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Il coniglietto di Jeff Koons venduto all’asta per 91,1 milioni di…

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asta record a new york

Il coniglietto di Jeff Koons venduto all’asta per 91,1 milioni di dollari

Grandi erano le aspettative per il catalogo di arte del dopoguerra e contemporanea proposto da Christie's la sera del 15 maggio, e non sono andate deluse: solo cinque dei 56 lotti proposti (due ritirati prima dell'asta, fra cui un lavoro di Gnoli stimato 7-10 milioni di $) non hanno trovato compratori, pari a un venduto del 91% per numero e del 95% per valore, e il ricavo totale sfiora 540 milioni di dollari, verso la stima alta di 605 milioni (una volta aggiunte le commissioni).
Soprattutto sono stati raggiunti sette nuovi risultati record per altrettanti artisti, ed è stato nuovamente superato il record per un lavoro di un'artista vivente, Jeff Koons; ben 16 lotti godevano della protezione di una garanzia di parte terza, mentre uno, il lavoro di Rauschenberg, era garantito dalla casa d'aste e il lotto record di Koons non era garantito. Sebbene le garanzie proteggessero buona parte dei lotti di maggior rilevo, si sono nella maggior parte rivelate superflue.
Buona parte dei lavori coi maggiori realizzi provenivano da due collezioni, quella di Pop Art dei coniugi Mayer e quelle del magnate dei media S.I. Newhouse.

Record per il Coniglietto di Koons
Ci sono voluti una decina di minuti per raggiungere il nuovo record per un artista vivente, grazie ad un'opera di Koons che risale al 1986, resa celebre da un dibattito fra i critici circa il suo significato. Si tratta di una riproduzione in acciaio inossidabile specchiato di un tipico coniglietto gonfiabile, alta oltre un metro e parte di un'edizione di tre esemplari. La ‘scultura' ho già trovato ampio spazio nella letteratura critica sull'arte contemporanea degli ultimi ’30 anni, ed è considerata da alcuni uno spartiacque per la ri-definizione del concetto contemporaneo di scultura. Grazie a ciò il lavoro ha superato di gran lunga la stima di 50-70 milioni di $ per finire nelle mani del gallerista BobMnuchin, padre del Segretario di Stato americano Steven Mnuchin, al telefono con un cliente, per poco oltre 91 milioni di dollari, ben oltre il precedente record per l'artista sempre ottenuto da Christie's con un ben più grande e recente ‘Baloon Dog', ma solo un milione oltre il precedente record per un artista vivente, ottenuto sei mesi fa da David Hockney sempre da Christie's New York. Il lavoro proveniva dalla collezione Newhouse, dove è rimasto per 15 anni dopo essere stato venduto dalla galleria Gagosian.

GUARDA IL VIDEO / Quadro di Hockney venduto a 90,3 milioni di dollari: un record

Rauschenberg kennediano record
Si ferma appena due milioni di dollari sotto al risultato di Koons ‘Buffalo II', uno dei quadri più pubblicati di Robert Rauschenberg, dipinto nel 1964, quasi un omaggio al compianto JFK, raffigurato in una delle sue pose caratteristiche ed attorniato da immagini della conquista dello spazio e della guerra in Vietnam, le due grandi scelte strategiche dell'amministrazione Kennedy prima dell'assassinio a Dallas. Il valore storico della grandiosa tela di oltre due metri, comperata dalla famiglia Mayer nel lontano 1965 direttamente dal mitico gallerista del Pop americano, Leo Castelli, ha permesso al lavoro di superare con slancio la stessa stima del lotto di Koons, 50-70 milioni di $, per fermarsi a 88,8 milioni di dollari, quasi cinque volte il record precedente per l'artista.

Gli altri record
La lunga lista dei record multimilionari non si ferma qui: un grande ‘Spider' , ragno enorme ed inquietante di oltre tre metri di altezza per sette di larghezza prodotto in bronzo da Louise Bourgeois nel 1997 si ferma al prezzo record di 32 milioni, entro la stima di 25-35 milioni di $, superando la garanzia di parte terza che la proteggeva, mentre un monumentale lavoro di Frank Stella dalle caratteristiche geometrie su campo nero ‘Point of Pines' del 1959 si ferma a 28 milioni superando la stima bassa sempre di 25-35 milioni grazie alle commissioni; il lavoro non era garantito. Record anche per l'ottuagenario Daniel Buren con una classica composizione a strisce rosse del 1966 che supera la stima e passa di mano a 2,2 milioni di $, mentre l'ultimo lotto dell'asta, il dipinto di grandi dimensioni ‘Japanese Garden 3' del quarantenne Jonas Wood messo in vendita a favore di un ente caritatevole per la protezione dell'ambiente ha suscitato una battaglia fino a decuplicare la stima bassa sfiorando i 5 milioni di $, oltre il doppio del record precedente di appena un anno fa.

Risultati milionari per la Pop Art
Non raggiungono prezzi record ma solidi risultati a sette cifre i due grandi ‘campioni' della Pop Art americana: Warhol e Lichtenstein. Un classico ‘Double Elvis' del 1963 su fondo argento di Andy Warhol supera la stima bassa di 50-70 milioni (identica ai due record di cui sopra) solo grazie alle commissioni, fermandosi a 53 milioni, probabilmente finendo al garante di parte terza che proteggeva il lotto. Anche l'altro lavoro del 1963 proposto, una Liz Taylor colorata su fondo blu del maestro del Pop stenta a decollare, nonostante la provenienza dalla prestigiosa collezione Mayer, e si ferma sotto la stima bassa di 20 milioni a 19,3 milioni di $.
Anche la classica tela con una coppia che si bacia ‘Kiss III' di Roy Lichtenstein del 1962 non suscita grandi entusiasmi, fermandosi appena sopra la stima bassa a 31,1 milioni di $, grazie all'aggiunta delle commissioni. Le aste proseguono ora con gli ultimi due cataloghi serali di arte contemporanea e del XX secolo da Sotheby's e Phillips il 16 maggio.

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