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Opere scambiate con idee

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Opere scambiate con idee

Artworks that ideas can buy /  Oplà – Performing Activities, Courtesy Arte Fiera.
Artworks that ideas can buy / Oplà – Performing Activities, Courtesy Arte Fiera.

Comprare opere d'arte tramite idee. È quanto è accaduto con il progetto dell'artista Cesare Pietroiusti «Artworks that ideas can buy», basato sull'economia del dono, tenutosi alla scorsa ArteFiera di Bologna e già realizzato dieci anni fa alWilkinson Gallery Project Space di Londra. Nei giorni di apertura della fiera, 22 opere di altrettanti artisti sono state allestite in uno stand che si confondeva tra quelli delle gallerie della sezione dedicata al contemporaneo. Uno stand particolare, perché quelle 22 opere, presentate in un tipico contesto del mercato dell'arte, non erano in vendita. Bensì, soggette a uno scambio di tipo non economico.
Parte delle iniziative diOplà Performing activities, rassegna di performance curata da Silvia Fanti, il progetto di Pietroiusti ha prodotto un dialogo tra artisti e pubblico. Ogni visitatore, per ottenere l'opera desiderata tra quelle esposte, era invitato a esprimere un'idea, un commento, un suggerimento rispetto all'opera stessa. Scritte nero su bianco su singoli fogli, imbustati e depositati in una teca collocata nello stand, solo al termine della fiera sono state lette dagli artisti a cui erano indirizzate, e ognuno ha valutato le proposte, decidendo se e quale accettare in cambio della propria opera.

Artworks that ideas can buy / Oplà – Performing Activities, Courtesy Arte Fiera.

Gli scambi accettati
Delle 230 proposte pervenute,13 sono state ritenute valide per lo scambio. Ludovica Carbotta, Francesco De Grandi, Sam Durant, Jimmie Durham, Emilio Fantin, Valentina Furian, Giancarlo Norese, Luigi Presicce, Aldo Spinelli, Alessandra Spranzi, Serena Vestrucci, Cesare Viel hanno ceduto la propria opera a sconosciuti, a collezionisti ma anche ad amici. Ludovica Carbotta (Galeria Marta Cervera, sculture da 2.500-25.000 €), che è anche tra gli artisti di questa Biennale di Venezia, ha accettato lo scambio proposto da un bambino. La sua opera «Philip Skin (02)», 2019, consisteva in una scultura in legno e resina, parte della serie di oggetti e amuleti portatili «Monowe, (trade fair)», già presentati ad Artissima (ogni pezzo va da 2.500 a 5.000 €), che imitano strumenti di sopravvivenza e si riferiscono a un luogo immaginario, una città in cui vive un solo abitante. “Nel leggere tutte le idee pervenute ho pensato: perché dovrei sceglierne una? Tutte le idee sono buone, valide. Alla fine ho scelto quella di un bambino che diceva che gli piaceva molto il mio lavoro e in cambio mi lasciava la sua opera, un disegno”.

Artworks that ideas can buy / Oplà – Performing Activities, Courtesy Arte Fiera.

Tra gli artisti che hanno ricevuto più lettere figura Cesare Viel (Pinksummer Contemporary Art, pezzi a partire da 5.000 €). “Bello poter sperimentare questi aspetti che, pur stando dentro il sistema economico, a volte aprono delle fessure alternative”, dice l'artista, che ha presentato una serie di tovaglioli parte di un'edizione di lavori di qualche anno fa, consistente in tovaglie e tovaglioli con su scritte alcune frasi. In questo caso, l'opera non era stata immessa nel mercato perché danneggiata dal fuoco; l'artista ha deciso, così, di rilavorarla in occasione del progetto di Pietroiusti. “Ho scambiato questo lavoro con un affetto. Carlo Antonelli mi ha scritto una lettera molto semplice, con parole toccanti, ed è scattata la scintilla”.

Artworks that ideas can buy / Oplà – Performing Activities, Courtesy Arte Fiera.

Tra le opere in mostra, anche una performance, quella di Luigi Presicce, che si svolgeva tutti i giorni per tre ore: “Ho scelto di presentare un tableau vivant forse ponendomi in totale contrasto con le esigenze fieristiche. (…) Le due figure che tutti hanno visto facevano parte di una performance molto più ampia composta da 14 tableau vivant realizzati tutti insieme nelle sale del Museo di Palazzo Pretorio a Prato (14 tableau vivant per un'idea di predella, 2018). (...)”. Delle tre richieste ufficiali di scambio ricevute, Presicce ha accettato due proposte: una di un collezionista, che consiste in una cena stellata, e l'altra un invito per una mostra personale a casa di una curatrice. Cose che, dice l'artista, forse si sarebbero fatte comunque. Presicce ha potuto effettuare due scambi al posto di uno solo perché da ogni sua performance trae uno scatto fotografico che tira in cinque esemplari, che vanno da 11.500 a 16.000 €. L'artista non ha una galleria di riferimento e sostiene il suo lavoro grazie ad alcuni collezionisti (sculture in bronzo, in tiratura di cinque: 8.500 €; dipinti da 5.000 a 26.000 €).

Artworks that ideas can buy / Oplà – Performing Activities, Courtesy Arte Fiera.

Rilanci e declinazioni
Alcuni artisti (Roberto Fassone, Margherita Morgantin, Massimo Bartolini, Luca Vitone) hanno risposto con delle contro-proposte. Come Jimmie Durham, che ha regalato la sua opera a un artista partecipante, Emilio Fantin, il quale a sua volta ha rilanciato con uno scambio di sogni, da farsi a distanza di dieci anni. Sei artisti (Maria Thereza Alves, Adam Chodzko, Michele Di Stefano, Caterina Morigi, Ana Prvacki e Luca Trevisani) non hanno, invece, ritenuto soddisfacente nessuna delle richieste avanzate. “Purtroppo non c'era niente che valesse lo scambio – dice Luca Trevisani(Pinksummer Contemporary Art, da 5.000 €) –. Forse mi aspettavo cose troppo specifiche o forse il gioco non è riuscito del tutto. Sono arrivate cose strane, buffe. Cesare Pietroiusti ha fatto un'operazione che ha funzionato perché è piena di rischi e imprevisti. È il bello di queste situazioni, che non devono essere troppo sicure”.

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