ArtEconomy24

Londra, risultati record nonostante un Bacon invenduto da Christie's

  • Abbonati
  • Accedi
Mercato dell'arte

Londra, risultati record nonostante un Bacon invenduto da Christie's

Anthony Gormley, A Case for an Angel I
Anthony Gormley, A Case for an Angel I

Per una volta le statistiche sono indicative della reale dinamica dell'asta serale di arte del dopoguerra e contemporanea tenuta da Christie's http://www.christies.com/ la sera del 6 ottobre a Londra: dei 65 lotti offerti (uno ritirato, un lavoro di Rothko stimato 4-6 milioni di £), 54 hanno trovato una nuova casa, pari all'83% per numero per un incasso record, solo mezzo milione sotto i 100 milioni di £, il miglior risultato di sempre per un'asta della categoria ad ottobre.
Diverse sorti per i due Bacon

Il mancato avverarsi delle previsioni ben più ottimiste con stime che rientravano in un range tra 143,5 e 200,7 milioni di sterline e la percentuale di venduto per valore precipitata al 56% è presto spiegata: il lotto principale dell'asta, una grande tela di Francis Bacon rappresentante la seconda versione del 1971 di ‘Study of Red Pope' del 1962, non ha trovato compratori da una stima a richiesta di 60 milioni di sterline; il lotto non era garantito, contrariamente ad una pratica oramai consolidata nel settore, tanto che gli specialisti della casa d'aste si sono detti sorpresi che nessuno dei tre collezionisti che avevano dimostrato un significativo interesse per l'opera nei giorni precedenti non hanno poi fatto offerte pur essendo presenti in sala. Il direttore del settore, Francis Outred, è sembrato piuttosto ottimista circa una possibile transazione privata nell'immediato seguito dell'incanto.
Un secondo lavoro di Bacon, un più piccolo e drammatico ritratto (Head with Raised Arm) del 1955 dai toni cupi, ha superato invece la stima alta a 11,5 milioni di £, comperato dal dealer Nicholas Maclean battendo l'offerta di un altro gallerista storico, Thomas Gibson.
Basquiat sugli scudi

Rimane, invece, certo il buon momento per il mercato di Basquiat, che con un caratteristico ‘Red Skull' del 1982 ha ottenuto il risultato più elevato dell'asta a 16,5 milioni di £, il cui ricavato netto sarà devoluto a opere caritatevoli a favore dell'infanzia; la galleria Guggenheim Asher si è aggiudicata l'opera, dopo una significativa competizione anche con clienti asiatici. Ben altri due lotti dell'artista afro-americano hanno trovato spazio fra i primi dieci realizzi: un secondo lavoro del 1982 ‘Both Poles' per 3,8 milioni di £ entro la stima di 3-4 milioni, e un più piccolo lavoro sempre con la stessa fatidica data conteso fino a doppiare la stima alta a 1,9 milioni di £.
Artisti contemporanei e record

Non capita spesso che i realizzi più elevati siano in prevalenza di artisti ancora in vita, mentre in questo caso ben sei su dieci sono rappresentasti da opere recenti, con una rappresentanza particolarmente ampia di artisti inglesi.
A guidare il gruppo, una grande tela (170 x 170 cm) di Peter Doig a fondo blu, “Camp Forestia' del 1996, passata di mano dopo un solo rilancio sotto la stima, invero piuttosto elevata, di 14-18 milioni di £, pari a 15,4 con le commissioni, mentre un secondo lavoro dell'artista, di dimensioni inferiori al metro, non ha trovato compratori da una stima di 2-3 milioni di £.
Ha superato agevolmente la stima alta, invece, un lavoro con riferimenti alla pittura classica di Frank Auerbach del 1993, “After Rubens' Samson and Delilah”, aggiudicato per 3,7 milioni di £ al gallerista Daniel Katz.
Ma il risultato forse più interessante è il prezzo record pagato dal collezionista giapponese Meazawa, a caccia di lavori per il suo museo privato e già noto per aver comperato diversi Basquiat multimilionari, per la grande scultura alata ‘A Case for an Angel I” di Antony Gormley del 1989, soggetta a garanzia da parte terza, aggiudicata a 5,3 milioni di £, entro la stima una volta aggiunte le commissioni, in ogni caso prezzo record in asta per l'artista. In generale, le opere tridimensionali hanno avuto un'accoglienza piuttosto fredda con tre invenduti su nove, fra cui due installazioni di grandi nomi dei cosiddetti YBA, Young British Artists, Damien Hirst con ‘Love Lost' una tanica popolata da carpe vive stimata 1,2-1,8 milioni di £, Sarah Lucas con “Ace in the Hole', mentre una ceramica di Grayson Perry ha ottenuto il nuovo record per lo stravagante artista a 200mila £.
In ambito pittorico, Jenny Saville solo il più piccolo dei due dipinti proposti, “Cindy” del 1993, è stato scambiato, passando appena soprala stima con le commissioni a 608,750 £, mentre si sono registrati nuovi record per il recentemente scomparso Howard Hodgkin con un dipinto degli anni ‘80 dedicato a Napoli e conteso fino a 1,7 milioni di £, ma anche per i più giovani David Salle il cui lavoro è stata battuto dalla galleria Skarstedt http://www.skarstedt.com/ per 600mila £, Tony Bevan e Amy Sillman, inseguita anche dal gallerista Thomas Dane.

Il record per Hurvin Anderson, noto per le grandi composizioni pittoriche, è stato superato due volte nella stessa giornata, prima da Phillips e poche ore dopo da Christie's con la tela “Country Club: Chicken Wire' del 2008 che viene aggiudicata alla galleria Michael Werner per 2,6 milioni di £, un multiplo della stima di 700mila – 1 milione.
Sembra rallentare, invece, la corsa del pittore romeno Adrian Ghenie, la cui grande tela di tre metri ‘Turning Point 1' del 2009 è passata alla stima bassa di 2 milioni (2,4 con le commissioni) dopo solo due rilanci.
Complessivamente circa un quarto dei lotti sembrerebbe aggiudicato dopo un solo rilancio contro la riserva, con 16 lotti che non hanno raggiunto le stime basse prima dell'aggiunta delle commissioni, pur trovando un compratore. Oltre un terzo dell'asta però ha ottenuto realizzi superiori alle stime alte anche senza aggiungere le commissioni, indice di un mercato piuttosto vivace.

© Riproduzione riservata