
Architettura contemporanea nelle capitali internazionali. Musei, mercati, spazi pubblici, installazioni temporanee. Da Londra a Rio, da Parigi a Helsinki le novità dell'estate 2016 sono numerose: aree recuperate ed edifici ex novo, opere private e pubbliche che ridisegnano e fanno rivivere pezzi di città.
Chi andrà a Londra non potrà perdere l'ampliamento della Tate Modern, the New Tate Modern, dove gli architetti svizzeri Herzog e De Meuron hanno appena inaugurato un edificio a forma di piramide ricoperto da un merletto di mattoni rossi. Investimento di 260 milioni di sterline e otto anni dal progetto al taglio del nastro per l’ampliamento di quel progetto inaugurato nel 2000 che ha avuto grande fortuna per la rifunzionalizzazione interna dell’ex centrale, lasciando inalterati gli esterni.
A Parigi sono da poco state inaugurate Le Halles, un maxi progetto pensato per integrare la stazione con un centro commerciale e caratterizzato da una copertura denominata Canopée, ondulata come la chioma di un albero, e realizzata con 18mila pezzi di vetro sospesi grazie a settemila tonnellate di acciaio. Solo la copertura è costata più di 240 milioni. Il progetto, firmato da Patrick Berger e Jacques Anziutti, integra commercio e servizi: un nuovo hub urbano che comprende anche una biblioteca, un conservatorio e un centro per l’hip-hop.
Se la meta è la vicina Svizzera una tappa merita il LAC di Lugano, il nuovo centro culturale dedicato alle arti visive, alla musica e alle arti sceniche, inaugurato da meno di un anno, che si candida a diventare uno dei punti di riferimento culturali del Paese, con l’intento di valorizzare un’ampia offerta artistica ed esprimere l’identità della città, crocevia culturale fra il nord e il sud dell’Europa.
Marsiglia si è completamente rinnovata negli ultimi anni anche con nuove architetture firmate da progettisti italiani come Fuksas e 5+1AA lungo il waterfront, ma l'ultima novità è lo stadio inaugurato per gli Europei di calcio. Firmato dallo studio francese Scau lo stadio esistente è stato ampliato e rinnovato nel suo involucro. Da Marsiglia a Bordeaux, per gli appassionati del calcio, si potrebbe studiare un itinerario ad hoc alla scoperta dei grandi impianti sportivi.
Tema al centro dell'attenzione con i prossimi giochi di Rio, anche se i lavori programmati in Brasile non sono stati tutti portati a termini. A pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi, dove un’area di 2,5 milioni di mq è stata completamente riconvertita e riqualificata, è stato annunciato infatti che 19 torri su 31 previste per il villaggio degli atleti non sono state ultimate. Non mancano però le storie di successo come quella dell'arena di pallamano realizzata nel parco olimpico di Barra, nella zona ovest della città, che dopo il grande evento sarà demolita e i materiali verranno riusati per costruire quattro nuove scuole di Rio.
Per chi sarà a New York vale la pena dedicare attenzione alle più recenti grattacieli della Grande Mela. Tra gli altri si sta completando anche il progetto residenziale dello studio danese Big denominato via57west: case e servizi in una torre piramidale affacciata sull'Hudson.
Un altro cantiere interessante è a Lisbona dove Amanda Levete Architects sta realizzando il MAAT Museu de Arte, Arquitectura e Tecnologia della EDP Foundation, un'istituzione privata del gruppo Energias de Portugal. Un museo privato nel quartiere di Belém di fronte al fiume Teio, a ridosso della centrale, che si estenderà per settemila mq e includerà uno spazio pubblico aperto alla città. A New York i danesi ridisegnano lo skyline, a Lisbona l’architetto di origine gallese – che ha firmato anche l'ampliamento del V&A Museum di Londra – propone un nuovo paesaggio pensato per collegare il lungofiume con il centro storico.
Sempre sul tema degli spazi pubblici, a Helsinki in un’area ex industriale recentemente rigenerata con un mix di residenze e servizi (Hernesaari) è stata realizzata un’architettura rivestita in legno che accoglie un terminal per traghetti, è un infopoint per i turisti e ospita una sauna. Un’architettura mixed use pensata come spazio per il tempo libero, progettata da Ayanto Architects che si distingue per la sua posizione, lungo il waterfront, e per un'architettura iconica capace di attrarre la nuova comunità locale.
Non fanno la differenza solo le grandi opere. Come insegna la recente installazione inaugurata in Sardegna a Tempio Pausania da Alvisi Kirimoto con Renzo Piano o la Serpentine Gallery di Londra, anche le architetture temporanee meritano la loro attenzione.
A Rotterdam lo studio Mvrdv – che in città ha realizzato tra l'altro il primo mercato alimentare coperto dei Paesi Bassi – ha da poco inaugurato di fronte alla nuova stazione centrale un'installazione alta 29 metri, una scala di 180 gradini che collega la stazione con la copertura del Groot Handelsgebouw, una delle opere costruite dopo la seconda guerra mondiale. Un punto di osservazione privilegiato per un'insolita vista della città. Un manifesto per commemorare i 75 anni di ricostruzione post-bellica.
Copenhagen si conferma una delle città più dinamiche e tra le ultime novità c'è il progetto-ponte firmato dallo studio di Rem Koolhaas. L'edificio si chiama The Blox e sarà un maxi-polo per la creatività danese, la nuova sede del centro nazionale di architettura, un hub per il lavoro e il networking, la prima tappa che ogni turista prenderà in considerazione per conoscere la città. Sede di associazioni, uffici, spazi per il coworking flessibile, con ristornati e un negozio per le biciclette. Sulla copertura sono previsti anche 22 alloggi con vista sul canale.
E in Italia? A Roma il nuovo centro congressi dell'Eur è pronto e l'inaugurazione della famosa Nuvola di Fuksas è fissata per il 29 ottobre prossimo. A Salerno si è tagliato il nastro della stazione marittima progettata da Zaha Hadid Architects. A Milano rush finale nel cantiere del Gruppo Feltrinelli con l’operazione Porta Volta firmata da Herzog e De Meuron, ancora a Venezia Oma ha completato il recupero del Fondaco dei Tedeschi per il Gruppo Benetton.
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