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Ad Amburgo si investe nell’immobiliare a partire da 2mila euro al metro…

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Ad Amburgo si investe nell’immobiliare a partire da 2mila euro al metro quadro

  • –di Antonio Schembri

Nelle classifiche che selezionano le città più belle d’Europa in base al loro patrimonio monumentale, Amburgo non c’è. Nella metropoli a poco più di 100 chilometri dal Mare del Nord, con quasi 2 milioni di abitanti la seconda più popolosa della Germania, la dotazione di edifici fastosi è limitata alle sue tre chiese principali (dedicate ai santi Michele, Giacomo e Pietro) e del Rathaus, il grande palazzo del Municipio. Il fascino di Amburgo emana da una sobria eleganza borghese e cosmopolita, le cui radici affondano nella sua storia di città d’acqua, sviluppatasi nei secoli sugli scambi commerciali e, di conseguenza, culturali.

A rappresentarli è soprattutto il porto, oggi è uno dei più grandi del mondo con il suo viavai di cargo, navi da crociera e yacht lussuosi, ma attivissimo sin dal 13° secolo, quando determinò il ruolo di primo piano di Amburgo all’interno dell’Hansa, la potente lega commerciale costituita da alcune città nordeuropee affacciate o vicine al Baltico meridionale e il Mare del Nord. Variegato laboratorio culturale, soprattutto sul fronte dell’arte contemporanea e della musica (i Beatles vi mossero i primi passi tra club underground e mercato discografico), la metropoli tedesca è un punto di riferimento anche per l’architettura moderna, con numerosi progetti, già realizzati o in corso d’opera, che combinano innovazione tecnologica e rispetto dell’ambiente. L’esempio principale è la riqualificazione del waterfront, mega operazione concepita negli anni 80, approvata definitivamente nel 2000 e oggi in avanzato stato di attuazione. Progetto centrale è quello di Hafencity, attualmente il più grande progetto in Europa per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi spazi all’interno di un centro di vaste dimensioni. In base al piano, Amburgo vedrà ampliata la propria area urbana con altri 155 ettari tra il centro storico e il fiume Elba, divisi in 13 nuovi quartieri (alcuni sono già abitati, altri in fase progettuale) con 5.500 immobili capaci di accogliere 12mila abitanti, avveniristici edifici a destinazione direzionale e culturale nonché vaste aree verdi, che andranno a aggiungersi alle numerose già esistenti.

Per il suo alto livello di vivibilità, Amburgo è una piazza immobiliare in continua evoluzione.«La domanda residenziale, da sempre superiore all’offerta, sia nelle zone di buon livello sia in quelle top, tiene i prezzi in tensione su medie che sono tra le più elevate in Germania, ma anche piuttosto interessanti al confronto di altre grandi capitali europee» spiega Philip Bonhoeffer, socio di Engel Völkers. A trainare le richieste sono soprattutto i quartieri attorno all’AussenAlster (il più grande dei due laghi artificiali), come Rotherbaum, Uhlenhorst, Harvestehude e le parti più amene di Eppendorf e Winterhude. Tutte zone in cui le quotazioni al metro quadrato stazionano tra gli 8.500 e i 12mila euro. Soluzioni più ricercate sono le case unifamiliari o semi-indipendenti. «Ma piacciono anche gli appartamenti ristrutturati con 4-6 camere all’interno di palazzi dalla facciate in stile antico, così come gli attici con vista sui fiumi» aggiunge Bonhoeffer.

E lo stesso vale per gli appartamenti in complessi di nuova costruzione: ottime soluzioni per la messa a reddito nel settore delle locazioni. «Nel decennio tra il 2004 e il 2013 i valori degli appartamenti nei quartieri più appetiti di Amburgo sono aumentati costantemente fino al 49%, passando da 179mila a 268mila euro, mentre quelli delle case indipendenti sono saliti del 39%, toccando l’attuale quota di 411mila euro» precisa Lars Seidel, a capo del settore compravendite residenziali della Grossmann &Berger. Secondo le agenzie locali nel 2014 questi valori sono rimasti sostanzialmente invariati in quasi tutti i quartieri, ad eccezione di Barmbek, Lokstedt e Niendorf, zone tra il semicentro e la periferia di Amburgo in cui i prezzi hanno mostrato di recente lievi rincari. È invece in netta ascesa l’appeal delle periferie, dove, indicano alla Grossmann &Berger, un investimento immobiliare si può realizzare anche con meno di 2mila euro al metro quadrato.

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