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Tecnoborsa: negli ultimi due anni lavori nel 40% dei condomini

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Tecnoborsa: negli ultimi due anni lavori nel 40% dei condomini

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Una famiglia su quattro ha affrontato una ristrutturazione edilizia nel proprio appartamento e/o a livello condominiale. Con quest’ultimo tipo di intervento che – in base alle risposte del campione di 2mila famiglie – risulta molto più frequente del primo. Il dato emerge da un’indagine del Centro studi sull’economia immobiliare di Tecnoborsa (Csei) partita proprio dall’approfondimento sugli interventi condominiali, stante l’obsolescenza dello stock abitativo italiano, alcuni nuovi obblighi a norma di legge e il protrarsi dei bonus fiscali.

Circa il 40% delle famiglie che vivono in condominio ha dichiarato infatti che sono stati fatti lavori nel proprio edificio, con il 30% che ha eseguito opere mirate al risparmio energetico. Nettamente inferiori i dati relativi per l’interno delle abitazioni private (solo l’8%), con un’elevata percentuale che ha dichiarato di non averne avuto bisogno e un’ulteriore quota che vi ha rinunciato a causa dei costi. Con la priorità degli interventi che è andata a bagno e cucina. Per quanto riguarda i lavori mirati al risparmio energetico la percentuale è di poco inferiore alle ristrutturazioni, però è leggermente più alta la quota di chi si ripromette di intervenire in futuro.

Lavori condominiali
Il 42,6% delle famiglie intervistate – comunica Tecnoborsa – vive in un condominio. Nelle città con oltre 250mila abitanti il dato sale al 76,2%, nei centri medi con una popolazione tra i 40.000 e fino ai 250.000 residenti si raggiunge il 58,6% e, infine, nei piccoli centri sotto i 40.000 abitanti si scende al 28,5% di presenza nei condomini.

«Per quanto riguarda l’aspetto del risparmio energetico in condominio il 27,1% delle famiglie ivi residenti hanno risposto affermativamente. Sotto il profilo demografico c'è da notare che le aree più attive in tal senso sono quelle che riguardano città tra i 40.000 e i 250.000 residenti, anche in questo caso ubicate nel Nord-Ovest». Entrando più nello specifico, il 41,5% ha dichiarato che i lavori hanno riguardato l'impianto elettrico; il 33% la sostituzione della caldaia; il 24,2% l'isolamento termico dell'edificio; il 12,8% l'impianto solare – di cui il 5% ha riguardato solo acqua calda, il 3,1% solo il riscaldamento e il 4,7% entrambi – e, infine, il restante 6,6% altri interventi tipo sostituzione di infissi esterni e/o installazione di valvole termostatiche.

Ristrutturazioni private
L'8% degli intervistati ha dichiarato di aver ristrutturato tutto o in parte l'interno di una casa di proprietà; in particolare, nel 7,1% dei casi tali lavori hanno riguardato l'immobile in cui vivono e lo 0,9% una seconda casa. Invece, tra il 92% di coloro che non hanno fatto interventi il 73,9% ha affermato che non ce n'era bisogno, il 12% ha dichiarato di avervi rinunciato a causa dei costi troppo elevati, mentre il 6,1% pensa di farli in un prossimo futuro. Tra chi ha effettuato qualche intervento, il 16,3% ha fatto lavori che hanno coinvolto l'intera abitazione, mentre l'83,7% è intervenuto solo parzialmente; tra questi ultimi il 46,8% ha eseguito interventi sugli impianti, il 35,5% sulle pareti, il 32% sugli infissi e il 28,9% sui pavimenti. Il 74,7% ha voluto rinnovare l'abitazione; il 15% ha preferito il comfort di una casa ergonomica; il 10,6% ha optato per una casa cablata; l'8,9% ha inteso razionalizzare gli spazi e un residuale 6% ha indicato dell'altro non meglio specificato.

Risparmio energetico
Il 6,2% delle famiglie italiane ha dichiarato di aver ristrutturato l'abitazione principale a tal fine e solo lo 0,4% è intervenuta nelle seconde case. Tra coloro che hanno affermato di non aver eseguito questo tipo di lavori ben il 74,4% ha ritenuto che non fossero necessari, l'11,8% ha ammesso di non averli fatti a causa dei costi troppo elevati, mentre il 7,1% pensa di farlo nel prossimo futuro. A livello geografico nel Sud è bassissima la percentuale di chi ha eseguito lavori per risparmiare energia nelle proprie case. Tra gli interventi più frequenti sono indicati: la sostituzione della caldaia col 34,1%, seguita dalla sostituzione delle finestre al 27,7% e dal rifacimento dell'impianto elettrico per il 27% delle famiglie. A seguire, ma con un certo distacco, si trovano l'installazione dei pannelli solari per riscaldamento e produzione di acqua calda (11,2%), la sostituzione con vetri termici (10,9%), la coibentazione/isolamento termico delle pareti (9,8%), l'impianto di condizionamento (9,3%), l'impianto solare solo per il riscaldamento (8,7%) e l'impianto solare solo per la produzione di acqua calda (8,4%).

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