Casa24

Cuneo rifà il look alle facciate storiche grazie alla sinergia tra…

  • Abbonati
  • Accedi
Mercato

Cuneo rifà il look alle facciate storiche grazie alla sinergia tra pubblico e privati

  • –di Maria Chiara Voci

Un terzo delle spese a carico del Comune, un terzo coperto dagli incentivi statali per chi ristruttura, un terzo dai privati. In più, la possibilità di fruire di un progetto di riqualificazione e restauro sviluppato, nel dettaglio, dall'ufficio arredo urbano della PA e approvato dalla Soprintendenza. E ancora: l’annullamento dei costi del canone di occupazione del suolo pubblico per la posa dei ponteggi e l’allestimento del cantiere.

La formula, innovativa, di collaborazione pubblico-privata, è quella utilizzata dall'amministrazione di Cuneo per dare nuova vita alle facciate di via Roma, l'arteria centrale che dall'apice del “cuneo” taglia la città. Un lavoro di restyling, iniziato nel 2011 e oggi giunto quasi a conclusione, che ha portato dietro di sé, a cascata, altre due iniziative: il recupero dei portici e delle attività commerciali e quello della pavimentazione stradale, con un nuovo arredo urbano.

Il modello fa scuola: non a caso, Cuneo è stata contatta già da altre piccole e grandi amministrazioni del Centro-Nord ed è stata invitata a Digne-Les-Bains, in Francia, a condividere il modus operandi nell'ambito del progetto Alcotra Artis'Art e grazie al lavoro di supporto alla divulgazione prestato dall'ordine degli Architetti di Cuneo. «In un momento, come quello attuale, in cui si fatica a reperire risorse, siamo riusciti a trovare una triplice sinergia, secondo uno schema che è perseguibile e replicabile non solo sul nostro, ma anche in altri territori – commenta Luca Serale, vicesindaco, assessore all'Urbanistica e alle Attività produttive, che oggi guida il progetto, avviato in una prima fase dall'ex assessore al Turismo, Gabriella Roseo -. L'intervento sta ottenendo un pieno consenso da parte dei cittadini. Via Roma ha recuperato la vocazione primaria di via maestra, cambiando faccia anche grazie alla pedonalizzazione che l'ha liberata dal traffico di auto e bus». «L'Ordine, a partire da questo progetto, – aggiunge il giovane presidente dell'Oac, Claudio Bonicco – vuole avviare una nuova stagione di collaborazione con le amministrazioni pubbliche per valorizzare le risorse locali».

Ma vediamo nel dettaglio tutti i passaggi dell'operazione. Primo step è stato raggiungere l'accordo con i proprietari delle case storiche di via Roma e con la Soprintendenza. «Per la realizzazione del “Progetto del colore” di via Roma – spiega Greta Morandi, l'architetto del settore Arredo Urbano che ha sviluppato l'iniziativa – è stata condotta insieme a uno storico e a un restauratore, un'indagine, approfondita, per la conoscenza del tessuto cuneese con la raccolta di dati storici, materici e tecnici intersecata con le conoscenze architettoniche e diagnostiche».

L'intervento sulle facciate, suddiviso in più lotti, è stato portato avanti dai singoli proprietari degli edifici. Che, tuttavia, hanno dovuto dimostrare all'amministrazione di avere un architetto come direttore lavori e di aver scelto un'impresa specializzata nel restauro. In tutto il Comune ha stanziato (raggruppando sulla misura i fondi già previsti, di norma al 10%, per gli incentivi al colore nel centro storico) un contributo totale di 660mila euro, di cui a fondo perduto 470mila e 190mila di mancato incasso di occupazione del suolo pubblico. I privati, dal canto loro, hanno impegnato complessivamente 1,8 milioni, che in parte saranno recuperati in dieci anni grazie al bonus statale sulle ristrutturazioni.

Oltre al progetto per il recupero delle facciate, è partito anche il progetto di recupero dei portici. Anche qui con una collaborazione innovativa: la Sikkens, ditta specializzata nelle vernici decorative, ha sponsorizzato la fornitura del colore mentre la Confcommercio e la Confartifgiani hanno fornito a tutti prezzi agevolati per gli interventi di tinteggiatura. Infine, il rifacimento della pavimentazione è stato coperto con fondi Pisu, per 2,8 milioni, mentre altri 1,5 milioni sono stati destinati a un regime di aiuto, con un contributo del 50% della spesa a fondo perduto, per le attività commerciali che desiderassero insediarsi o rilanciare la propria presenza nel centro storico. Insomma: davvero una nuova vita per un rilancio integrato del cuore della città.

© Riproduzione riservata