Casa24

L’eterna attrazione tra design e artigianato, quando l’arredo…

  • Abbonati
  • Accedi
tendenze

L’eterna attrazione tra design e artigianato, quando l’arredo è un pezzo unico

  • –di Antonella Galli

Nessuno può dire se sia stato prima il mondo del design a cercare gli artigiani o se, viceversa, siano state le botteghe a farsi avanti con i progettisti, e se questo connubio sia una novità tout court o, piuttosto, un ritorno di fiamma di una relazione mai interrotta. Ma è un fatto sempre più evidente che il rapporto tra architetti e designer e i maestri artigiani di cui l'Italia è costellata sia in continuo sviluppo: sono numerose e significative le storie di chi inaugura una produzione o una collezione affidandola alle botteghe e cercando un percorso alternativo all'industria; dal canto loro gli artigiani di ultima generazione sono sempre più disponibili ad abbandonare i canoni tradizionali per sperimentare nuovi metodi e modelli.

Un pioniere riconosciuto di questo percorso è il designer Giulio Iacchetti, che è partito da un riflessione sul consumismo e sull’anima degli oggetti per avviare InternoItaliano, una collezione di arredi e complementi essenziali e ben disegnati, prodotta da una rete di artigiani e manifatture di tutta Italia.
Iacchetti definisce “felici” gli oggetti di InternoItaliano, perché «nati da un’azione paritetica di un designer che li ha progettati e di un artigiano che li ha realizzati con passione». Come Nepi, la libreria modulare progettata dallo stesso Iacchetti e ispirata all'arco romano, che Roberto Cattaneo, falegname di Seregno, realizza a mano in legno massello di noce canaletto. O come il vaso Onzo, in ceramica color lavanda, che ha la sagoma un dentice a bocca aperta ed è fatto a mano dallo storico ceramista Giuseppe Mazzotti di Albisola (Sv).

Anche la designer Alessandra Baldereschi ha fatto dell’impagliatura a mano l’elemento distintivo di Donut, collezione di sedie e sgabelli prodotta da Mogg, in cui la seduta tonda imbottita è rivestita da corde di erba palustre intrecciate a mano, come nella più classica (e quasi perduta) tradizione italiana. Il sedile, dai tratti arcaici e materici, produce un efficace contrasto con la struttura leggera in tondino metallico, che sembra tracciata a matita.

Un altro brand che ha fatto dell'incontro tra grandi creativi e maestri artigiani la sua missione è Terre di Atanor, un progetto di Merotto Milani, in cui designer come Piero Lissoni, Tobia Scarpa, Carlo Forcolini hanno immaginato oggetti semplici e preziosi, che nascono da mani di artigiani, da legni pregiati e scelti, in cui incastri e giunti sono studiati con precisione certosina. Ne è una prova il tavolo Leonardo di Carlo Forcolini, in cui un sistema telescopico di sollevamento del piano consente di trasformarlo da tavolo basso a tavolo da pranzo; il meccanismo è nascosto da una struttura in listelli di mogano, mentre il piano impiallacciato mogano richiama la tradizione ebanista con un gioco geometrico di intarsi.

L'idea di valorizzare la rete straordinaria degli artigiani italiani, che attraversa indistintamente tutta la Penisola, facendone emergere la capacità di creare bellezza è all'origine di MT Atelier, una collezione di oggetti decorativi fatti a mano in Italia, firmata dall'architetto Matteo Thun, che ha lavorato a fianco dei ceramisti toscani e dei vetrai muranesi per creare serie di vasi, anfore, flaconi e piccole sculture che rileggono in chiave contemporanea i modelli dell'artigianato artistico.

A volte sono gli stessi artigiani che chiamano a raccolta il mondo del progetto, per tracciare nuovi percorsi: è il caso di Daniele Mingardo, fabbro ventenne che, appoggiandosi alla carpenteria metallica di famiglia, ha fondato il marchio Mingardo, che produce edizioni limitate di design in metallo anche in combinazione con altri materiali. È così che è nata la serie di sgabelli Van Gogh, firmati dagli architetti Aldo Parisotto e Massimo Formenton, che rilegge un arredo anonimo come lo sgabello impagliato con nuove proporzioni e finiture insolite, come la struttura metallica brunita opaca, verniciata o in ottone.

© Riproduzione riservata