Casa24

Dal Borgo sostenibile di Figino (Milano) a Teramo, edifici in…

  • Abbonati
  • Accedi
social housing

Dal Borgo sostenibile di Figino (Milano) a Teramo, edifici in classe A a costi calmierati

  • –di Paola Pierotti

Saranno inaugurati a giugno a Milano i 323 appartamenti del Borgo Sostenibile di Figino: housing sociale in classe A integrato con spazi comuni, un parco lineare e una piazza pubblica su cui affacciano negozi e servizi. «Quattro studi di architettura (RSG, Paolo Favole, Enrico Garbin, Francesco Matucci) scelti attraverso un concorso indetto da Polaris e Fondazione Housing Sociale – spiega Giordana Ferri, direttore esecutivo di Fhs - hanno realizzato un sistema di alloggi, da 40 a 165 mq, in un complesso con cinque corti che ospita famiglie con bambini, giovani coppie e anziani. Dopo i progetti Cenni di Cambiamento, Abita Giovani e Vivo al Venti, Fhs apre le porte ai nuovi inquilini di Figino dimostrando come si possano riqualificare parti di città integrando il social housing con il mix sociale e di funzioni».

Gestita dalla nuova Sgr Investire Immobiliare è ai blocchi di partenza una nuova operazione di social housing nel centro storico di Teramo dove si prevede la demolizione di un quartiere di edilizia pubblica con sei palazzine edificate tra gli anni 40 e 60, e la costruzione di 115 nuovi alloggi. Per questo piano si è stimato un investimento di 16 milioni e il progetto è stato assegnato due mesi fa al team guidato da Giorgio Macola con Ricci Spaini. A Bolzano è in via di completamento il quartiere Casanova cresciuto a partire dal 2001 in un'area di 10 ettari: un sistema composto da otto corti residenziali in cui sono stati realizzati 941 alloggi per circa 3.500 abitanti, case integrate in uno spazio pubblico al centro del quartiere con negozi, uffici e una scuola oggi in costruzione. L'ultimo lotto che andrà in cantiere nel 2016 sarà per gli anziani, è stato progettato dallo studio Claudio Lucchin architetti associati e per un edificio di 4780 mq di superficie si stima una spesa di 5,3 milioni.

Nel 2005 il Comune di Milano ha indetto in sei mesi otto bandi per il social housing ma “Abitare a Milano” è stata di fatto la prima e ultima stagione di concorsi di edilizia residenziale pubblica. Da allora sono stati i privati a lavorare su questo tema e nei mesi scorsi Polaris Re con Fhs e Cdp Investimenti ha avviato un laboratorio anche per ottimizzare i processi costruttivi per ridurre tempi e costi. L'iniziativa “Progetto 10.000” era rivolta a progettisti e imprese. «Abbiamo ricevuto 38 proposte e a dicembre sono state selezionate le due tecnologie progettuali e costruttive ritenute idonee ad accedere alla seconda fase che si concluderà il prossimo ottobre. Quel che caratterizza le due proposte – ha detto Fabio Carlozzo, Managing Director di Investire Immobiliare, - è l'utilizzo e la combinazione di materiali differenti». La linea prevalente punta infatti a utilizzare ciascun materiale per le proprie caratteristiche invece di adattare un singolo materiale o tecnologia (legno, acciaio o calcestruzzo) per fare tutto. Costi? Se a titolo di esempio le torri in legno di via Cenni sono state realizzate con un costo di costruzione di 1.200 euro mq, la sfida punta ora a soluzioni che si fermino sotto gli 800 euro/mq.

È entrato nella fase operativa anche il programma di alloggi sociali di Roma: l'accordo tra Campidoglio e Fia prevede interventi per 65 milioni (725 alloggi) e sono già in fase di istruttoria altri investimenti (circa 125 milioni, per ulteriori 1.150 abitazioni sociali). Le unità per l'80% verranno affittate a canone calmierato, le altre saranno destinare alla vendita convenzionata. La realizzazione sarà approvata entro l'anno. Tra gli sviluppi ci sono la Collina della Muratella, promosso dal Gruppo Toti (350 alloggi), una serie di interventi sviluppati da Legacoop Abitanti, l'insediamento di Santa Palomba (quasi 1.000 alloggi) e alcune nuove centralità (per esempio Massimina).

© Riproduzione riservata