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politiche abitative

Il sindaco di Londra Sadiq Khan al lavoro per costruire 80mila case ogni anno, la metà a prezzi accessibili

  • –di Nicol Degli Innocenti

Primo giorno di lavoro per il nuovo sindaco di Londra, e Sadiq Khan ha messo in chiaro più volte che risolvere la cronica carenza di case nella capitale britannica è la sua priorità assoluta. Il laburista Khan, primo sindaco musulmano di una capitale dell'Europa occidentale, è stato eletto con un ampio mandato e, dopo le promesse della campagna elettorale, ora deve dimostrare concretamente come intende mantenerle.

Khan ha promesso ad esempio di costruire 80mila nuove case ogni anno, ben oltre le 23mila costruite negli anni del suo predecessore Boris Johnson. Ha promesso anche che tutti i nuovi progetti edilizi residenziali dovranno avere un 50% di case a prezzi accessibili. Nella capitale sono stati costruiti troppi grattacieli con appartamenti di superlusso destinati a ricchi acquirenti stranieri, secondo il neo-sindaco, ed è ora di costruire case che i londinesi “normali” si possano permettere.

Nell’ultimo anno i prezzi delle case sono aumentati del 10% e dai tempi della crisi finanziaria l’incremento è stato intorno all'80%: un boom che ha reso impossibile l’acquisto di un immobile per molti londinesi, spingendoli sempre più fuori dal centro. Ora Khan intende anche concedere ai cittadini il diritto di prima scelta: i nuovi progetti edilizi andranno prima offerti ai londinesi e solo in seconda battuta venduti all'estero. Il laburista ha infatti criticato l'abitudine di vendere nuovi appartamenti, come quelli di Battersea Power Station, prima in Asia e solo in seguito a Londra.

Le società edilizie hanno accolto con una certa trepidazione l’elezione di Khan, perchè temono interferenze e maggiori ostacoli sul loro cammino. Negli ultimi otto anni, si erano abituate al conservatore Johnson, noto per la sua propensione a dare il via libera a qualsiasi progetto edilizio senza troppe condizioni o vincoli (e criticato da alcuni per avere permesso la costruzione di troppi grattacieli).

Il vento ora è decisamente cambiato, Il sindaco di Londra ha il potere di concedere o negare permessi edilizi e anche di bloccare progetti in corso, e Khan sembra intenzionato ad usarlo. Ha detto che non vuole utilizzare la “green belt”, la zona verde intorno a Londra, che deve restare il “polmone della città”, ma che renderà edificabili altri terreni pubblici attualmente non utilizzati.

Alcuni esperti sostengono però che l'obiettivo del sindaco non è realistico: «Dati gli alti costi dei terreni a Londra, un’alta percentuale di progetti edilizi non sono fattibili con un vincolo del 50% di case a prezzi accessibili», afferma Jim Ward, responsabile della ricerca edilizia di Savills.
Un’altra promessa di Khan preoccupa gli addetti ai lavori: il nuovo sindaco si è impegnato a introdurre una ‘London living rent', cioè affitti controllati, e limitati a un terzo dello stipendio medio mensile.

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