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Per il 22% degli agenti immobiliari nel 2016 ci sarà un miglioramento…

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sondaggio Bv Invest

Per il 22% degli agenti immobiliari nel 2016 ci sarà un miglioramento del business

  • –di Evelina Marchesini

Gli agenti immobiliari italiani iniziano il 2016 con un moderato ottimismo, convinti per la maggior parte della stabilità dei fatturati nell'anno appena iniziato ma con circa un quinto della categoria che prevede anche un miglioramento. Bv Invest, società che si occupa di consulenza strategica, network development e real estate advisory, ha realizzato un'indagine su un campione statistico interno (ma rappresentativo dell'intero panorama nazionale) per capire come si stanno approcciando al 2016 i professionisti del real estate italiano.

Per la maggioranza assoluta degli intervistati (63%), l'anno appena cominciato si porrà, dal punto di vista del business, sulla stessa linea del 2015: «Il che – sottolineano dalla società – potrebbe già essere un ottimo risultato, visti i risultati sempre in calo da molti anni a questa parte nel numero di compravendite e nei fatturati immobiliari». Il 22% è addirittura ottimista e crede che il business nel 2016 sarà migliore del 2015. Il 15% invece non si lascia influenzare dai dati statistici che parlano di “lieve ripresa” e dichiarano che il loro 2016 sarà peggiore.

Il campione statistico ha poi risposto alla domanda relativa a cosa potrà influenzare positivamente l'andamento della propria attività. Sono due le risposte: il 43% cita una maggiore apertura delle banche all'erogazione di mutui e il 45% menziona un miglioramento generale dell'economia. Il 12 % invoca poi un minor peso fiscale sugli immobili. L'indagine ha poi toccato le aree di maggiore investimento previste dagli agenti immobiliari nel 2016: per il 37% si parla di pubblicità e comunicazione, per il 36% tecnologia e innovazione, per il 27% di formazione e aggiornamento. Infine, un approfondimento sulla formazione: BV Invest ha infatti chiesto se i membri del campione frequentano regolarmente corsi per la propria crescita e aggiornamento professionale. E qui arrivano le note negative: solo il 21% lo fa in modo regolare e continuativo, per il 53% è “ogni tanto ma poco frequentemente”, per il 26% “quasi mai e molto di rado”.

«È evidente che la ripartenza del mercato immobiliare – spiega Bruno Vettore, Ad di BV Invest – è legata ad una ripresa economica generale e ad una politica creditizia più favorevole all'erogazione dei mutui per acquisto, per ora solo piuttosto teorica. Gli altri fattori sono abbastanza marginali».

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