Il catalogo d'arte impressionista e moderna proposto da Sotheby's la sera del 19 giugno offriva solo 25 lotti, per un ricavo complessivo che ha sfiorato i cento milioni di sterline, nonostante
due lotti invenduti. Si tratta di un numero molto ridotto di lotti offerti, sintomo di una certa difficoltà a reperire lavori
di pregio dopo l'intenso periodo di aste di maggio. Il ricavo totale di 98,9 milioni di sterline si situa entro la stima pre-asta
tra 87,5-126,3 milioni (dopo l'aggiunta delle commissioni). Il ruolo delle garanzie è stato decisivo con ben sette lotti garantiti
da parte terza che rappresentavano 47,5 milioni di sterline alla stima bassa pre-asta: sotto il martello hanno fatturato
metà del ricavo complessivo (49,5 milioni di sterline). Questo uso strategico delle garanzie si è rivelato essenziale non
solo per ottenere i lavori in consegna, ma anche per proteggere l’asta dal momento che almeno quattro (forse ben cinque) dei
sette lotti sembrano essere finiti nelle mani del garante, vista l'assenza di ulteriori compratori.
Modigliani
Nonostante le garanzie coprissero la maggior parte dei lotti di maggior valore, l’opera più interessante dell'asta e la seconda
per realizzo non ha avuto bisogno di alcuna garanzia per raggiungere uno dei prezzi più alti per un ritratto maschile dipinto
dall'artista parigino di origine livornese. La palette scura e la mancata identificazione del giovane seduto dipinto nel 1918
non hanno scoraggiato tre competitori, raggiungendo la stima bassa di 16 milioni, pari a 18,4 milioni di sterline con le commissioni.
Sicuramente il mercato ha visto con favore il fatto che il lavoro sia rimasto fuori dal mercato per oltre 90 anni, conservato
nella stessa famiglia sin dal 1927.
Monet garantiti
Tre lavori impressionisti fecevano parte della stessa collezione e hanno costituito il nucleo del successo dell'asta. Sotheby’s
aveva inizialmente garantito direttamente tutte e tre le opere, per poi trasferire (successivamente al momento della stampa
del catalogo) il rischio a delle parti terze che hanno sottoscritto pertanto un prezzo minimo di aggiudicazione prima dell'inizio
dell'asta. Data l'aggiudicazione di tutti e tre i lotti sotto la stima bassa e dopo un solo rilancio, si può dedurre che non
vi fossero altri compratori e, pertanto, i lotti sono finiti nelle mani dei garanti, i quali hanno ricevuto un compenso per
l'assunzione del rischio. Il lotto principale dell'asta, una classica Ninfea del 1908 di Monet dai colori soffusi, si è fermata ben sotto la stima bassa di 25-35 milioni a 21 milioni di sterline, pari a 23,7 milioni con
le commissioni, mentre un secondo lavoro del maestro impressionista proveniente dalla stessa collezione, un gradevole paesaggio
primaverile dell'amata Giverny del 1885, è stato aggiudicato a 3,1 milioni con le commissioni, da una stima tra 4-6 milioni
di sterline.
Un altro paesaggio impressionista di Pissarro del 1884, una veduta campestre sempre proveniente dalla stessa collezione ha raggiunto la stima bassa di 1,2 milioni, apparentemente
con un solo rilancio contro la riserva. Ha suscitato ben più interesse una veduta parigina dello stesso Pissarro del 1897,
visione aerea dai tetti della Parigi Hausmanniana di fine secolo, lungamente contesa da tre telefoni fino a raddoppiare la
stima bassa di 3,5 milioni, giungendo a 7,1 milioni di sterline con le commissioni, senza aver bisogno di alcuna garanzia,
grazie anche alla pluridecennale assenza del lavoro sul mercato.
Surrealisti: Mirò e Magritte
Prosegue il momento positivo per l'arte Surrealista, che conferma i buoni risultati della serata precedente da Christie's, grazie anche ad un lavoro di Mirò del 1938 ‘Peniture (L'air)', tavola di piccole dimensioni ma dai colori accesi, che è passata di mano (probabilmente finendo
nelle mani del garante) per 12 milioni complessivi, da una stima di 10-15 milioni di sterline, mentre un altro lotto di Mirò
del 1953 stimato 2,5-3,5 milioni di sterline non ha trovato compratori.
Ottimi risultati ben oltre le aspettative per due lavori di Magritte, rispettivamente un enigmatico nudo femminile del 1946 conteso fino a 4,2 milioni (stima 2,5-3,5 milioni di sterline) e una
misteriosa composizione su carta del 1942 che ha raddoppiato la stima a 3 milioni di sterline, confermano la forza del mercato
delle ‘guache' dell'artista belga.
Picasso del periodo finale
Prosegue il buon momento anche per i lavori di Picasso prodotti negli ultimi anni della sua lunga vita. Solo uno dei quattro lavori (tutti venduti) ha trovato posto fra i primi
dieci realizzi, un ritratto d'uomo con pipa del 1968 di grandi dimensioni verticali, che ha superato la garanzia per fermarsi
al centro della stima di 5,5-7,5 milioni a 6,5 milioni di sterline, pari a 7,6 milioni con le commissioni.
Un busto di moschettiere dell'anno prima, altro classico tema di quegli anni, è passato di mano dopo un solo rilancio, appena
sotto la stima bassa, a 2,1 milioni di sterline con le commissioni, forse alla galleria Nahmad. Anche un secondo busto maschile del 1969 è stato aggiudicato appena sotto il milione di sterline, probabilmente al garante
di parte terza. Complessivamente dieci dei 24 lotti venduti sembrano esser passati di mano dopo un solo rilancio contro la
riserva.
Le aste riprendono con i cataloghi di arte del dopoguerra e contemporanea settimana prossima.
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