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Klimahouse sbarca in Cina

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efficienza energetica

Klimahouse sbarca in Cina

  • –di Maria Chiara Voci

Alle spalle, gli anni di esperienza sono undici: Klimahouse, fiera dell'edilizia sostenibile che si apre oggi a Bolzano, è pronta a compiere un salto di qualità. Nel 2016, grazie alla collaborazione con Messe Frankfurt Italia, sbarcherà in Cina con un proprio spazio all'Ish China di Pechino, il principale appuntamento in Asia dedicato al riscaldamento, condizionamento e tecnica idrosanitaria, dal 30 maggio al 1° giugno, con oltre mille espositori e più di 46mila visitatori da 50 Paesi.

«Un traguardo importante – commenta Thomas Mur, direttore della Fiera di Bolzano, che annuncerà questo pomeriggio la novità (la fiera si chiuderà domenica)–. L'emergenza ambientale nel Paese asiatico è sotto gli occhi di tutti e il mercato potenziale vale oltre 220 miliardi fino al 2020. Con la Fiera di Monaco abbiamo già organizzato in Cina un evento sulla tecnologia alpina. Per la “prima” all'Ish di Pechino stiamo lavorando a una piattaforma di formazione e informazione e a un congresso internazionale, affiancato da una sezione espositiva con soluzioni per l'involucro e impiantistica».

Lo sbarco in Asia di Klimahouse porterà con sé anche la diffusione del protocollo di certificazione “made in Italy”. Nato nel 2002, lo standard (obbligatorio in Provincia di Bolzano e volontario nel resto del Paese) si è diffuso fuori dall'Alto Adige come sigillo di qualità: le nuove costruzioni marchiate “CasaClima” a fine 2015 risultavano 7.131, molte in classe A o A+ e Gold. Con più di 30mila persone formate dall'ente, fra professionisti, artigiani e imprese. Nel frattempo, cresce anche l'esperienza in Italia. A ottobre, il format atterrerà in Sicilia (dopo le esperienza di Klimahouse Umbria, Toscana e Puglia e Como Casaclima), il 28 e 29 ottobre a Radice Pura, in provincia di Catania, con l'evento conclusivo dell'Architour dedicato ai protocolli di sostenibilità CasaClima. Proprio a Klimahouse, l'Agenzia annuncerà alcune importanti novità, che dopo anni di attenzione spinta verso l'involucro, guardano al miglioramento degli aspetti impiantistici. Sarà lanciato Monitor, uno strumento software e hardware, che permetterà la registrazione sistematica dei flussi di energia elettrica e termica e il monitoraggio del comfort. E sarà presentato il nuovo sigillo di qualità sulla ventilazione controllata.

«L'edilizia oggi – spiega Stefano Fattor, direttore dell'Agenzia – è sostenibile o smette di esistere. Il modello quantitativo, che ha trainato il settore delle costruzioni nel Dopoguerra, ha saturato tutti gli spazi e proposto immobili di scarsa qualità, responsabili del 38% delle emissioni inquinanti. Occorre sostituire, scommettere sulla sostenibilità. Per vincere la sfida sarà fondamentale il ruolo che delle banche, chiamate con coraggio a sostenere la rivoluzione». Prosegue Chiara Tonelli, architetto e componente del Comitato architettura e cultura, costituito dalla Fiera per orientare i temi di discussione: «In un recente passato si è teso a svilire il ruolo dell'involucro e si è spesso ceduto alla tentazione di importare in Italia modelli costruttivi tipici di altri territori, caratterizzati magari da ampie superfici vetrate, pensando che gli impianti da soli potessero compensare tutto. Il risultato è un patrimonio di immobili energivori. Intervenire su questi fabbricati, così come costruire nuove case, significa compiere una riflessione più attenta sulla nostra tradizione architettonica. Non è un caso che da noi si sia sviluppato il romanico e non il gotico. Un progetto di efficientamento è prima di tutto un progetto di architettura, olistico, che parte dall'esame di tutti i componenti edilizi. La sfida è costruire edifici belli, ma che rispettino le caratteristiche peculiari del nostro clima».

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