A poco più di un anno dall'acquisizione da parte di ItalianCreationGroup (Icg, fondato nel 2013 da Giovanni Perissinotto e Stefano Core), Valcucine entra nel vivo del percorso di sviluppo e valorizzazione del brand che era il fondamento stesso dell'acquisizione.
È di pochi giorni fa il lancio della nuova immagine dell'azienda friulana, che – con lo slogan «Innovation for Life» - si propone di aumentare la sua notorietà soprattutto internazionale, puntando su valori come innovazione, benessere e carattere senza tempo (nel design come nella durata) delle sue cucine. Un passaggio che, spiega l'amministratore delegato di Icg, Stefano Core, serve al rafforzamento dell'internazionalizzazione dell'azienda voluto dai soci: nel giro di tre anni l'obiettivo è raggiungere una quota di export del 60% sul fatturato, rispetto al 40% attuale (su un totale ricavi che nel 2015 si attesta attorno ai 35 milioni), invertendo il rapporto tra Italia ed estero.
«Valcucine è un'azienda sana dal punto di vista dei numeri e forte sotto il profilo della reputazione – spiega Core -. Ma il grado di notorietà globale del marchio è ancora basso rispetto alle potenzialità e proprio su questo lavoreremo nei prossimi mesi».
Un cambiamento incisivo, sul piano della comunicazione, che arriva dopo un anno investito soprattutto nella riorganizzazione del management, nell'ottimizzazione dei costi e nell'impostazione del piano di sviluppo. Valcucine è ora in grado, assicura l'ad del gruppo, «di rispondere alle esigenze di una clientela globale, aumentando i volumi pur mantenendo la qualità dei prodotti, rendendo più efficienti i servizi di consegna, essenziali soprattutto per il contract, di consulenza e supporto pre e post-vendita». La nuova campagna di immagine fornirà “l'abito” adatto per posizionarsi nei segmenti più alti dei mercati internazionali, soprattutto fuori dall'Europa, che da sola rappresenta il 35% del fatturato aziendale.
La strategia prevede di costruire una rete di showroom specializzati, gli “Atelier Valcucine”: in Italia saranno selezionati alcuni dei negozi già esistenti, mentre nel resto del mondo si arriverà per fine anno a 30 nuove aperture, tra cui sei negli Stati Uniti e Canada, sei in Asia e 12 in Europa. Il piano di aperture è partito già nel 2015 con tappe a Mumbai, Singapore e Teheran.
Al canale retail si aggiunge quello del contract, gestito da una divisone di Icg creata ad hoc un anno fa, che utilizza anche prodotti Driade (l'altro marchio del gruppo) e di altre aziende, per fornire ai clienti progetti “chiavi in mano”, realizzati insieme a grandi studi di progettazione e architettura.
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