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Alfa Romeo vince il Concorso d’Eleganza e Ferrari l’asta RM

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auto d’epoca

Alfa Romeo vince il Concorso d’Eleganza e Ferrari l’asta RM

Come è ormai tradizione alla fine di maggio il mondo dell'auto d'epoca si ritrova sulle rive del Lago di Como per il Concorso di Eleganza, nella tradizionale prestigiosa cornice di Villa d'Este. Il Concorso è stato vinto senza sorprese dalla magnifica Alfa Romeo 8C 2900B Berlinetta Touring del 1937, già vincitrice del concorso di Pebble Beach l'anno scorso. La nera carrozzeria aerodinamica e il poderoso motore ne fecero una delle auto più veloci e ricercate del periodo fra le due guerre.
In contemporanea, il 25 maggio la casa d'aste RM Sotheby'sha tenuto un'asta di auto da collezionismo nella vicina Villa d'Este. Sui 70 lotti proposti vi erano anche due motoscafi, otto lotti di automobilia e ben sette piani di progettazione provenienti dalla Zagato, celebre designer e carrozziere presente in catalogo con ben nove auto (di cui tre invendute). Complessivamente l'asta ha sfiorato i 20 milioni di euro di ricavo progressivo, grazie a 29 auto vendute su 53, un risultato non entusiasmante che conferma i segni di affaticamento del mercato in Europa, in attesa delle aste americane dell'estate. Il ricavo è persino inferiore all'asta nel 2017, nonostante il numero di auto offerte sia aumentato.

Ferrari e Porsche si contendono la vetta
A guidare i realizzi due auto da competizione che da sole hanno totalizzato oltre 7 milioni di euro, le due rivali di sempre nelle corse: una Ferrari 500 Mondial Spider del 1954 dal caratteristico colore rosso, che ha superato 3,7 milioni di euro con le commissioni, sotto la stima di 4,2-4,7 milioni, non propriamente un risultato soddisfacente per il venditore che la comprò meno di due anni fa per 3,8 milioni di dollari, nonostante la garanzia sul lotto, e la successiva certificazione da parte di Ferrari Classiche, l'ente che garantisce l'originalità delle auto storiche di Maranello; e una Porsche 550A Spyder carrozzata Wendler argentata del 1957, altra auto da competizione che sfiora la stima bassa di 3,4 milioni di euro grazie all'aggiunta delle commissioni. Solo due delle otto Ferrari offerte non hanno trovato compratori, mentre tutte e quattro le Porsche in catalogo sono andate vendute.
Fra le auto tedesche, rimangono al palo tutte e tre le Mercedes, fra cui una 300SL Roadster del 1963 colore rosso fuoco, stimata 1,4-1,8 milioni e garantita dalla casa d'aste, mentre tre delle cinque Maserati proposte non trovano acquirenti. Ben sette delle 11 auto inglesi proposte non hanno trovato acquirenti, fra cui quattro delle sette Aston Martin, mentre una Volante del 1965 ha superato le aspettative a 1,8 milioni di euro.

I 100 anni di Zagato
Per celebrare il centenario del carrozziere Zagato, il catalogo proponeva ben nove auto, oltre ad un nutrito gruppo di progetti, tutti aggiudicati. Sei hanno dato soddisfazioni, in particolare una Fiat 8V del 1955 verde argentato, che ha raggiunto la stima alta di 1,8 milioni di euro dopo l'aggiunta delle commissioni, nonché una recentissima Aston Martin Vanquish Shooting Break del 2019 offerta senza riserva e aggiudicata sotto la stima bassa a mezzo milione di euro. Rimangono, invece, al venditore un'altra Aston Martin, una V12 del 2012, nonché una Ferrari dalle forme piuttosto sgraziate del 1967, l'unica 330 GTC, stimata appena sotto mezzo milione di euro, e soprattutto una Maserati A6G del 1955, dalla stima di 3-3,5 milioni, probabilmente a causa del rifacimento sostanzialmente integrale della carrozzeria, danneggiandone così l'identità e originalità. È passata di mano entro la stima a 660mila € una Maserati 3500 Spyder Vignale del 1961 color verde, la cui originalità era invece garantita dal principale esperto del settore, Adolfo Orsi.

Non decollano le supercar post-2000
Fra le principali vittime si contano ben sette delle 11 auto prodotte negli ultimi venti anni, fra cui spiccano una Mercedes SLR McLaren Stirling Moss del 2009, stimata 1,8-2,2 milioni, un'altra Mercedes SLR ma versione Roadster (stima 300-350mila €), una McLaren P1 del 2015 (stima 1,1-1,3 milioni) due Aston Martin rispettivamente del 2019 (stima 550-700mila euro) e una Vantage del 2000, ed infine due auto italiane, una Ferrari SuperAmerica del 2006 ed una Maserati Trofeo da competizione del 2004.
Oltre alla già citata Aston Martin carrozzata Zagato del 2019, non hanno deluso una Ferrari F12tdf del 2016 che ha confermato la stima a 800mila €, una Porsche 911 del 2010 color grigio a 300mila euro e, infine, un esemplare unico di Alfa Romeo, il modello ‘Mole' del 2018, prototipo di evoluzione della 4C presentato quest'anno al salone di Ginevra che ha ottenuto 167mila euro, una delle otto auto offerte senza riserva. Solo una delle quattro Alfa Romeo è rimasta invenduta, una GTA 1300 Stradale carrozzata Bertone, mentre una GTA del 1965 è passata di mano a 180mila € e due 6C, una 2500 Coupé Touring del 1948 per 610mila € e una 2300B Pescara del 1937 per 260mila €.
I risultati non entusiasmanti suggeriscono grande cautela circa gli sviluppi futuri del mercato, soprattutto per la domanda di carattere speculativo che non trova più soddisfazioni in un mercato selettivo e sensibile al prezzo. Si devono comunque attendere le aste americane di agosto per avere il vero polso del mercato mondiale.

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