A dieci anni dall'accordo tra Francia e Abu Dhabi i benefici ancora si vedono: 73,4 milioni derivanti dall'incasso della seconda rata per la licenza di utilizzo del marchio Louvre da parte del museo di Abu Dhabi, inaugurato l'11 novembre scorso, compongono parte delle entrate del bilancio 2017 del Louvre, pari a 320 milioni di euro, in crescita di 103 milioni rispetto al 2016. Questi i riflessi economici dell'intesa intergovernativa firmata il 6 marzo 2007 per la cessione del marchio che ha portato alla costituzione del Louvre Abu Dhabi, il più grande progetto culturale della Francia all'estero.
Nell'anno passato l'istituzione francese ha generato risorse proprie, che escludono i ricavi per il marchio, pari a 146 milioni in crescita rispetto a 111 milioni della gestione 2016. L'incremento è stato favorito dal buon andamento dei ricavi da biglietteria per 83 milioni (63 milioni nel 2016 +32%), per effetto dell'aumento del biglietto a partire dal 1° luglio 2015, impatto però annullato nel 2016 con il calo di presenze seguito agli attacchi terroristici. Il 2017 ha anche beneficiato della crescita delle entrate derivanti dalla filantropia e da mecenati per 19 milioni (12 milioni nel 2016). Inoltre, sempre tra le risorse proprie, il Louvre ha registrato un aumento dei ricavi relativi alla gestione degli spazi, passati a 15 da 11 milioni del 2016, con un incremento del numero degli eventi che si sono svolti nella Piramide (11 eventi nel 2017, rispetto ai 6 del 2016). Infine, le sovvenzioni dello Stato hanno registrato un calo a 101 milioni da 105 milioni del 2016.
Le spese. Nel 2017 i costi per la gestione del museo francese sono rimasti sostanzialmente stabili a 218 milioni, di cui 113 milioni relativi al costo del personale, 67 milioni per le spese operative e, infine, 38 milioni sono stati destinati agli investimenti.
Il fondo di dotazione. A fine 2017 il fondo di dotazione ammontava a circa 195 milioni, in crescita di 8 milioni rispetto all'anno precedente.
I visitatori. Nel 2017, il Louvre ha registrato un'affluenza pari a 8,1 milioni di visitatori, in crescita del 14% rispetto al 2016. Questo aumento è dovuto in parte alla spinta del turismo internazionale e poi al successo della mostra Vermeer et les maîtres de la peinture de genre che ha accolto 325.000 visitatori in soli tre mesi, tra febbraio e maggio 2017. Il breakdown geografico dei visitatori mostra che il 29% ovvero 2,3 milioni provengono dalla Francia con un incremento di oltre 150.000 unità rispetto al 2016 (+7%). Gli stranieri hanno superato i 5,7 milioni con un aumento del 20% rispetto al 2016. La quota estera è tornata al livello evidenziato prima degli attentati: 71% come nel 2014. In decisa crescita la presenza di visitatori asiatici, in particolare dalla Cina (+ 19%), dalla Corea del Sud (+ 48%) e, soprattutto, dal Giappone (+ 52%).
Le acquisizioni. Se nel 2016, l'acquisizione del Portrait d'Oopjen Coppit en costume à la française di Rembrandt aveva costituito per il Louvre un record storico nell'arricchimento delle collezioni, nell'anno passato il museo ha effettuato 133 importanti acquisizioni, ma con un profilo più equilibrato, per un totale di 16,478 milioni tra cui tre tesori nazionali. Delle 133 acquisizioni, 69 hanno richiesto un esborso di 10,448 milioni di euro. Le donazioni sono state 64 per un importo totale di 6,029 milioni di cui tre lasciti e otto donazioni soggette ad usufrutto, una formula condivisa dai collezionisti privati.
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