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Attesa la ripresa a Casablanca

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Attesa la ripresa a Casablanca

  • –di Lucilla Incorvati
Casablanca
Casablanca

Secondo il Global financial center index Casablanca(CFC) è la prima piazza finanziaria dell’Africa. La capitale economica del Marocco, aggiudicandosi la 33esima posizione al mondo, ha superato Johannesburg in Sud Africa. Un risultato raggiunto in cinque anni e che spiega l’appeal del Paese.

Merito di un monarca che, oltre a dare stabilità politica, ha promosso scelte economiche e fiscali che incentivano gli investimenti esteri, anche per i piccoli imprenditori. Mohamed VI e il suo staff stanno facendo molto per favorire uno sviluppo anche sostenibile. Senza trascurare investitori e turisti, rassicurati dalle indicazioni del Quai d’Orsay francese e dal Foreign Office britannico secondo i quali il Marocco è oggi l’unico Paese sicuro del Nord Africa. Così multinazionali di tutto il mondo hanno aperto una base a Casablanca: dalla cinese Bank of China alle statunitensi Force e AIG oltre a numerosi gruppi finanziari svizzeri, lussemburghesi, monegaschi e italiani. Non è un caso che London Stock Exchange Group abbia appena esteso il suo programma Elite al Marocco.

«Da un punto di vista immobiliare - ricorda Paola Gianasso, vicepresidente di Scenari Immobiliari - secondo Cushman Wakefield nel 2015 il Marocco era tra gli otto Paesi emergenti dove investire. Da un lato il trend demografico di lungo periodo e l’allargarsi del ceto medio, dall’altro lo sviluppo economico e finanziario stanno risvegliando un mercato che fino a due anni fa era addormentato. Lo Stato spinge in questa direzione, favorendo sia da un punto fiscale sia allentando i vincoli per chi vuole costruire. Accanto ai numerosi progetti destinati alle case sociali, sono in via di realizzazione quartieri di lusso pensati per gli stranieri. È un Paese da guardare, sempre con prudenza».

Casablanca, cuore economico del Marocco, è la piazza che ha meno patito la crisi che dal 2000 ha toccato varie città. «I prezzi sono scesi del 10% mentre le compravendite residenziali sono diminuite di circa 25% - spiega Walid Zahag, affiliato Tecnocasa Marocco -. Il mercato degli uffici e degli immobili commerciali è in crescita, ci aspettiamo una ripresa di quello residenziale per il secondo semestre del 2016». La vita della Casablanca moderna è simboleggiata dal quartiere di Mâarif. Ex zona povera situata a ovest del parco della Lega araba si è trasformata poco a poco in uno dei quartieri più in vista. La gioventù dorata marocchina frequenta queste vie dai negozi di lusso e dai locali alla moda. Altra zona di richiamo è Anfa, quartiere chic dove i prezzi delle abitazioni possono superare anche i 3mila euro al mq, come nel quartiere di Gauthier e Racine. In sviluppo anche Palmier dove il nuovo raggiunge i 2mila euro al mq. «Sul fronte immobiliare il Marocco di oggi non è quello di dieci anni fa. C’è ancora tanto da fare - spiega Federico Battanta, imprenditore milanese, impegnato nell’area di Casablanca dove stanno realizzando quartieri nuovi con case, scuole e moschee -. Immobili di pregio sono ad Anfa, tutta l’area del vecchio aereoporto è in sviluppo mentre in centro città, le case sono più vecchie e con prezzi molto più bassi. Per chi vuole investire è interessante anche la zona a sud del Paese nella bella baia di Dakhla dove il governo ha stanziato fondi per lo sviluppo immobiliare delle seconde case».

Il turismo rappresenta il 7,5% del Pil, con più di 500mila posti di lavoro e un fatturato globale di 5,3 miliardi di euro. Secondo l’African Tourism Monitor della Banque Africaine de Développement, con più di dieci milioni di turisti e con 20 milioni di pernottamenti nel 2015 il Marocco è stato per il secondo anno consecutivo la prima destinazione d’Africa. «Dall’Italia la domanda verso il Marocco cresce molto - ricorda Luca Battifora, presidente Astoi -. L’interesse principale è per le città. In primis Marrakech, tra le prime dieci destinazioni al mondo nel segmento lusso. A Marrakech, per esempio, è arrivata anche la catena a sei stelle Beachcomber e tra quelle presenti (Park Hyatt, Mandarin, Four Season, Ritz Carlton) alcune hanno programmi di espansione. Poi c’è la grande attrattiva del golf». Oggi il Paese richiama circa 100mila golfisti l’anno (106 milioni di euro di fatturato), l’obiettivo per il 2020 è triplicare gli arrivi dei golfisti per raggiungere in totale 20 milioni di turisti e un fatturato di 140 miliardi di Dirham.

Nel segmeno luxury si muovono in questa direzione i Relais & Châteaux arrivati nel 2001 con la prima dimora a Marrakech (oggi sono sei). «Sin dalla prima apertura abbiamo puntato a trasferire la nostra idea per un turismo sostenibile che punta a valorizzare l’unicità del luogo, i prodotti del territorio, rispettando la stagionalità, e dando priorità ai piccoli produttori e artigiani locali- spiega Philippe Gombert - presidente internazionale Relais & Châteaux . Chi aderisce all’associazione si impegna a condividere il nostro Manifesto che valorizza percorsi che siano testimonianza ed espressione del territorio, della storia e delle tradizioni locali. Nel rispettare le caratteristiche uniche di ciascuna dimora e del territorio si valorizzano le differenze in campo gastronomico e culturale e si promuovono gli usi e le tradizioni di ospitalità».

Se Rabat è la capitale politica e Fez quella spirituale, Marrakech è la prima destinazione turistica del Paese. Qui nel segmento lusso, dove in passato anche molti italiani hanno investito, il mercato immobiliare sta tornando ad alzare la testa. Curiosamente in questa località si trovano case di lusso anche a prezzi molto bassi: addirittura a poco più di 300mila euro sono in vendita ville da 200mq con piscina e giardino esterno. Oppure tipici riad (costruzioni tipiche che si sviluppano in altezza) in Medina, centro città nei dintorni della moschea Bab Doukkala, oppure subito fuori nella Ville Nouvelle (quartiere Gueliz) che costano già ristrutturati intorno ai 200mila euro (100mq). In realtà, a Marrakech nel segmento alto la forbice di prezzo è molto ampia. Nella Medina, nei pressi della famosa piazza Jemaa El Fna, un riad (con annessa piscina, giardino, etc) se di oltre mille metri quadrati già ristrutturato può superare i due milioni. Altro quartiere di pregio a 6/7 km dalla stessa piazza è le Palmeraie, zona residenziale apprezzata per i suoi bellissimi giardini. Secondo una rilevazione condotta dal sito luxuryestate.com gli acquirenti che, attraverso il web, cercano case di lusso a Marrakech sarebbero disposti a spendere in media circa 2,3 milioni di euro.

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