Casa24

Venduta la villa di Elisa Bonaparte a Lucca. Diventerà un hotel di…

  • Abbonati
  • Accedi
mercato

Venduta la villa di Elisa Bonaparte a Lucca. Diventerà un hotel di lusso

  • –di Paola Dezza

Una coppia svizzera e un’idea in mente: aprire un hotel di lusso in Italia. Da qui parte il progetto che sta alla base della vendita della Villa Reale di Marlia, nel lucchese, ceduta dalla famiglia dei conti Pecci Blunt a una coppia residente in Svizzera, che dopo averla restaurata sotto la tutela della Soprintendenza intende aprire un hotel da sogno che mira a diventare uno dei primi extra lusso in Italia.

Fra acquisto e ristrutturazione la spesa si aggira tra i 40 milioni e i 50 milioni di euro. E i compratori svizzeri hanno in questo momento dalla loro il vantaggio di un franco forte che permette di fare acquisti a “sconto” in Italia. L’interesse degli stranieri si è infatti moltiplicato nelle ultime settimane per via della debolezza dell’euro, anche da parte di americani e inglesi, e si vedrà se tanto interesse si trasformerà in contratti di compravendita.

La villa, tra le più importanti dimore storiche italiane, fa parte delle “Ville monumentali lucchesi” costruite a partire dal XV secolo, nella campagna nei dintorni di Lucca, da ricchi banchieri e mercanti di seta. Ed è celebre perché in passato è stata di proprietà di Elisa Bonaparte Baciocchi, che venne incoronata dal fratello Napoleone principessa di Lucca e Piombino e granduchessa di Toscana.
Qui nel Teatro di Verzura, realizzato nel 1652, il grande violinista Paganini suonava nelle notti d'estate per la principessa Elisa.
La villa ha un parco di 19 ettari in stile inglese con parti originali seicentesche che la principesssa ha lasciato intatte. Gli interni degli edifici si distribuiscono su un totale di 18.000 metri quadrati.
Villa Reale di Marlia è una delle 70 ville e dimore storiche nel territorio lucchese che la Lionard Luxury Real Estate ha in portfolio, tra cui le magnifiche Villa Brugier e Villa San Pancrazio. Dopo la caduta di Napoleone, Elisa abbandonò la villa di Marlia che divenne proprietà dei duchi di Parma e poi degli Asburgo Lorena. Con l'Unità d'Italia passò a Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia, che la cedette al principe Carlo di Borbone, diseredato per aver sposato una donna non di sangue reale, l'irlandese Penelope Smith Ballynatray. Alla loro morte (sono seppelliti nella cappella del Parco), la villa passò al figlio, conosciuto come il “Principe Matto” per l'ossessione religiosa e il comportamento eccentrico, che morì nel 1918. Per pagare i debiti, la Villa fu messa in vendita: i beni mobili andarono all'asta e molti alberi del parco furono abbattuti per farne legname. La villa, caduta in abbandono, fu acquistata nel 1924 dai conti Pecci Blunt (contessa Anna Laetitia Pecci e il banchiere newyorkese Cecil Blumenthal, abbreviato in Blunt, genitori degli ultimi proprietari) riuscendo, appena in tempo, a salvarla dalla distruzione.

Nelle colline toscane della lucchesia si trova anche Villa Paolina, che l’anno scorso risultava in vendita. La proprietà si trova proprio tra Lucca, città con un eccellente patrimonio storico, e Forte dei Marmi, enclave di vip internazionali. Qui soggiornò Paolina Bonaparte per un lungo periodo, agli arresti. La villa poi passò nelle mani di Elisa Baciocchi Buonaparte, sorella di Napoleone e della stessa Paolina, che fu prima principessa di Lucca e Piombino e al momento dell'acquisto contessa di Compignano.

© Riproduzione riservata