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Al via il bando per l'housing sociale nel Villaggio Expo a Milano

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Al via il bando per l'housing sociale nel Villaggio Expo a Milano

  • –di Paola Dezza

Sono 93 gli appartamenti del complesso residenziale Social Village Cascina Merlata oggetto di un bando di social housing al via.
Situati in due dei sette edifici realizzati per accogliere rappresentanti e staff dei Paesi partecipanti ad Expo 2015, andranno a chi avrà i requisiti per candidarsi al bando per la locazione a canoni calmierati.
A quali costi? Il canone per affittare un bilocale di superficie commerciale compresa tra i 58 ed i 67 mq, va da 340 a 390 euro mensili (Iva esclusa); per un trilocale tra gli 84 ed i 103 mq tra i 470 e 570 euro (Iva esclusa).

Dal 12 al 14 febbraio si apriranno le porte al pubblico, che potrà visitare spazi e appartamenti per consegnare le domande entro il 22 febbraio 2016.
Il complesso fa parte della riqualificazione urbana che interessa l'intera area di Cascina Merlata a nord ovest di Milano, che prevede la realizzazione di 11 torri (690 appartamenti), di cui 7 già realizzate. Oggi ci sono 397 appartamenti in classe energetica A. Sono 93 gli appartamenti offerti in locazione a lungo termine, mentre altri 140 vengono ceduti con patto di futura vendita. Ulteriori 160 appartamenti circa sono destinati alla vendita diretta a prezzi calmierati (2.074 euro al mq).

Chi partecipa a questo primo bando potrà acquistare a prezzi scontati gli arredi predisposti in occasione di Expo 2015.
“I dati ci dicono che popolazione giovane sta tornando nella città di Milano – dice l'assessore all'urbanistica Sandro Balducci – e questa è una risposta di accoglienza”.

“L'intervento vuole accogliere giovani e persone che transitano in città – dice l'assessore alla casa e al Demanio Daniela Benelli -. A Milano c'è bisogno di case a prezzi calmierati, e questo può essere l'inizio di un piano da ampliare”. L'intervento del Social Village Cascina Merlata – realizzato in 18 mesi- è promosso dal Fondo Housing Sociale Cascina Merlata gestito da Investire Sgr. Il Fondo è sottoscritto da Cdp Investimenti Sgr (per il 60%), da EuroMilano, per il 25%, per il 7,5% da Cnpadc, la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti, e per il 7,5% dall'Associazione Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Ragionieri e dei Periti Commerciali e dall'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Biologi, tramite il fondo Crono.

“Abbiamo sottoscritto 25 fondi di housing sociale – dice Marco Sangiorgio, direttore generale di Cdp Sgr -. Stiamo puntando a un programma che metta a disposizione case ad affitti davvero sostenibili. Il nostro programma è di due miliardi di euro. Finora il 65% delle iniziative realizzate riguarda gli affitti a lungo termine”.

Il Social Village si inserisce nel nuovo quartiere di Cascina Merlata che prevede la realizzazione di residenze e servizi tra cui: un complesso scolastico per 800 studenti, spazi verdi pubblici attrezzati, 5 parchi giochi, piste ciclabili; la Cascina, recentemente ripristinata per funzioni di interesse pubblico; funzioni commerciali quali negozi di vicinato, di piccola distribuzione e un grande Centro Commerciale. Solo poco più di un mese fa la famiglia Cabassi e' entrata con il 17,1% nella compagine societaria di Euromilano, acquistando di fatto la quota di Canova 2000, società di Marco Brunelli, fondatore dei supermercati Finper. Gli altri soci restano Intesa Sanpaolo con il 43,4%, Prospettive urbane (24,6%), che comprende cooperative di abitanti dell'area milanese, e Unipol con il restante 14,9 per cento. Terminate le 11 torri si procederà con un bando per realizzare i primi 31mila metri quadrati dei 143mila mq previsti per l'edilizia libera, che una volta completata comprenderà 1.700-1.800 appartamenti che si riverseranno sul mercato immobiliare milanese nell'arco di una decina di anni. Questo primo lotto verrà designato a fare da apripista a una categoria assente finora in Italia, i fondi immobiliari di immobili in affitto. Un accordo è stato raggiunto con una Sgr e con una compagnia assicurativa per coprire il rischio morosità. Resta da sciogliere il nodo dell'Iva particolarmente pesante se l'affitto avviene da una società a un privato.

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