Gli italiani non dimenticano l’amore per il mattone e lo ritengono ancora una scelta valida. Il dato emerge dall’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, realizzata da Centro Einaudi e Intesa SanPaolo.
La ripresa è lenta, ma la crisi sembra alle spalle: il 60% delle famiglie giudica imminente un miglioramento e oltre il 20% prevede un aumento delle spese.
L’ipotesi di interessi a zero (o quasi) per più anni spinge a privilegiare la liquidità (32%) o l’investimento immobiliare (il 29% considererebbe l’acquisto di una casa per sé, il 20% per darla in affitto). Gli acquirenti potenziali di una nuova casa sono tra l'11 e il 19% del campione: il 43% vorrebbe una casa migliore, il 29% ha bisogno di un'abitazione più grande. Cambia il clima anche per le seconde case: il 9% ha intenzione di acquistarla nei prossimi tre anni «pur consapevole che non si tratti di un buon investimento».
Alla base oltre mille interviste effettuate dalla Doxa fra gennaio e febbraio a famiglie detentrici di conto corrente bancario o postale. Una quota tra il 20 e il 22% delle famiglie pensa non solo di mantenere, ma di aumentare le spese per i figli e di espandere quelle per la salute e per l'acquisto dei beni durevoli, rinviate negli anni passati.
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