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Mondo immobiliare

L'agente immobiliare che supererà la crisi? Multiservizi, social e aggiornato

  • –di Francesco Nariello

Proporre un modello di agenzia multiservizi che, oltre all'intermediazione immobiliare, offra consulenza al credito, gestione dei patrimoni, interventi di ristrutturazione. Farsi pubblicità anche attraverso social network e mail marketing, restando sempre fedeli - però - a strumenti “classici” come l'uso di portali specifici, un ricco portafoglio richieste, ma anche vetrine e cartelli. Puntare su aggiornamento e formazione per migliorare l'efficienza, avere uno smartphone come indispensabile strumento di lavoro e credere in modo crescente nella collaborazione tra colleghi. E' questa l'immagine di agente immobiliare - aperto alle innovazioni, ma non sempre pronto a metterle in pratica - che emerge dal sondaggio online, appena pubblicato, al quale hanno partecipato quasi mille (963) professionisti iscritti a “Sei un agente immobiliare se…”, gruppo Facebook (nato dal blog di Raffaele Racioppi) che ha raggiunto quasi 12mila iscritti, divenendo un fenomeno della rete: una platea, dunque, particolarmente propensa al confronto sul web, che ha risposto a 32 domande sulla professione (utilizzando la piattaforma SurveyMonkey) che hanno spaziato dagli aspetti riguardati marketing e pubblicità ai servizi integrabili alla vendita, dai modelli di agenzia al tema Mls e condivisione, fino all'aggiornamento professionale e tecnologico. Il profilo degli operatori che hanno partecipato al sondaggio è formato da agenti che lavorano per lo più in agenzie fronte strada (il 71,8%); circa uno su quattro in franchising mentre buona parte degli altri con un'insegna indipendente. In quasi il 46,5% dei casi l'organico è formato da 2-3 persone, ma è rilevante (18,7%) la quota di chi lavora da solo. I partecipanti, infine, operano in prevalenza al Nord (43%), a seguire Centro (29,5%) e Sud (27,5%)

Alcuni degli spunti più interessanti emergono dalle risposte sul tema marketing e pubblicità. In testa alle attività di promozione di annunci più gettonate - e che, secondo il campione, “procurano maggiori vendite” - ci sono i portali online specifici (molto utili per circa il 46,3%), che sono però tallonati da strumenti “classici”, come un nutrito portafoglio richieste (archivio di informazioni raccolte attraverso telefonate e dalle persone entrate in agenzia), ma anche dall'utilizzo di cartelli di vendita e vetrine. E se, da una parte, fanno capolino sistemi di promozione attraverso i social network - sui quali è presente l'87,7% degli agenti coinvolti (con Facebook a fare la parte del leone) - e il mail marketing, dall'altra arriva una bocciatura per gli annunci pubblicitari su quotidiani, giornali cartacei e portali delle associazioni. Da segnalare, infine, i buoni riscontri ottenuti dalla “collaborazione tra colleghi”, molto o sufficientemente utile per quasi il 65% del campione. Per quanto riguarda il ritorno pubblicitario per le agenzie, infine, il primo posto spetta al “passaparola” (molto produttivo per oltre l'83% del campione), seguito dall'immagine dell'agenzia (che deve essere luogo piacevole, pulito, ordinato), dal sito web e dagli annunci sui portali. Le agenzie immobiliari dovranno diventare sempre più multidiscplinari - così la pensa quasi l'80% di chi ha risposto - offrendo innanzitutto servizi di consulenza al credito (fondamentali per il 29,4% degli intervistati, a cui si aggiunge il 49% che li giudica molto o abbastanza improntanti), ai quali si affiancano - in termini di “popolarità” - servizi sui fronti della gestione del patrimonio immobiliare, degli interventi di ristrutturazione, ma anche di home staging (cura dell'immagine di case in vendita o affitto). Sul fronte della collaborazione e dell'uso di Mls - i sistemi multiple listing service basati sulla condivisione di annunci e incarichi - oltre il 60% del campione ammette come la categoria non sia “mentalmente pronta” ad accettare il cambiamento, anche se quasi l'86% degli agenti coinvolti hanno già effettuato collaborazioni proficue con colleghi. Per lo sviluppo degli Mls, comunque, il 71,9% ritiene fondamentale varare un codice deontologico specifico

Tra le attività su cui puntare per migliorare la percezione su agenti immobiliari e loro efficienza spiccano, ai primi posti, aggiornamento e formazione professionale, ma anche la pubblicizzazione della figura stessa dell'agente (e dei vantaggi di rivolgersi a un professionista). Sul fronte tecnologico, invece, (oltre al pc fisso) è lo smartphone lo strumento di lavoro sempre più indispensabile per gli operatori. Opinioni discordanti, infine, per la questione - di stretta attualità - che riguarda l'ingresso delle banche nell'intermediazione immobiliare. Qui, infatti, gli agenti intervistati si dividono in tre gruppi principali: per il 33,5% del campione l'arrivo degli istituti di credito sarebbe “da evitare”, per poco meno del 35% “da regolamentare”, mentre per il 26,6% rappresenta un'occasione “da sfruttare”.

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