hanno portato a vincere il Premio Pino Pascali 2017.
Sabato 30 settembre si inaugura così alla Fondazione Museo Pino Pascalidi Polignano a Mare la sua personale dopo che la commissione - composta da Rosalba Branà, direttrice del museo, Danilo Eccher, critico d'arte e curatore, Daniela Ferretti, direttrice di Palazzo Fortuny (Venezia) - gli ha assegnato il Premio considerando: “la poetica espressiva dell'artista belga muoversi nel solco ‘pascaliano' dei linguaggi multipli e delle contaminazioni spaziando tra scultura, pittura, video, teatro, musica, fotografia, scenografia”. In mostra – sino al 28 gennaio 2018 – sculture e installazioni datate tra il 2006 e il 2017 e in anteprima mondiale il video «The Girl», del 2017.

La sua ispirazione

A dare nutrimento al suo immaginario non solo l'arte visiva ma anche e soprattutto il cinema e la letteratura, che rivestono un ruolo importante nella creazione di una realtà alternativa, volutamente atemporale e priva di connotazioni spaziali definite, in cui la memoria si propone come strumento evocativo apprezzabile a diversi livelli. Le sue immagini, che ci appaiono familiari e al tempo stesso estranee, nascono da un processo di riduzione formale e cromatica, in cui una gamma di colori esigua, che va dal bianco al grigio sino al nero, si accompagna a spiazzanti scarti dimensionali.
L'orizzonte quotidiano è lo scenario preferito dall'artista, che ne isola degli elementi per porre in evidenza l'assurdità dell'esistenza umana e al tempo stesso la sua preziosità, allo scopo di offrire a chi guarda spunti di discussione su urgenze epocali contemporanee. Il particolare si propone come metafora dell'universale, il banale diviene straordinario, innescando nell'osservatore sentimenti di vicinanza e di condivisione.
Un'atmosfera malinconica avvolge le sue opere, da cui emana un senso di calma, fonte di consolazione per le persone, che possono immedesimarsi nelle situazioni che l'artista rappresenta. Obiettivo di Hans Op de Beeck è infatti aiutare chi guarda a leggere il reale che si cela al di sotto delle apparenze, a sondarne gli aspetti più oscuri, a comprendere ciò che di primo acchito appare incomprensibile. In definitiva a cercare il senso profondo della vita e ad accettare l'inevitabilità della morte.

Il mercato e collezionismo

Hans Op de Beeck, le cui opere figurano in importanti musei e collezioni private, è rappresentato da Galleria Continua, San Gimignano; Galerie Krinzinger, Vienna; Ron Mandos, Amsterdam;Marianne Boesky Gallery, New York. Le sue quotazioni, in forte ascesa, vanno da 18.000 euro + Vat a 50.000 € + Vat per gli acquerelli, da 18.000 € + Vat a 35.000 € + Vat per le foto, da 50.000 € + Vat a 800.000 € + Vat per le sculture e le installazioni. Mentre in asta passano per la maggior parte fotografie (top lot 5.500 euro per «Location 1») e opere tridimensionali («Rectangular Pond» del 2005 oltre i 21mila euro).
Tra le più recenti mostre personali al Kunstmuseum Wolfsburg dell’omonimo centro (2017); al MIT List Visual Arts Center di Cambridge, Boston (2014); al MOCAdi Cleveland (2014); al Sammlung Goetzdi Monaco (2014); al Tampa Museum of Art, Tampa (2013);all’Harn Museum of Art di Gainesville (2013); FRAC Paca di Marsiglia (2013); The Smithsonian's Hirshhorn Museum di Washington DC (2011). Tra le mostre collettive: ZKM di Karlsruhe, MACRO di Roma, Whitechapel Art Gallery di Londra, PS1 di New York, Centre Pompidou di Parigi, Hangar Bicocca di Milano, Palazzo Fortuny di Venezia, The Drawing Center di New York, Kunsthalle Wien di Vienna, Shanghai Art Museum di Shanghai, Haus der Kunst di Monaco, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna. È stato inoltre invitato a partecipare alla Biennale di Venezia, Biennale di Shanghai, Biennale di Singapore, London Tate Modern, Art Unlimited Basel.

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