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Il Qatar è proprietario unico del complesso Porta Nuova

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grandi operazioni

Il Qatar è proprietario unico del complesso Porta Nuova

  • –di Paola Dezza

Un’operazione di portata internazionale che pone Milano nuovamente al centro delle cronache immobiliari internazionali. Il fondo sovrano del Qatar ha acquistato, infatti, il 100% del progetto Porta Nuova, quel complesso misto di residenze, uffici e retail che ha interamente riqualificato un’area centrale del capoluogo lombardo tra la Stazione Centrale e Porta Garibaldi.

Lo sviluppo è iniziato nel 2005, sta per essere ultimato e ha un valore di mercato di due miliardi di euro. Qia, Qatar investment authority ne possedeva già il 40% e ha acquisito il restante 60% dai fondi, investitori iniziali, Hines european development fund, Unipol, i fondi di diritto italiano Mhrec e Hicof, Coima e Galotti.
Secondo i dati di Hines i canoni di locazione nel centro di Milano sono scesi del 20% dal 2012 al 2015, qui invece sono saliti del 9 per cento. Oggi i canoni qui sono di 400 euro al mq all'anno. “Per quanto riguarda le residenze - dice Catella - c’è stato un grande rallentamento delle vendite l’anno scorso ma da settembre è iniziata la ripresa con una vendita mensile media di 5-6 unità. Meglio ancora è andato l’edificio del Bosco verticale anche grazie al premio internazionale ricevuto”.
Hines continuerà a gestire i fondi immobiliari proprietari di Porta Nuova - veicoli a reddito ormai - e d’accordo con il Qatar potrebbe valutare l'ingresso di altri fondi sovrani con quote di minoranza.
L’Italia diventa a questo punto dovrebbe essere il secondo Paese europeo in cui il Qatar ha investito consistenti somme nell’immobiliare, dopo il Regno Unito (dove peraltro ha appena acquistato Songbird, la società proprietaria di Canary Wharf).
In Italia Qatar, in diverse declinazioni tra fondo sovrano e in misura minore società che fanno capo all’emiro e ad altri mebri del governo degli Emirati, detiene un portafoglio formato dagli hotel della Costa Smeralda, il Four Seasons di Firenze e altri edifici a uso uffici tra Roma e Milano.
Nell’operazioni sono stati coinvolti dalla parte di Qatar Holding, braccio operativo di Qia, Sherman & Sterling e lo studio Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi e Associati, mentre Hines Italia Sgr è stata assistita da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e dallo Studio Maisto.
Negli ultimi mesi è cambiato anche l’asset di Hines Italia Sgr, in cui Manfredi Catella ha aumentato la partecipazione dal 22,87 al 28,87%, mentre Francesco Micheli sale dal 5% all’8 % e Hines Italia Capital è scesa dal 72,13% al 63,13 per cento.

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