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Gli agenti immobiliari si alleano sul territorio: contratto di rete al via…

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Gli agenti immobiliari si alleano sul territorio: contratto di rete al via a Trieste

  • –di Francesco Nariello

Ampliare l'offerta e incrementare le compravendite, ridurre i costi di gestione e le spese pubblicitarie, aumentare la competitività valorizzando le professionalità. Sono i motivi che hanno spinto oltre cinquanta agenzie immobiliari della provincia di Trieste a “fare squadra” e a firmare un contratto di rete che punta a rivoluzionare il mercato locale, anche per contrastare la crisi, facendo perno sulla condivisione del portafoglio immobili e sulla collaborazione tra agenti. E diventando un modello da replicare in altre città.

Il contratto, promosso dalle sedi locali di Fiaip e Fimaa, con il supporto della Camera di commercio di Trieste, è stato siglato a metà febbraio e impegna i firmatari a collaborare nell'ambito di una rete d'imprese, condividendo su una piattaforma comune gli immobili di cui hanno ottenuto l'incarico di vendita. Ad aderire al network sono state 52 agenzie, circa i due terzi degli operatori presenti sul mercato provinciale. «Il cliente, entrando in una qualsiasi delle agenzie della rete, potrà visionare i dati e visitare ogni immobile condiviso – spiega Andrea Oliva, presidente di Fimaa Friuli Venezia Giulia, che insieme al numero uno di Fiaip Trieste, Stefano Nursi, si è speso per l'avvio del progetto –, allo stesso modo, chi vuole vendere casa potrà contare su tutto il network per trovare un acquirente. Tra i firmatari del contratto ci sono piccole ditte individuali così come agenzie più strutturate, fino ai franchising. La presenza è dunque trasversale. Ma l'obiettivo è di allargare le maglie anche ad altri operatori del settore, dai mediatori creditizi a imprese di arredamento e costruzioni». La formalizzazione della rete d'imprese è l'inizio di un percorso che condurrà – attraverso la creazione di una piattaforma gratuita Mls (il sistema informatico per la condivisione di annunci e incarichi) – alla messa online entro giugno di un portale web che chiunque potrà consultare per avere una visione d'insieme del mercato locale. Le agenzie che hanno deciso di fare rete si sono assunte l'impegno di rispettare alcuni specifici obblighi.

«Pochi ma precisi – sottolinea Oliva, che spiega –. Innanzitutto, gli immobili condivisi dovranno essere con incarico in esclusiva. La suddivisione delle provvigioni, invece, è libera, fermo restando, tuttavia, un minimo dell'1% del valore della compravendita per chi procura l'acquirente. Fondamentale, infine, il rispetto delle regole deontologiche». A confermare l'intenzione di favorire la diffusione di contratti di rete tra agenzie immobiliari anche in altre città è Valerio Angeletti, presidente nazionale Fimaa, che osserva: «L'esperimento triestino – il primo focalizzato su uno specifico territorio – servirà, una volta ottenuti i primi riscontri, come modello da replicare in altre realtà provinciali. Il terreno più fertile è quello dei centri medio-grandi, come Bari, Firenze, Bologna».
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