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Come sfruttare tutti gli spazi di un palazzo storico di Torino salvando…

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Come sfruttare tutti gli spazi di un palazzo storico di Torino salvando vivibilità e design

  • –di Filippo Schiano di Pepe

Il commitente ha chiesto di trovare una distribuzione ottimale per gli appartamenti di un edificio storico di Via Berthollet, il cui incredibile potenziale doveva essere valorizzato da un'attenta ristrutturazione: è stato lanciato da Torino uno dei concorsi più interessanti del momento su CoContest ,la web platform che mette in contatto la domanda dei clienti di tutto il mondo con l'offerta professionale di una community internazionale che conta 35mila iscritti fra designer e architetti. Lo scopo principale del contest era ricavare il maggior numero di appartamenti per piano, mantenendo al contempo la corretta funzionalità, vivibilità ed estetica degli appartamenti stessi. E anche la possibilità di accorpare più appartamenti qualora richiesto doveva rimanere aperta.

Vincitore fra i 41 partecipanti è il progetto firmato Dnarch, che si poneva come obbiettivo primario ridurre al minimo gli interventi sui tramezzi (e quindi anche il costo di eventuali interventi di consolidamento e inserimento di controsoffitti) pur garantendo una distribuzione degli spazi che favorisse la flessibilità e la ventilazione naturale. Passando da meno di 9 alloggi a ben 11 appartamenti, di cui 6 piccoli (30-40 mq), 4 medi (50-70mq) e 1 grande (75 – 120 mq), la proposta vincente soddisfa appieno le richieste del committente.
Ma è l'ispirazione fornita dal Social Housing diffuso in Nord Europa a dare il tocco distintivo: superando la tradizionale separazione fra l’area giorno e quella notte, gli spazio vengono riqualificati in zone “condivise” e zone “individuali”, dove gli spazi sono circolari, continui e comunicanti fra loro tramite porte scorrevoli (il che rende il layout particolarmente vivibile anche per i disabili). L’inserimento di cabine armadio con doppio accesso contribuisce a questa distribuzione fluida e ottimizzata degli ambienti.

Pur non raggiungendo il rapporto ideale fra numero di appartamenti ricavati e vivibilità degli stessi, gli altri quaranta progetti sono stati comunque graditi dal cliente, che ha dato voti generalmente alti (dal 7 in su).

Nel progetto consegnato dal designer Zdravko Barisic , ad esempio, troviamo ben tre proposte diverse, ognuna con appartamenti con metrature variabili e differenti disposizione degli spazi, che volendo potrebbero rappresentare il possibile layout di tre piani del palazzo, se il cliente decidesse di variare le piante da un piano all’altro. Sfruttando la tavola dello schema arredo, Barisic ha accennato un homestaging con varie opzioni di design per la cucina, il soggiorno e l'area notte.

Gradito anche il progetto di Studio Fast , i cui progettisti hanno avuto cura di seguire da vicino i regolamenti edilizi del Comune di Torino, e nonostante ciò portare il numero di unità abitative ricavabili a 13 (con possibilità di fondere gli alloggi attigui), offrendo quindi il più ampio margine di guadagno all'investitore iniziale.

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