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Negli affitti per studenti la più cara è sempre Milano

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Negli affitti per studenti la più cara è sempre Milano

  • –di Adriano Lovera


Il costo dei posti letto per gli studenti fuori sede è aumentato del 4% rispetto al 2014, con una media nazionale di 243 euro mensili. Lo ha registrato una ricerca di Solo Affitti, sulla base delle richieste pervenute alle sue agenzie, soprattutto nel mese di settembre, nelle 16 principali città universitarie italiane.
Sono sempre molto sensibili le differenza fra le varie piazze. Milano è la più cara: la media per letto è di 397 euro, frutto di una richiesta compresa fra 400 e 500 euro per una stanza singola e 3/400 euro in una doppia. Studiare costa caro anche a Roma: 338 euro al mese di media, con prezzi delle stanze singole che variano da 350 a 400 euro e quelli dei posti in doppia da 225 a 300 euro. Sopra la media nazionale si posizionano anche Venezia (300 euro), Firenze (283), Napoli (275), Bologna (260), Siena e Trento (250 euro entrambe).
Tra le più economiche spicca invece Palermo (143 euro per posto letto) insieme a due città del nord, Genova e Torino intorno ai 175 euro l'una, che pure ospitano due importanti Politecnici. “Ma questo dato non deve stupire. Segue fedelmente il livello generale degli affitti abitativi, rimasto sempre molto appetibile anche negli anni di bolla immobiliare, non paragonabile con la vicina Milano” spiega Isabella Tulipano, responsabile marketing di Solo Affitti. Le richieste principali indicate dagli studenti restano sempre le stesse: il 78% desidera essere vicino ai mezzi pubblici, il 67% preferisce restare nello stesso quartiere della facoltà, mentre non è importante dividere l'appartamento con persone dello stesso sesso: solo uno studente su cinque (19%) esprime questa esigenza. “E non c'è interesse neppure per la presenza dell'Adsl in casa: tra smartphone e chiavette ormai si naviga senza numero fisso”.

Che contratto si utilizza?
Molto eterogeneo il dato sulle tipologie di contratto d'affitto utilizzato. Nel 60% dei casi si stipula un contratto per studenti fuori sede a canone concordato, che concede canoni calmierati per i locatari e vantaggi fiscali per i padroni di casa (per esempio l'aliquota della cedolare secca ridotta al 10%, contro il 21% previsto negli altri casi). Segue il contratto transitorio nel 21%, quello libero 4+4 al 10% e il contratto di posto letto al 9%. Da notare, però, che il concordato sfiora quasi il 100% di diffusione in alcune piazze, come Trieste, Pescara e Genova, e registra fino al 79% dei casi a Roma, mentre è quasi assente a Milano. Nel capoluogo lombardo, infatti, la gran parte degli affitti è di tipo commerciale 4+4, perché i nuovi accordi tra Comune e associazioni dei proprietari per il concordato sono scattati solo quest'estate e daranno progressivamente i loro frutti nei prossimi anni. Una delle principali novità introdotte della Giunta milanese è che il contratto può valere per l'intero immobile, ma anche soltanto per la stanza singola. Ma quanti sono, alla fine, gli studenti fuori sede che vivono con un regolare contratto rispetto a quelli in nero? Difficile da stabilire. Secondo una recente indagine promossa dall'Ufficio Politiche abitative della Cgil, in collaborazione con il Sunia, nel 50% gli accordi sono completamente in nero, mentre nel 25% dei casi il contratto è irregolare perché registrato per una cifra inferiore a quella realmente pagata. “Dal nostro punto di osservazione, vediamo solo le proposte di affitto regolari” aggiunge il responsabile marketing di Solo Affitti. “Ma addirittura la metà degli affitti completamente sconosciuti al Fisco mi sembra una percentuale irrealistica. Le famiglie dei ragazzi possono detrarre una quota dei canoni e molti fuori sede hanno bisogno di esibire un contratto per accedere a borse di studio e agevolazioni, quindi non hanno grande convenienza a vivere in nero. Abbiamo un blog (blogaffitto.it) in cui rispondiamo ai dubbi di centinaia di studenti. Molti magari hanno in mano contratti un po' fantasiosi e non completamente a norma, ma non registriamo una diffusione così massiccio del nero”.

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