Qualcosa si muove, nel mondo dell’immobiliare golfistico italiano. Solo in un settore, però, quello rivolto al turismo, possibilmente internazionale. I nuovi progetti in corso si trovano in Toscana e in Sicilia mentre in Puglia, nel Salento brindisino, dovrebbe partire un’operazione in autunno. Più stagnante la situazione del residenziale come prima casa o in destinazioni ormai sature, con l’offerta che supera la domanda. La crisi immobiliare non ha infatti risparmiato le oasi privilegiate all’interno dei golf, e non solo in Italia. Un recente studio del Golf advisory practice in Ema (Europa, Medio Oriente e Africa) di Kpmg conferma che rispetto al boom registrato negli anni 90 e Duemila (quando si aprivano circa 6 resort all’anno, il 70% del totale esistente) dal 2009 l’attività di questo tipo di sviluppo ha notevolmente rallentato il ritmo (3 progetti all’anno).
I plus dell’ambiente selezionato e il concetto di prestigio associato al vivere dentro al golf sembrano avere meno appeal di un tempo. Salvo puntare sulla clientela nordeuropea (ma anche australiana e nordamericana), come fa il Castelfalfi Resort (www.castelfalfi.it), un gioiello di borgo medievale a Montaione (Fi) rilevato nel 2007 e ristrutturato dalla tedesca Tui, con 27 buche firmate dagli architetti Moroder e Preissman, dove rimangono da acquistare circa il 10% di abitazioni: 19 appartamenti (da 180mila euro il monolocale con posto auto e giardino) e 14 casali (il più grande, 782 mq, costa 5 milioni di euro, tasse escluse).
«I prezzi di richiesta non si sono adeguati all’andamento del mercato, almeno nel Golf Garlenda», dice Davide Parodi, golfista e titolare della storica agenzia Aurelia di Alassio. Nel comprensorio del club savonese si trovano circa una cinquantina di abitazioni in vendita con prezzi che vanno da poco meno di 4mila euro al mq per alloggi da ristrutturare, a 5mila per il nuovo: «Ma la richiesta è scarsa: il cliente benestante preferisce spendere un po’ di più ma stare sul mare, mentre chi accende il mutuo sceglie piuttosto il paesino dell’entroterra, più economico». Diverso è il target per gli insediamenti vicino alle grandi città, come il comprensorio di Monticello a Cassina Rizzardi (Co) con due percorsi da 18 buche. «Una seconda casa a mezz’ora dalla prima è un vero lusso di questi tempi: la nostra politica è convincere le persone a trasferirsi stabilmente a Monticello», dice Giovanni Soncelli di Codiam, agenzia che rappresenta molte delle proprietà – 629 appartamenti in 10 condomini, i primi disegnati nel 1973 da Luigi Caccia Dominioni – all’interno del golf club. «Negli anni ’70 – continua – i prezzi non si discostavano molto da quelli del centro di Milano, e sono arrivati a quotazioni importanti fino a fine 2008. Da allora si è avuta una minor domanda e una sempre maggior offerta. Gli appartamenti che hanno meno subito la flessione (-10/15%) sono quelli da 90 mq, mentre per quelli da 150 mq la perdita va dal 20 al 30%». I prezzi ora spaziano dai 480mila euro per 90 mq al primo piano (più terrazzo, cantina e posto auto), a 1,2 milioni per 150 mq piano terra (loggia lato golf, giardino, taverna e box).
I nuovi progetti sono tutti improntati al turismo. È in fase avanzata il Cortona Golf & Spa Resort (www.cortonagolfresort.it) che in primavera apre le prime 9 buche delle 18 disegnate dallo Studio Gary Player; qui, con le 36 unità abitative, si sperimenta la fractional ownership, una versione evoluta del timesharing che promette comfort e servizi a cinque stelle: prezzo minimo di acquisto, in fase di prevendita, 39mila euro. In Sicilia, le 18 buche del Le Saie Golf Club a Carlentini (Sr) disegnate da Franco Piras, sono aperte al gioco già dall’aprile 2014 mentre la parte immobiliare (224 unità con finiture lusso, da 52 a 104 mq) inizierà la commercializzazione nell’estate 2016 (www.lesaiegolfclub.it). Sempre a Siracusa, in contrada Villa Bibbia, un progetto con apertura nel 2017, destinato a creare un polo di attrazione con i vicini Le Saie e I Monasteri Golf Resort: previste 18 buche a firma dell’architetto David Mezzacane intorno a una villa storica (che diventerà resort di lusso), e la costruzione di 43 ville di alto standing. Infine il Taormina Golf nella Valle dell’Alcantara (Me), il primo percorso disegnato da Costantino Rocca, inaugura 9 buche ad aprile 2016 e poco dopo le altre 9. Nel progetto, anche 100 unità abitative da 60 a 100 mq, e inizio della vendita nell’autunno 2016.
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