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Aste di immobili pubblici: dalla villa abbandonata di Vercelli ai 90 posti auto nel centro di Milano

  • –di Andrea Monti

Novanta posti auto nel cuore di Milano, 21 box e altri sette immobili in Piemonte, un edificio in Valle d'Aosta e nove proprietà in provincia de La Spezia. Sono beni che saranno oggetto di aste pubbliche al Nord nella prima metà di febbraio. I lotti più cari sono un'ex scuola da un milione di euro in Liguria e un pacchetto di sei alloggi da 800mila euro a Vercelli.

A Milano il comune cede 90 posti auto interrati in via Moscova 26, a poche centinaia di metri dalla pinacoteca di Brera e dal Piccolo Teatro. L'alienazione avverrà in diritto di superficie novantennale; quando scadrà potrà essere rinnovato, ma se non ci sarà accordo la proprietà tornerà al comune. Trentaquattro lotti sono al primo piano, gli altri 56 al secondo. Quattro sono riservati a chi possiede veicoli a servizio di disabili. I singoli prezzi base oscillano tra 30mila e 60mila euro. Il bando parla di tre date possibili per chi vuole andare a dare un'occhiata senza prendere appuntamento: 13, 20 e 27 gennaio, sempre dalle dieci alle dieci e mezza di mattina. Ognuno può provare ad assicurarsi più spazi, a condizione che presenti una domanda per ciascuno.
Le planimetrie disponibili sul sito del comune mostrano la posizione dei singoli lotti. Il termine per le offerte è il 9 febbraio e il 10 saranno aperte le buste. Per partecipare bisogna versare una cauzione di 3mila euro.

Il comune di Vercelli ha bandito un'asta per il 12 febbraio, con scadenza il giorno precedente per le richieste di partecipazione e deposito pari a un decimo del prezzo base. Sul mercato ci sono innanzitutto 21 box, di cui 12 in superficie in via Alpi 24, vicina alla centrale piazza Cavour. Gli altri nove sono interrati: sette in via Alberti 15, accanto al fiume Sesia, due in via Boccaccio 1, tre km a sudest.
Le basi d'asta variano da 3mila a 22mila euro. Il municipio vuole cedere anche altri sette immobili: il primo è Villa Corinna, vicina a Lessona, ai piedi delle Prealpi Biellesi. Costruita a fine ‘700, costa almeno 611mila euro. Il comune ha abbassato il prezzo più volte, dopo diversi tentativi di vendita andati a vuoto.

Tornando a Vercelli troviamo un fabbricato di inizio ‘900 in corso De Rege, con tre piani più uno interrato. Il bando parla di condizioni di manutenzione “precarie” e di un ampio cortile. Chi è interessato deve pagare almeno 564mila euro. Potrebbero bastarne 230mila, invece, per un'unità commerciale in largo D'Azzo, a 500 metri dal municipio. Ancora inferiore il costo di un ex'scuola a Bivio Sesia, a un chilometro e mezzo dal centro: 187mila euro per l'edificio e un'area esterna di 1.250 mq.
Gli ultimi tre lotti sono alloggi. Il primo in via Chivasso, vicino alla ferrovia, con base d'asta 93mila euro. Il secondo in via Trino, nella parte sud della città, costo minimo 160mila euro. Infine sei abitazioni sono riunite in un pacchetto da 824mila euro: il complesso si chiama “ex Casa Scaffa”, è accanto alla stazione e risale a inizio ‘900.

Il comune valdostano di Montjovet ha circa 2mila abitanti e vuole vendere un'ex scuola costruita negli anni '40 a Reclou, frazione a nove km dal capoluogo. L'edificio ha ospitato alunni e insegnanti fino al 1973, poi è stato usato a scopo residenziale per alcuni anni. Contiene due piani e un sottotetto, è privo di riscaldamento e ha un impianto elettrico non a norma. L'avviso di gara dice che lo stabile è “in buono stato di conservazione”, e le foto disponibili – che ne mostrano l'esterno – sembrano confermarlo. La superficie interna si estende per circa 120 mq, a cui va sommata una corte altrettanto grande. Il prezzo minimo è 54mila euro con cauzione pari a un decimo. Il termine per le offerte scade il 4 febbraio e le buste saranno aperte il giorno dopo.

È il 3 dello stesso mese, invece, la scadenza per chiedere di partecipare all'asta comunale prevista il 4 alla Spezia. Chi è interessato a uno dei nove immobili in gioco deve versare un deposito uguale al 10% del suo costo minimo. Il primo lotto è un appartamento in via Bosco, nella parte est della città, ha una superficie di 120 mq e richiede almeno 135mila euro. Sei chilometri più a sud è in vendita un fabbricato di due piani. Il primo ospita due appartamenti che insieme occupano 200 mq. Quello inferiore contiene quattro fondi, di cui uno resterà in mano pubblica. Gli altri misurano in tutto 80 mq. La base d'asta è 156mila euro.
La terza proprietà che il municipio vuole dismettere è un'ex scuola in località Ruffino, poco fuori città. Costruita negli anni '30, si estende per 1.100 mq e ha un prezzo minimo di un milione di euro. Si ferma a 58mila, invece, un fondo commerciale di 40 mq in corso Cavour, dentro il centro storico. Il quinto lotto è un alloggio a Brugnato, a mezz'ora di macchina da La Spezia. Misura 70 mq, il bando lo definisce “in cattivo stato di manutenzione” e costa almeno 50mila euro, circa un quarto dell'appartamento successivo, vicino alla stazione del capoluogo. In questo caso la superficie è 135 mq, più 100 di locali a uso deposito. Completano il quadro due fondi a Favaro, periferia nord della città, e un'ex scuola a Cadimare, all'estremo opposto. I primi misurano rispettivamente 300 e 1.100 mq, con basi d'asta 240mila e 550mila euro. L'ultimo lotto occupa 2mila mq e ha un prezzo minimo di 810mila euro.

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