Il 18 febbraio 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto (DM n.41 del 18 dicembre 2018) del Ministero dei Beni Culturalicontenente il nuovo elenco di immobili pubblici che saranno dati in concessione per progetti d'arte, musica e teatro. A fronte del pagamento di un canone simbolico di 150 € mensili, giovani artisti italiani e stranieri potranno aprire il loro atelier nei locali messi a disposizione dallo Stato.
L'iniziativa non è del tutto nuova. Il Ministero, infatti, ci aveva provato già tre anni fa (DM 22 Dicembre 2015) con scarso successo per problemi legati all'agibilità degli edifici individuati. Per questo motivo, il nuovo decreto precisa
che gli immobili sono sì destinati ai giovani artisti, ma i lavori di riconversione dovranno essere curati da professionisti
operanti nel settore dell'edilizia, dell'urbanistica e del paesaggio. A favore dei futuri assegnatari degli immobili, per
interventi di manutenzione straordinaria, è prevista l'erogazione di contributi a fondo perduto in proporzione alle spese
sostenute. A tal fine, la Direzione Generale Arte e Architetture contemporanee e Periferie Urbane (DG AAP) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha messo a disposizioni risorse pari a 1.774.302 €.
L'elenco degli immobili individuati dallaAgenzia del Demanioè il seguente:
•Palazzo Ducale, denominato ex “Casello Idraulico”, Vico Pisano (PI)
• Torre di Calafuria, Livorno
•Villa Carducci Pandolfini, Livorno
•Fabbricato “TSB0448”, Trieste
•Fabbricato “TSB0514”, Trieste
•Fabbricato denominato “La Torretta”, Bari
•Rifugio Antiaereo, Ancona
Come partecipare. A seguito della selezione degli immobili da parte dell'Agenzia del Demanio ed entro tre mesi dall'emanazione del decreto
in oggetto, l'ente gestore di ciascun bene provvederà a pubblicare un bando di concessione di almeno 10 anni rivolto a cooperative
o associazioni di artisti per la realizzazione di centri di produzioni d'arte, musica, danza e teatro a fronte di un canone
simbolico di 150 €. Nel bando saranno anche indicate le modalità d'uso dell'immobile anche in relazione ai piani urbanistici
di riqualificazione del territorio in cui si trova l'edificio. Gli interessati dovranno presentare un progetto artistico di
durata decennale indicando le iniziative che si intendono realizzare e i mezzi finanziari che si impiegheranno. Compatibilmente
con l'immobile, i centri di produzione artistica potranno anche ospitare servizi aggiuntivi, come punti vendita di prodotti
culturali, caffetterie, servizi di ristorazione, spazi di accoglienza, purché però queste attività non prevalgano su quelle
di natura culturale. Gli spazi non sono utilizzabili per finalità istituzionali e non sono trasferibili agli enti territoriali.
I progetti saranno selezionati sulla base dell'interdisciplinarità tra diversi settori artistici, la disponibilità a condividere
i locali concessi in uso con artisti provenienti da altri territori coinvolti nell'attuazione del medesimo progetto, l'attuazione
di iniziative periodiche aperte al pubblico, la costruzione di una relazione organica con il territorio di riferimento, la
sostenibilità economica e la composizione del team. Una volta ottenuto l'immobile, i beneficiari dovranno realizzare un sito
internet entro 60 giorni dall'avvio del progetto in modo che questo sia fruibile alla collettività. Gli oneri di manutenzione
e riqualificazione sono a carico del locatario, che può accedere ai contributi a fondo perduto disposti dalla DG AACP , come
sopra specificato, o possono attivare accordi di sponsorizzazione previa autorizzazione dell'ente gestore.
© Riproduzione riservata