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Il letto? Un rifugio anche di giorno - Foto

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arredamento

Il letto? Un rifugio anche di giorno - Foto

  • –di Antonella Galli

Sembra impossibile, ma anche il letto, il più immutabile degli arredi domestici, sta cambiando: è una tipologia in evoluzione, che asseconda i nuovi stili di vita, in base ai quali le barriere tra le funzioni e gli spazi domestici sono ormai infrante. A letto si sta non solo di notte, e non solo per dormire: è piuttosto inteso come un’isola magica, una zattera di salvataggio in cui rifugiarsi anche nelle ore diurne, con il quotidiano o il computer, a lavorare o chiacchierare. I nuovi modelli accentuano ampiezza e morbidezza, senso di accoglienza e caratteri estetici peculiari, per letti che diventano arredi a tutto tondo.

È il caso di Frame, il nuovo letto progettato da Monica Graffeo per Twils, azienda trevigiana con una lunga esperienza nei coordinati tessili di alta gamma, che dal 2007 ha intrapreso la produzione di letti imbottiti. Frame è un letto da posizionare al centro della stanza, caratterizzato da una testiera imbottita, alta e sottile, che sul retro ospita un contenitore a giorno composto da una mensola e da un bastone appendiabiti per riporre vestiti e accessori. Doppia funzione, quindi, per un arredo che riassume in sé lo spirito della stanza più personale della casa e si trasforma in sistema, letto più armadio, che sarà ulteriormente arricchito con accessori e complementi, già in fase di prototipazione.

Al letto come fulcro di un ambiente ha pensato anche Rodolfo Dordoni con il nuovo progetto Iko per Flou: «Non ho voluto disegnare un prodotto – ha affermato Dordoni «ma un ambiente, un’atmosfera: lo spazio notte». Iko nasce, infatti, come una collezione composta, oltre che dal letto, da consolle, poltroncina e tavolino: il letto ne è il fulcro, realizzato in un materiale forte e inusuale come l’acciaio, definito da particolari laccature e accostato a materiali pregiati come cuoio e ottone. La struttura di Iko, infatti, è composta da tubolari in ferro verniciati e finiti con elementi terminali in ottone lucidato in bagno oro o in nickel nero, mentre la testata, lineare e semplice, è in cuoio, disponibile in varie tinte.

Influssi d'Oriente hanno ispirato alcuni dei nuovi modelli di Noctis, azienda marchigiana specializzata nella produzione di letti, che in tal modo intende trasmettere un’impronta di serenità e distacco dalle ansie del quotidiano: è così il letto Flamingo, dalle linee pure e sottili, caratterizzato da una base in tubolare di legno, posizionata al centro del letto, così da risultare invisibile e far sembrare il letto sospeso nel vuoto. Flamingo, progettato da Studio V7, è arricchito da due morbidi rulli poggiatesta, regolabili con molle a gas, o da due alte testiere nella versione FlamingoHigh, in finitura coordinata alla base. Il letto Zen, sempre di Noctis, è ampio e totalmente imbottito, con la testiera sagomata e la possibilità di aggiungere due ampi comodini anch'essi imbottiti e rivestiti come il letto.

Se il letto è lo spazio del confort e il rifugio dallo stress, divengono importanti anche i materiali con cui è realizzato e il carattere naturale del progetto: in questo senso si orienta la proposta di Team7, azienda austriaca di arredi in legno che si distingue per il design dei suoi prodotti, a cui abbina rigorosi criteri di naturalità: il letto Mylon, ad esempio, firmato da Jacob Strobel, reinterpreta il classico letto su quattro piedi in legno attraverso una rifinitura estrema della sagoma e delle linee; ha la testiera caratterizzata da doghe orizzontali (ma può essere anche imbottita) ed è realizzato in legno naturale di noce trattato con oli alle erbe, in totale assenza di parti metalliche, e con l’esclusivo utilizzo di colle prive di formaldeide.

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