La prima asta dell'intensa settimana newyorkese di incanti primaverili ha rassicurato il mercato dell'arte nonostante le tensioni
sul mercato finanziario e il mancato accompagnamento con le fiere concomitanti di arte.
Il catalogo d'arte impressionista e moderna proposto da Christie's la sera del 13 maggio ha riportato 54 lotti venduti su 63, pari all'86% per numero e ben al 96% per valore, per un ricavo
totale di 399 milioni di dollari, sfiorando la stima alta di 400 milioni (287 milioni la stima bassa), una volta aggiunte
le commissioni.
Hanno giocato un ruolo chiave tre collezioni, quella di Drue Heinz (moglie del re del ketchup) che ha riportato vendite per 77,5 milioni di $, S.I. Newhouse (curiosamente venduta da Christie's grazie alla mediazione di Tobias Mayer, già uomo-immagine e banditore della rivale Sotheby's) che ha raggiunto 101 milioni di dollari, e della Principessa Titi von Furstenberg, con 47,5 milioni di realizzo complessivo.
La collezione Newhouse era protetta da una garanzia della casa d'aste, mentre alcuni lotti chiave (cinque in totale) godevano
anche della garanzia di parte terza. La collezione Furstenberg ha inaugurato la presenza in catalogo di un nuovo simbolo che
identifica i lotti su cui è previsto che una delle parti che ha interesse nella vendita del lotto è anche intenzionata a competere
per il lotto stesso, e parte pertanto da una posizione di vantaggio poiché potrebbe conoscere dettagli come la riserva. Il
caso tipico è quello di un lotto posseduto da più eredi, di cui uno è interessato a diventarne l'unico proprietario.
Post-impressionisti e Modigliani
Pur presentando ben sette Picasso e cinque Monet, i lavori più importanti dell'asta si sono rivelati due dipinti post-impressionisti
di Cezanne e Van Gogh, entrambi dalla collezione Newhouse, e due lavori di Modigliani che dimostrano la sua versatilità come scultore e pittore.
La squisita natura morta di Cezanne del 1890 era portata in asta dopo essere passata per le mani di almeno un mezza dozzina
di collezionisti e galleristi che hanno fatto la storia del XX secolo, e ha sfiorato 60 milioni di dollari da una stima a
richiesta di circa 40 milioni.
Il dipinto di Van Gogh, più o meno dello steso periodo, ovvero il prolifico 1889, parte del triennio dei suoi migliori lavori,
si ferma invece a 40 milioni tondi, superando la stima a richiesta di 25 milioni, grazie ad una visione di alberi e sentieri
del giardino di Saint-Remy dai toni caldi e dalla caratteristica pennellata che distingue i lavori maturi del tormentato artista
olandese.
Non è avvenimento di tutti i giorni trovare nello stesso catalogo due lavori maggiori di Modigliani, ed ancora meno se uno
dei due è una scultura, poiché lo sfortunato artista parigino di natali livornesi ci ha lasciato solo 26 opere di pietra.
La testa scolpita nel 1911-12 non ha raggiunto i risultati record del recente passato, fermandosi a 34,3 milioni di $, circa
la metà del record per una scultura dell'artista, ma entro la stima di 30-40 milioni una volta aggiunte le commissioni.
È stato, invece, lungamente conteso il ritratto ad olio di Luna, uno dei dieci che raffigurano la moglie del gallerista polacco di Modigliani, che ha superato agilmente la stima alta di
18 milioni per fermarsi a 25,2 milioni di $, grazie anche alla ottima provenance degli anni precedenti ai 65 in cui è rimasta parte della collezione Heinz.
Anche Monet riporta due lavori fra i primi dieci realizzi, entrambi del periodo più tardo della sua vita ed inspirati al giardino di Giverny:
una classica composizione delle ninfee del 1918-19 che è passata di mano a quasi 22 milioni da una stima di 15-25 milioni
di $, e una delle 24 versioni del ‘Ponte Giapponese', scambiata alla stima bassa a 12,7 milioni di $.
Dei sette lavori di Picasso proposti solo uno ha trovato spazio fra i principali realizzi, un lavoro del 1923 proveniente dalla collezione Furstenberg
che è passato di mano a 25,2 milioni, a metà della stima di 20-30 milioni di $.
Record per Balthus e Bonnard
Oltre agli ottimi risultati di cui sopra, spiccano due record rispettivamente per Pierre Bonnard e Balthus.
Il panorama mediterraneo dipinto da Bonnard nel 1912 in visita a Grasse, nella Costa Azzurra, proveniente dalla collezione
Heinz, ha superato di gran lunga le aspettative di 5-8 milioni di $ per sfiorare i 20 milioni di $, quasi il doppio del record
precedente per un'altra ‘terrasse', quella di Vernon dipinta nel 1923, grazie al grande formato ben oltre il metro per lato
e ai piacevoli colori caldi della palette; Bonnard ha anche ricevuto di recente gli onori di una prestigiosa retrospettiva
a Tate Modern a Londra.
Ben diverso il contenuto dell'altro dipinto record, una tipica composizione con giovane figura femminile, ‘Therese sur un
banquette' composta del controverso artista francese nel 1939, raffigurata nella copertina del catalogo dell'importante mostra
al Met di New York nel 2013; il lotto è andato oltre la stima alta di 12-18 milioni per fermarsi a 19 milioni di dollari, il doppio
del record precedente, rendendo così inutile la garanzia di parte terza che proteggeva l'opera.
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