L'Italian Council porta l'arte italiana nel mondo. Annunciati il 5 novembre a Roma dal ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli i dieci i progetti vincitori della IV edizione dell'Italian Council, bando internazionale a sostegno dell'arte contemporanea italiana promosso dallaDirezione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP). Ai progetti selezionati, che resteranno di proprietà dello Stato e andranno a incrementare le collezioni d'arte di proprietà pubblica, saranno assegnate risorse per oltre 1 milione di euro, verranno sviluppati in Italia e alcune loro parti si svolgeranno presso istituzioni straniere.
Il bando conclude il biennio 2017-2018 con un finanziamento complessivo di 3 milioni di euro per la realizzazione di 34 progetti tra circa 180 pervenuti da tutto il mondo e un coinvolgimento totale di oltre 50 paesi e prestigiose istituzioni internazionali.
L'artista Cesare Pietroiusti, da luglio presidente del Palaexpo di Roma e tra i vincitori di Italian Council, ritiene molto positiva la scelta del Ministero di istituire Italian Council: “Era una delle proposte emerse dal Forum di Prato (Forum dell'Arte Contemporanea, Prato, 25-27
settembre 2016, ndr). Ero stato uno dei promotori del Forum e la proposta numero uno emersa era proprio quella di istituire un Italian Council,
un sostegno agli artisti italiani, un po' sulla scorta di quelli che hanno molti paesi esteri, come Svizzera e Gran Bretagna.”
Il ministro ha già annunciato una nuova edizione del concorso per il 2019.
I progetti vincitori. “In questa quarta edizione del bando tre sono i progetti che hanno ottenuto il pieno punteggio (100): “Romanistan” di Luca Vitone, “The Pilgrimage” di Rä di Martino e “The School of Narrative Dance / Cape Town - The Film” di Marinella Senatore. “Penso che Italian Council sia una delle pochissime occasioni per gli artisti di essere sostenuti dal nostro Paese – dice Marinella Senatore – e che questo possa aiutare molto a dare un'immagine dell'Italia come un Paese che investe sull'arte contemporanea e sulle proprie risorse culturali e umane, cosa che non è molto chiara all'estero per una evidente discrepanza con altri Paesi, già solo in Europa”. Il progetto di Marinella Senatore, proposto dalCastello di Rivoli, è il nuovo capitolo dell'opera in progress nata nel 2013. Prevede la realizzazione di un film, tratto da una performance pubblica che si terrà a Città del Capo in occasione della personale dell'artista all'Iziko Museum, nel quale l'artista affronterà il tema delle lotte civili sudafricane partendo da canti e danze tipiche del movimento anti-Apartheid. Il progetto ha un costo di 134.724,75 euro, di cui richiesti come finanziamento 107.779,80 euro. Senatore è rappresentata dalla galleria Laveronica di Modica e le sue quotazioni vanno dai 2.500 euro per i piccoli collage fino a 60.000-70.000 euro per le video installazioni più grandi.
“Romanistan” di Luca Vitone, proposto dalCentro Pecci di Prato, consiste in un viaggio a ritroso lungo il tragitto di emigrazione del popolo Rom, dall'India nord-occidentale verso l'Europa, per sottolineare l'unità culturale di un popolo che vive in una situazione di frammentarietà. Il materiale raccolto durante il viaggio sarà utilizzato per un film, una produzione fotografica e un libro d'artista. Il costo del progetto è di 124mila euro, di cui verranno finanziati 99.200. Rappresentato dalle gallerie Pinksummer (Genova), Nagel (Berlino), Michel Rein (Parigi), Vitone ha quotazioni che vanno dai 6-8.000 euro in su.
Punteggio pieno anche per “The Pilgrimage” di Rä di Martino, proposto dalla Fondazione Volume!di Roma, un racconto video del making of di un film di fantascienza che non sarà mai realizzato, che comprenderà anche la
costruzione di scenografie, costumi, oggetti di scena, frutto di una ricerca demo-etno-antropologica sulla società futuribile
immaginaria protagonista del film. Il costo del progetto è di 146.100 euro, la cifra richiesta al bando è di 116.880 euro.
L'artista, le cui quotazioni vanno da 3.500 euro in su per le opere fotografiche di formato 30x40 cm, è rappresentata dalle
gallerie Valentina Bonomo(Roma), Monica De Cardenas (Milano), Collicaligreggi (Catania) e Copperfield (Londra).
Il progetto più costoso. Cesare Pietroiusti con il suo progetto “Un certo numero di cose” è il destinatario del finanziamento più alto: 145mila euro su un budget di 200mila. Proposto dal MAMbo di Bologna, prevede una mostra personale dell'artista che sarà suddivisa in “oggetti-anno” a partire dalla sua data di nascita. Per il 2019 l'“oggetto-anno” sarà̀ un laboratorio all'interno dello spazio espositivo, una sorta di “mostra della mostra” che entrerà a far parte della collezione del Madre di Napoli. Pietroiusti non ha una galleria di riferimento e dichiara di non avere una valutazione economica, in quanto l'ultimo lavoro l'ha venduto nel 1992 alla Gamec di Bergamo: “Il tipo di lavoro che faccio riflette molto spesso l'economia. Lavoro con la performance, con distribuzioni gratuite (come la produzione di 5.000-10.000 disegni che poi regalo), si tratta di un tipo di lavoro non vendibile”.
L'unica artista presentata da una piccola associazione. Sarà una mostra anche il risultato del progetto di Elena Bellantoni “On the Breadline”, proposto dall'Associazione Wunderbardi Roma, che prevede una serie di residenze tra Turchia e Serbia sulla via del pane alla ricerca del significato della metafora del pane nelle civiltà del Mediterraneo (a Istanbul, Belgrado, Atene e Palermo) e la realizzazione di quattro video e quattro incisioni su vinile 33 giri dell'inno “Bread & Roses” in quattro lingue.
Le opere andranno in mostra all'Istituto per la Graficadi Roma, loro sede definitiva. Il costo è pari a 98.350 euro, di cui finanziati dal bando 78.680. Così come Cesare Pietroiusti, anche Elena Bellantoni non ha una galleria di riferimento, e gestisce in autonomia le proprie vendite (video e quadri sono intorno ai 10.000 euro). “Considero Italian Council una grande opportunità per lavorare e fare ricerca in ambito internazionale. Nel mio progetto ci sono tre paesi coinvolti, oltre all'Italia. Questo bando era l'unico modo per me per poter sviluppare un progetto di ricerca internazionale di questo tipo, che muove e fa muovere l'arte italiana.”
Gli altri progetti vincitori sono illustrati in tabella. In graduatoria ci sono altri nove progetti non ammessi al finanziamento
e nove non conformi alle norme del bando, per un totale di 28.
Artista | Nome progetto | Ente proponente | Punteggio complessivo | Costo progetto | Cifra richiesta e/o 80% | Descrizione progetto | Enti partner |
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Luca Vitone | Romanistan | Fondazione per le arti contemporanee in Toscana - Centro Pecci (Prato) | 100 | 124.000,00 | 99.200,00 | Il progetto di Luca Vitone si propone di compiere un viaggio che ripercorre a ritroso il tragitto di emigrazione compiuto dal popolo Rom, dall'India nord-occidentale verso l'Europa, per sottolineare l’unità culturale di un popolo che vive in una situazione di frammentarietà. Il materiale raccolto durante il viaggio sarà utilizzato per un film, una produzione fotografica e un libro d’artista. | Schermo dell’Arte Film Festival (Firenze); Centre d'Art Contemporaine Ginevra (CH); Magazzino Italian Art (Prato); NBK (Berlino); MAXXI (Roma); Museum fur Modern Kunst Weserburg (Brema); IIC Londra; IIC San Paolo del Brasile |
Marinella Senatore | The School of Narrative Dance / Cape Town - The Film | Castello di Rivoli (Rivoli, Torino) | 100 | 134.724,75 | 107.779,80 | Marinella Senatore realizzerà un film tratto da una performance pubblica che si terrà a Cape Town, in Sud Africa, e che sarà presentata in occasione della personale dell’artista che si terrà all'Iziko Museum. The School of Narrative Dance è un progetto in progress nato nel 2013: con il nuovo capitolo, l’artista affronterà il tema delle lotte civili sudafricane partendo da canti e danze tipiche del movimento anti-Apartheid. | Iziko South African National Gallery (Cape Town) |
Rä di Martino | The Pilgrimage | Fondazione Volume! (Roma) | 100 | 146.100,00 | 116.880,00 | Il lavoro di Rä Di Martino si concentra sulla visione di mondi possibili: si tratta del racconto video del making of di un film di fantascienza che non sarà mai realizzato. L'opera comprenderà anche la costruzione di scenografie, costumi, oggetti di scena, frutto di una ricerca demo- etnoantropologica sulla società futuribile immaginaria protagonista del film. | Mostyn Gallery; Kunstmuseum di St. Gallen (CH); Fondazione Sardegna Film Commission |
Mario Rizzi | The Little Lantern | Fondazione per le arti contemporanee in Toscana - Centro Pecci (Prato) | 90 | 88.650,00 | 70.920,00 | Il film che Mario Rizzi realizzerà, sarà il capitolo conclusivo della trilogia BAYT (“casa” in arabo), iniziata nel 2013 con Al Intithar (L’Attesa) e proseguita nel 2014 con Kauther. Protagonista è Anni Høver Kanafani, vedova di Ghassan Kanafani (uno dei maggiori scrittori palestinesi, The Little Lantern è il titolo di un suo racconto), e del suo percorso di resilienza nell'ambito della dimensione domestica e quotidiana. | Van Abbemuseum, Eindhoven (NL); Salt, Istanbul (TR) e Helsinki Art Museum, Helsinki (FI) |
Sonia Leimer | Via San Gennaro | ISCP - Internazional Studio & Curatorial Program (New York) | 85 | 118.754,00 | 90.000,00 | Il progetto di Sonia Leimer partirà da una residenza all'ISCP di New York finalizzata alla realizzazione dell'opera, costituita da un video e delle sculture. Il tema è la scomparsa di Little Italy a Manhattan. Ogni settembre Little Italy festeggia la festa di San Gennaro e Mulberry Street prende il nome del santo, la cui attrazione principale sono i teatrini di marionette e pupi, che saranno al centro di un video. | MUSEION, Bolzano; Museo d’Arte della Provincia di Nuoro; The Design Museum (Londra) |
Maurizio Nannucci | Sentences. Segni di luce per una rigenerazione contemporanea | Complesso monumentale della Pilotta (Parma) | 85 | 176.000,00 | 140.800,00 | Il progetto del Complesso Monumentale della Pilotta commissionato a Maurizio Nannucci mira alla creazione di un’opera d’arte contemporanea nel cortile principale del complesso, un’istallazione grafica composta di tubi al neon di colore blu. Lo scopo dell’opera, oltre a costituire un segno attuale, è quello di favorire il dialogo con i cittadini e il pubblico in genere, anche in prospettiva della creazione di un museo a cielo aperto. | Centre national d'art et de culture Georges Pompidou, Parigi |
Francesco Bertelé | Hic sunt dracones | Fondazione Made in Cloister (Napoli) | 80 | 135.000,00 | 108.000,00 | L'opera di Francesco Bertelé sarà un'installazione multimediale che riporta dati e informazioni raccolti dall’artista durante una scalata sulle alte scogliere di Lampedusa con lo scopo di mappare le superfici in 3d, registrare il sonoro e riprendere a 360° il contesto. L'opera finale ricreerà in maniera virtuale le condizioni di attraversamento, che potranno essere rivissute in maniera immersiva dai fruitori. In questo modo Bertelé intende sondare i limiti fisici e psicologici dell’uomo in relazione con l’ambiente naturale. | Gallerie Costiere Pirano (Slovenia); Fondazione Av node (Amsterdam) |
Elena Bellantoni | On the Breadline | Associazione Culturale Wunderbar (Roma) | 78 | 98.350,00 | 78.680,00 | Elena Bellantoni seguirà la Breadline (via del pane) tra Turchia e Serbia attraverso delle residenze (Istanbul, Belgrado, Atene, Palermo), cercando il significato della metafora del pane nelle civiltà del Mediterraneo. Il risultato saranno quattro video e quattro incisioni su vinile 33 giri dell’inno Bread&Roses, una per ciascuna lingua. Le opere saranno al centro di una mostra all’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, che sarà anche la loro sede definitiva. | Istituto di Cultura di Atene; Istituto Italiano di Cultura di Istanbul; Fondazione Buttitta e Associazione Mare Memoria Viva; K-Gold Temporary Gallery |
Cesare Pietroiusti | Un certo numero di cose / A Certain Number of Things | Istituzione Bologna Musei - MAMbo (Bologna) | 78 | 200.000,00 | 145.000,00 | Il progetto prevede una mostra personale di Cesare Pietroiusti finalizzata alla creazione di una nuova opera. Peculiarità della mostra sarà la suddivisione delle sezioni in “oggetti-anno” a partire dalla nascita dell’artista. Per il 2019 l’“oggetto-anno” sarà un laboratorio all’interno dello spazio espositivo, in cui gli oggetti costituiranno una sorta di “mostra della mostra”: il lavoro che sarà prodotto all’interno del laboratorio sarà acquisito per la collezione del Madre di Napoli. | Grazer Kunstverein di Graz; ACT/MIT (MIT program in Art Culture and Thecnology), Cambridge (MA, USA) |
Sara Enrico | The Jumpsuit Theme | Mart (Trento e Rovereto) | 75 | 83.750,00 | 67.000,00 | The Jumpsuit Theme è un ciclo di sculture e stampe che connette l’insieme di interessi nei confronti di Thayaht, il creatore della Tuta abbigliamento antiborghese e operaio, elementare, dal forte connotato democratico e universale. Nel suo essere seconda pelle, plastica e fluida, la tuta interessa la scultura di Sara Enrico, anche per la sua dimensione tattile e pittorica. Le opere saranno connesse a uno studio specifico su Thayaht partendo dal Fondo Ernesto Thayaht in buona parte conservato al Mart. | National Gallery Prague, Praga; Untitled Association; Roma SIC Space, Helsinki |
Fonte: Graduatoria definitiva e presentazione progetti della IV edizione del bando Italian Council (2018) |
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