
L'immobiliare continua a tirare nonostante la crisi greca, il superdollaro e la volatilità sui mercati cinesi. Secondo i dati preliminari annunciati oggi da Jones Lang LaSalle (Jll) il volume delle transazioni globali immobiliari è rimasto invariato nel secondo trimestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2014. La cifra totale è di 161 miliardi di dollari, contro i 162 del secondo trimestre dello scorso anno, mentre le previsioni per l'anno sono di transazioni a quota 750 miliardi di dollari.
Gli Stati Uniti sono in testa alla classifica degli investimenti nell'immobiliare commerciale e hanno registrato un aumento del 30% delle transazioni a 79 miliardi di dollari, la migliore performance per il secondo trimestre dal 2007 che dimostra la forza delle ripresa dell'economia americana. In Canada invece si è verificata una riduzione del 20% dovuta soprattutto, secondo Jll, allo squilibrio tra domanda e offerta, con un numero elevato di potenziali acquirenti che non trovano da comprare.
Nell'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) i volumi delle transazioni sono aumentati dell'11% in euro. A brillare in particolare l'Europa meridionale, che ha realizzato una crescita del 47% nei primi sei mesi dell'anno. In Gran Bretagna, Francia e Germania i volumi sono aumentati del 15% rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre nell'Europa del nord gli investimenti sono cresciuti del 38 per cento. Anche la Russia ha mostrato segnali di miglioramento con il livello di attività maggiore degli ultimi cinque trimestri, dimostrazione di un ritrovato ottimismo sulle prospettive del mercato.
Trimestre negativo invece per l'area Asia-Pacifico: i volumi si sono ridotti del 19% a causa soprattutto di una flessione delle transazioni in Giappone e in Australia, i maggiori mercati della regione. Hong Kong si è dimostrata l'eccezione con un balzo dell'88% delle transazioni, nonostante le tensioni politiche.
«Possiamo aspettarci che il recente calo dei tassi d'interesse globali sostenga la transazioni per il resto del 2015 – ha commentato David Green-Morgan, direttore ricerche sui Global Capital Markets di Jll. – Di conseguenza crediamo che i volumi globali per l'intero 2015 raggiungano i 750 miliardi di dollari, che rappresenterebbe un aumento del 5% sull'attività delle transazioni rispetto al 2014»
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