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Con Wikire gli agenti immobiliari sviluppano condivisione e social network

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Con Wikire gli agenti immobiliari sviluppano condivisione e social network

  • –di Dario Aquaro

Multiple listing service, ovvero pubblicizzare e condividere annunci e incarichi tra agenti immobiliari. Sostenere la collaborazione, a tutto vantaggio della professione e dei clienti (incremento dell’offerta, snellimento dei tempi, spinta alle compravendite). In altre parti del mondo, i multiple listing service sono diffusi e rodati: soprattutto negli Usa, dove oltre l'80% degli agenti usa un sistema di Mls più volte a settimana e il 90% delle transazioni avviene grazie alla condivisione del portafoglio (50% immobili di altri colleghi venduti, 40% propri immobili venduti dal resto del network; fonte Member profile della National association of realtors).

In Italia l'uso di questi strumenti fatica invece ad affermarsi, pur se molti operatori riconoscono da tempo che potrebbe dischiudere nuovi indubbi e importanti orizzonti per il settore. Il “dialogo” è qui ancora acerbo, con una decina di sistemi attivi a livello nazionale (Mls Replat, lanciato circa 15 anni fa dal gruppo Frim, il più diffuso) che coinvolgono una piccola percentuale di agenti. In questo panorama – che si prepara comunque ad arricchirsi – fa il suo esordio la prima piattaforma tecnologica, social, aperta e flessibile: si chiama Wikire ed è una startup innovativa sviluppata nell'incubatore Digital Magics.

Quali differenze dalle altre piattaforme? «Su Wikire.it gli agenti immobiliari (regolarmente abilitati e iscritti presso le Camere di commercio, ndr) possono condividere il proprio portafogli con tutti gli altri colleghi registrati, come avviene in sostanza su Replat, ma anche solo con un network scelto all'interno, che si può creare in maniera autonoma e semplice», spiega il fondatore Pietro Pellizzari, 26 anni, laurea in economia aziendale alla Bocconi, esperienza in Prelios (ex Pirelli RE), nel venture incubator Rocket Internet (sede australiana), in Tree Real Estate (Gruppo Gabetti). «Vorremmo inoltre che agenti e reti di agenzie immobiliari diventassero soci della startup, coinvolti direttamente nella sua gestione e crescita. Ecco perché lanceremo presto una campagna di equity fundraising, rivolta a tutti gli attori del sistema del real estate».

Più immobili per le richieste dei clienti e più richieste per gli immobili, incroci automatici fra domanda e offerta: crescono così le opportunità di business. Ma l'obiettivo di Wikire va oltre e non difetta di ambizione: diventare il più grande database immobiliare, ufficiale e istituzionale con funzione di data providing per realizzare stime e valutazioni degli immobili, integrando anche gli altri sistemi di Mls e gestionali già esistenti. Dai singoli operatori alle aziende, alle associazioni come Fiaip, Anama e Fimaa, tutti sono chiamati in causa. «Siamo aperti a ogni integrazione, di Mls aperti o chiusi – dice Pelizzari -. La creazione di un database integrato libera informazioni importantissime, di qualità, senza bisogno di aspettare le rilevazioni dell'Omi, che giungono in ritardo di sei mesi. Il patrimonio di un'agenzia è rappresentato dai contenuti, e questi intendiamo valorizzare».

Il progetto non si arresta infatti a Wikire.it. Tra un mese circa sarà online il portale di annunci immobiliari Wikicasa.it (se ne sta occupando Boraso.com, web agency con grande esperienza nel settore immobiliare e partner della startup). «Wikicasa.it sarà diverso rispetto agli altri portali, come Immobiliare.it e Casa.it, perché conterrà solo annunci inseriti dai professionisti dell'intermediazione: informazioni qualificate, coordinate, che offrono una sorta di garanzia sui dati. Troppo spesso – prosegue Pellizzari - si trovano online annunci dello stesso immobile ma con indicazioni parziali e diverse a seconda dei siti dove sono pubblicati». Wikicasa vuol dunque aumentare la qualità delle informazioni pubblicate in termini di controllo, aggiornamento e precisione, e offrire agli utenti che cercano casa sul web maggior trasparenza e affidabilità.

«Non abbiamo inventato nulla, ma siamo alternativi», osserva Pellizzari (e in quelle parole sembra riecheggiare la lezione di Rocket Internet e dei “terribili” fratelli Samwer). Il giovane fondatore della startup sfrutta le competenze acquisite non solo nel settore digitale, ma anche in quello immobiliare, mentre spiega: siamo aperti a qualsiasi partnership. Nel progetto sono stati coinvolti Gabetti Property Solutions, che ha integrato il proprio gestionale Treeplat, e Antlia, software house specializzata nel settore dell'information technology per il real estate e per il settore finanziario-assicurativo. Mentre sono in corso trattative avanzate per includere diversi altri protagonisti. «Wikire – commenta il presidente di Digital Magics, Enrico Gasperini - rappresenta l'inizio di un'importante alleanza di sistema di tutti gli operatori del settore, per innovarsi. Anche il mercato dell'immobiliare in Italia subirà una rivoluzione grazie al digitale».

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