La documentazione della distruzione di un’opera di arte contemporanea rappresentava l’opera stessa nel racconto di Nick Hornby “Gesù dei capezzoli”. Ora Banksy fa ancora meglio. Sorprende il mondo intero nel corso di un’asta a Londra e all’ultimo colpo di martello del banditore la tela “La bambina con il palloncino” (Girl With Balloon) si autodistrugge, sfilandosi dalla cornice e triturandosi automaticamente in tanti coriandoli.
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La shockante performance è avvenuta in chiusura di un appuntamento di Sotheby’s dedicato alla vendita di lotti di arte contemporanea. Il quadro di Banksy era l’ultima opera ed era appena stato aggiudicato per 1,042 milioni di sterline (1,2 milioni di dollari) – sfiorando il record dell’artista di 1,87 milioni di dollari raggiunto con l’opera “Keep it spotlessa” a New York nel 2008 –.
“La bambina con il palloncino” è – o sarebbe ormai meglio dire “era” – una’opera realizzata con vernice spray e acrilico su
tela, montata su una cornice dorata molto spessa e grande, con la ragazza protesa verso un palloncino rosso acceso a forma
di cuore: una delle immagini più iconiche di Banksy, il che ha reso ancora più sconvolgente per i presenti assistere all’autodistruzione
dell’opera.
«Sembra che siamo appena stati “banksyzzati”» ha detto Alex Branczik, Senior Director and Head of Contemporary Art, Europe di Londra.
Per il Guardian «Banksy ha fatto quello che potrebbe essere lo scherzo più audace nella storia dell’arte con uno dei suoi lavori più conosciuti».
È la prima volta nella storia delle aste che un’opera d’arte si distrugge automaticamente da sola dopo essere stata aggiudicata. «Non abbiamo mai vissuto questa situazione in passato. . . dove un dipinto è stato distrutto spontaneamente, dopo aver ottenuto un (quasi) record per l’artista. Stiamo cercando di capire cosa significhi in un contesto d’asta» ha commentato Branczik.
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Banksy sembra aver così realizzato uno degli scherzi più audaci messi in atto nei confronti del mondo dell’arte e del mercato. L’opera che partiva da una stima di 200mila -300mila sterline, è stata oggetto di una vivace contrattazione fino a quando il banditore ha aggiudicato il quadro per 860mila sterline: un’offerta comunicata per telefono verso le 21. Con il premio dell’acquirente, la somma finale è salita aoltre il milione di sterline. Immediatamente, però, la tela è stata distrutta dal meccanismo nascosto all’interno della base del telaio.
Il lavoro di Banksy era firmato e dedicato sul retro ed era stato acquistato dal venditore direttamente dall’artista nel 2006, ha detto la casa d’aste. Lo staff di Sotheby’s ipotizza che la cornice contenesse un meccanismo di triturazione attivato a distanza e non è chiaro se l’artista fosse presente tra il pubblico dell’asta per assistere al coup de théatre.
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Va detto che se un lavoro subisce danni mentre è in mano all’intermediario, cioè la casa d’asta, normalmente non sarebbe previsto che l’acquirente onori l’acquisto e quindi la vendita potrebbe essere annullata; questo tema, tuttavia, rischia di essere materia legale che terrà banco nei prossimi giorni.
In merito alla vicenda, alcuni esperti hanno anche ipotizzato che la pittura triturata potrebbe addirittura aumentare il suo valore, proprio in virtù della performance clamorosa. Sotheby’s ha fatto sapere di non aver ancora parlato con l’acquirente, certamente sorpreso dell’accaduto.
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