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Abitazioni a tempo nella Torre Velasca

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MILANO

Abitazioni a tempo nella Torre Velasca

  • –di Paola Dezza

Nella battaglia continua tra i suoi sostenitori e chi, invece, vi vede solo uno strano grattacielo a forma di fungo, la Torre Velasca resta comunque un edificio icona del periodo storico a cavallo tra gli anni 50 e 60.
Negli anni è stata citata più volte nell'ambito di operazioni di vendita, mai concluse. E anche oggi gli esperti di mercato immobiliare avanzano l'ipotesi che se arrivasse l'offerta giusta UnipolSai la venderebbe. Intanto per questa Torre di 26 piani, realizzata dallo studio BBPR, con 18 dedicati a spazi per uffici e dal 19esimo all'ultimo alle residenze, si è scelta una nuova vita.
Alla base dell'edificio oggi ci sono spazi per eventi e conferenze, ma soprattutto salotti all'aperto a disposizione di milanesi e turisti che vogliono godersi questo angolo della città. La facciata verrà anch'essa ristrutturata nel giro di qualche anno. Ma a incuriosire oggi è la ristrutturazione della parte residenziale, accessibile epr decennni solo agli inquilini.

La ristrutturazione non è facile. Ogni operazione di recupero deve tenere conto degli stretti vincoli posti dalla Soprintendenza per i beni culturali nel 2011. Ma il gruppo punta a ritrovare una reddività interessante per la Torre, oggi che il rednimento degli immobili torna a essere un obiettivo stringente. Si è scelto così di ristrutturare al momento 13 appartamenti, numero che potrebbe anche raddoppiare, in un'ottica di gestione degli affitti brevi. Tema molto di moda oggi, in fase di rapida diffusione con successo in molte città del mondo.
Al momento quindi sono state rivisitate - con un investimento compreso tra 10 e 15 milioni di euro - 13 abitazioni, di diverse metrature, posizionate dal 19esimo al 21esimo piano, che Il Sole24 Ore ha potuto visitare in esclusiva. Abitazioni affacciate sulla skyline milanese, con terrazze sulle quali soffermarsi per ammirare il Duomo e alle sue spalle Porta Nuova, dall'altro lato l'Università Statale con i suoi chiostri e in generale unl panorama mozzafiato della città. All'interno sono stati recuperati molti dei dettagli dell'epoca in cui la Torre è stata realizzata, dalle maniglie delle porte alle piastrelle dei bagni e ai pavimenti delle cucine. Gli interni allestiti dall'architetto Piero Lissoni si compongono esclusivamente di arredi di alta gamma: Boffi, Kartell, Living Divani, Flos, Porro per citarne alcuni.

Unipol ha scelto così di sviluppare la società di gestione di affitti temporanei DomuxHome detenuta al 100% dal gruppo. E ritrovare così per la Torre un'elevata reddività. Ma DomuxOHome e la gemella DomusOffice, saranno operative anche in altre location in cui sono presenti proprietà del gruppo. In particolare saranno interessate le aree centrali delle città in zone di pregio. A Firenze, per esempio, quattro attici a Palazzo Levi in piazza della Repubblica e sette appartamenti (bilocali e trilocali) nella palazzina di via Ricasoli, a due passi dal Duomo e dai principali luoghi d'interesse della città sono oggetto di una gestione di affitti temporanei.

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