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Parigi spegne venti candeline per Maison&Objet, fiera sempre più…

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design internazionale

Parigi spegne venti candeline per Maison&Objet, fiera sempre più internazionale ed eclettica

  • –di Antonella Galli

Allo scoccare del suo ventesimo compleanno Maison&Objet, la fiera francese della decorazione e dell'arredo, apre le porte nella sede di Paris Nord Villepinte venerdì 23 gennaio, per chiuderle il 27, dopo cinque giorni di scambi commerciali, incontri e relazioni che gli organizzatori si attendono fitti e proficui. Con questo auspicio è stato scelto un claim curioso e celebrativo, ‘Birthday cakes meet birthday plates' (‘i dolci di compleanno incontrano i piatti della festa'), con l'aperto intento di non smorzare il clima festoso della ventesima edizione, nonostante le recenti vicende di cronaca e l'inevitabile aumento dei controlli, in città e in fiera.

Maison&Objet preferisce definirsi una comunità globale, più che una fiera nazionale; in effetti l'appuntamento parigino di gennaio è solo il primo dei quattro che l'organizzazione ha predisposto durante l'anno: seguiranno, infatti, la seconda edizione di Maison&Objet Asia a Singapore (10-13 marzo), la prima edizione di Maison&Objet Americas a Miami Beach (12-15 maggio) e l'edizione parigina di settembre (dal 4 all'8) con la Paris Design Week in città (dal 5 al 12).

Così la manifestazione, dal carattere originariamente nazionale, assimila l'indispensabile spinta verso l'esterno e adotta un profilo sempre più internazionale: già in questa edizione parigina circa metà dei 3.000 espositori, collocati su 250.000 mq di spazio fieristico, provengono dall'estero, così come metà dei visitatori (lo scorso anno più di 80.000), oltre ai buyers attesi da 140 nazioni. Per incoraggiare questa tendenza, l'organizzazione di Maison&Objet ha deciso, dalla presente edizione, di assegnare quattro titoli di Designer dell'anno (anziché uno, come nelle scorse edizioni), scegliendo un designer per ciascuno degli appuntamenti previsti: nei prossimi giorni a Parigi viene premiato il giapponese Oki Sato dello studio Nendo, a marzo a Singapore saliranno sul podio Lyndon Neri e Rosanna Hu, architetti asiatici con studio a Shanghai (Neri&Hu), a Miami a maggio sarà la volta del brasiliano Zanini de Zanine, mentre a settembre di nuovo a Parigi verrà premiata la designer Dorothée Meilichzon.

Assidua come sempre la rappresentanza italiana, con oltre 350 brand presenti in ciascuno dei dieci reparti della fiera, suddivisi nelle due grandi aree tematiche – quella della decorazione e quella del lusso e del design – che abbracciano quasi tutte le categorie merceologiche, dall'arredo per la tavola al tessile, dal complemento di design all'arredamento di lusso. Alessi, ad esempio, ha scelto il palcoscenico di Maison&Objet per presentare l'ampliamento della collezione per la tavola Dressed, firmata da Marcel Wanders, con tutti i pezzi necessari a una colazione principesca: una cremiera, una zuccheriera, una burriera, una marmellatiera a tre scomparti, un portauovo con il cucchiaino a martelletto, un cucchiaio da latte macchiato, un set di quattro cucchiaini per diversi barattoli, una biscottiera. Per restare nell'ambito della tavola, il brand Atipico presenta A table, collezione tutta nuova improntata alla multiculturalità e disegnata dai ragazzi di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group, guidati da Sam Baron. A table, interamente realizzata in Italia, mescola le varie tradizioni formali e compositive: i bicchieri ricordano le tazze usate nel rito giapponese del tè, il set per aperitivo si ispira all'abitudine indiana di condividere tanti cibi diversi, mentre i tovagliati riprendono i pattern grafici delle antiche porcellane.

Sul fronte dell'arredo, diversi i nomi di rilievo legati ai brand della moda, tra cui Missoni Home, Fendi Casa, Etro Home, ma anche marchi dell'ambito design come Porada, Gufram, Kristalia, Antoniolupi, Gervasoni e Pedrali, che porta in fiera le collezioni di sedute in legno, per sottolineare il percorso di ricerca nella lavorazione delle essenze pregiate avviato nel 2006 con l'unità produttiva di Manzano.

Oltre ai brand dell'arredo, replicano la loro presenza in fiera trenta marchi della ceramica italiana, ambasciatori di Ceramics of Italy, in tre stand collettivi nel padiglione Actuel, iniziativa promossa da Confindustria Ceramica e organizzata da Edi.Cer. in collaborazione con Ice.

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